(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] fino al 19° sec. considerati parte dell’area linguistica bulgara, pur essendo contraddistinti da ca;ratteri ° sec. la costante influenza bizantina segna le costruzioni sacre con le tipiche piante a triconco. La basilica con transetto a 3 navate di S. ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Π, minuscolo π) corrispondente al p latino.
Fisica
Il teorema π è il teorema fondamentale della similitudine meccanica, noto anche come teorema di Buckingham [...] , Edgar; similitudine).
Matematica
Il segno π (solitamente letto pi greco) ’uso di elaboratori, la determinazione di π con milioni di cifre decimali, esatte a meno 1/π; d) metodo degli equivalenti: fissata un’area, per es. 1, si osserva che i quadrati ...
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Anatomia
Arteria c. cardiaca (o atrio-ventricolare) Ramo dell’arteria coronaria sinistra, che si distribuisce alle pareti dell’atrio e del ventricolo sinistro.
Arteria c. iliaca Ramo dell’arteria iliaca [...] i muscoli piccolo rotondo e deltoide e, con la parte sensitiva, l’area cutanea del moncone della spalla.
Linguistica
Accento c. Segno grafico (rappresentato nel greco con la forma ~ e nelle lingue moderne con la forma ⋀), indicante in origine quell ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] (1945-81) e il Polibio di F.W. Walbank (1957-79); in area latina, l'Arte poetica oraziana di A. Rostagni (1930), il De anima storicità tutta immediata (nel senso che con gli eventuali errori di trascrizione porta anche i segni di una persona, di una ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] quale la semiologia finisce con l'appartenere alla linguistica, in quanto i segni vengono presentati e analizzati 'altro essa continua, per certi aspetti, a servire come un'area di servizio nella quale i linguisti relegano (e a volte si ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] è inoltre impiegata come segno di abbreviazione (si riconoscono ora con sicurezza alcune parole in forma (a volte al successivo strato celtico) che s'insinua nell'area veneta, specie orientale; in qualche caso si può pensare a diramazioni ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] negli altri comuni. Tipico è anche l'esempio di Milano con un aumento del 9% per l'area urbana e del 38% per la provincia.
Sulla recente Moro era riuscito a imporre due anni e mezzo prima conSegni, Leone si vide costretto a rinunciare, mentre la DC, ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] più antico di "semiotica" - presente soprattutto in area tedesca (Semiotik) e angloamericana (semiotics) -, nonché altre interpretante) ad assumere la stessa relazione triadica con l'oggetto con cui quel segno ha relazione". Questo vuol dire - com ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] frequenti (vedi anche quel che accade in area indiana e iranica). La nozione di f. essenzialmente sul principio dell'arbitrarietà del segno, formulato a suo tempo da F A e la forma y della lingua B con la protoforma *z della protolingua C, occorre ...
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V
- Ventesima lettera dell'alfabeto italiano e dell'alfabeto latino. Come le altre lettere u, w e y, essa è derivata dal segno che i Greci avevano adottato per indicare la vocale v e che, anche nella [...] stessa area, compare nelle iscrizioni sotto le due forme Y e V. La lettera greca a sua volta risale alla sesta lettera dell' wāu fenicia in fondo all'alfabeto (quello fenicio terminava con la lettera tāu). Questa circostanza ha fatto pensare anzi che ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...