FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] presso Luigi XI e breve il suo matrimonio con la nipote di questo, epperò tali da segnarlo nello stile di vita - suo ospite, capitale, dove sono quasi ultimati - a Castel Nuovo, nell'area occupata dalle logge della torre di mare - i lavori, diretti ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] di assolvere in Italia lo stesso ruolo della Prussia nell'area germanica. Ma le speranze dei governanti di Torino erano state aveva scritto con accenti vaschiani nel 1790, "in arbitrio del principe i valori delle cose ovvero i segni di quei valori ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] questa circostanza - che certamente segnò per il pittore una svolta per motivi legati ai rapporti intrattenuti dal marchese con i Medici. Nel giugno del 1468, di interferenza tra scultura e pittura nell’area adriatica alla metà del Quattrocento, in ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] secondo decennio del Trecento la "corte" del D. è segnata da una vivace e variegata presenza di milites inaugurando una tradizione re dei Romani (in connessione con le esigenze della sua politica nell'area imperiale), portò ad un allentamento della ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] ricorre assai di frequente; egli la identifica con Dio e con la sua onnipotenza orientata al bene delle fra autorità e verità è il segno che l'autorità non è, Lamennais (1782-1854), oppure, per l'area tedesca, Friedrich Julius Stahl (1800-1861) e ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] , a causa della fuga con la cassaforte del partito del segretario di questo, G. Seniga (episodio che segnò la fine politica di un e Sud, nello spostamento di grandi masse umane da un'area a un'altra del Paese, nell'aggravamento dello sfruttamento e ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] tende a ridurre l'area della traslazione metaforica degli luce l'universale struttura che regola il segno e la cosa, e da facilitarne la lungo arco di tempo che comprende gli anni della polemica con il Caro, il C. compone le Giunte alle Prose ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] il prezzo per il PCI e la CGIL fu alto, segnato dal duro scontro con il movimento del ’77. Fu comunque approntato un programma denominò la ‘terza fase’ dell’ingresso del PCI nell’area di governo. Avvertiva che non era ancora possibile una ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] in area ellenica nel IV secolo, né la loro adeguatezza politico-ideologico-diplomatica nel conflitto con Pirro. lato sensu la fine della res publica senatoria, perché il principato segna, nell'esegesi desanctisiana, la fine della libertas: e, usava ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] di campagna del D. nel tardo autunno dello stesso anno, segnò l'inizio di una collaborazione leale e operosa, destinata a risentimenti suscitata nel campo garibaldino attenuarono il contrasto con l'area repubblicana. Nel settembre del '66, nell'ambito ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...