THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] connesso con Trophonios, riallaccia il tipo monumentale alla preistoria semileggendaria dell'architettura greca, segno riproduzione nella vasta area d'irradiazione della civiltà micenea e determinato di frequente la sostituzione con camere scavate, ...
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VIC
A. Cubeles i Bonet
(lat. Ausa; Vicus Ausonensis, Ausona, Osona nei docc. medievali)
Città della Spagna settentrionale, nella Catalogna centrale, capitale dell'od. territorio di Osona e sede episcopale, [...] . L'invasione araba del 718 segnò l'avvio di un lungo periodo un'unica città. Il mercato, localizzato nell'area tra i due nuclei, e lo sviluppo di Terrades, e venne ingrandito nei secoli successivi con due navate in stile tardogotico, del 16° secolo ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] copre, egli propone l'identificazione della c. classica con il c.d. gruppo D di grafie coraniche di parole; uso di segni di distinzione) e ornamentali. , Byzantium and the Arabs: Relations in Crete and the Aegean Area, DOP 18, 1964, pp. 1-32; L. Volov ...
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PIAZZA, Martino
Mauro Pavesi
PIAZZA, Martino. – Nacque con ogni probabilità a Lodi tra il 1475 e il 1480. Suo padre Gian Giacomo, era esponente di una facoltosa famiglia soprannominata dei Toccagni, [...] , pensava a un artista di area pavese, tra Bernardino Lanzani e Pietro p. 336) e la più tarda tavoletta con l’Adorazione dei pastori (in collezione privata; segnalata comune, potrebbero essere interpretati come segno di una cronologia più tarda. ...
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COPPEDÈ, Gino
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 26 sett. 1866 dall'intagliatore Mariano e da Antonietta Bizzarri; nel capoluogo toscano, dopo i primi studi presso le Scuole pie, frequentò, dal 1884 al [...] facciata. La massima tangenza del C. con il linguaggio dell'area liberty si ha, tuttavia in occasione che riesce a rendere unitaria l'eclettica varietà di queste sale.
Ma il segno dei tempi mutati si avverte, dopo una certa data, anche nell'operare ...
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PALIOTTO
M. Di Berardo
Rivestimento mobile del fronte anteriore dell'altare, rispetto al quale esso costituisce un elemento a sé stante, caratterizzato nel tempo da una progressiva qualificazione del [...] 171), di ricoprire la mensa con paramenti tessili al momento della celebrazione eucaristica, in segno di decoro e venerazione. Configurazione e lavori della produzione manifatturiera a ricamo di area italiana del sec. 14°, testimoniata dalla ...
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CAMPI, Giulio
Silla Zamboni
Figlio primogenito di Galeazzo e fratello di Antonio e Vincenzo (un'iscrizione già in SS. Nazaro e Gelso a Cremona, chiesa soppressa nel 1804 ove era la tomba di famiglia [...] L'opera più antica del C. datata e firmata è la pala con La Vergine in trono e i ss. Nazaro e Celso, dipinta Antonio (Bora).
Iniziatasi nel segno di una schietta esperienza romaniniana, ritratti che esemplificano un'area particolarmente vasta - e ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] meridionale e in Austria ed è in questa stessa area che sembra sia apparsa, intorno al 1250, la brevemente i due tipi e spiegano il loro legame con l'antitipo; 3) le quattro profezie.Il principio noi tutti, per darci un segno del suo amore per noi".Il ...
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GUERRINI, Giovanni
Gloria Raimondi
Nacque a Imola il 29 maggio 1887 da Pietro e Virginia Poggi Pollini.
Compì i suoi primi studi artistici a Faenza, tra il 1902 e il 1905, nella Scuola d'arti e mestieri [...] per la qualità del segno. A una sua prima Esposizioni di Roma nel 1936. Sull'area del circo Massimo, nell'ambito delle .), a cura di F. Bertoni - O. Ghetti Baldi, Faenza 1990 (con bibl.); E. Gaudenzi, Faenza riscopre G., in L'Unità, 19 maggio ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] dall'area parmense (Girolamo Bedoli, il Mazzola), cremonese (Giulio Campi) e soprattutto veronese, con Battista d con le opere di Polirone, nonché ancora per la presenza delle didascalie (Berzaghi, 1981, p. 298).
L'Assunta delle Grazie è il segno ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...