La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Messenia
Luigi Caliò
Messenia
La Messenia (gr. Μεσσήνη, Μεσσάνα, Μεσσηνία, Μεσσηνίς; lat. Messenia) occupa la parte sud-occidentale del Peloponneso e confina [...] di Fintia vengono poste le basi del futuro conflitto con gli Spartani e a partire dall’VIII secolo La terza guerra (464-454 a.C.) segnò la definitiva cacciata dei Messeni, che furono del terreno e racchiude un’area più vasta di quella occupata dai ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] connesso con Trophonios, riallaccia il tipo monumentale alla preistoria semileggendaria dell'architettura greca, segno riproduzione nella vasta area d'irradiazione della civiltà micenea e determinato di frequente la sostituzione con camere scavate, ...
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VIC
A. Cubeles i Bonet
(lat. Ausa; Vicus Ausonensis, Ausona, Osona nei docc. medievali)
Città della Spagna settentrionale, nella Catalogna centrale, capitale dell'od. territorio di Osona e sede episcopale, [...] . L'invasione araba del 718 segnò l'avvio di un lungo periodo un'unica città. Il mercato, localizzato nell'area tra i due nuclei, e lo sviluppo di Terrades, e venne ingrandito nei secoli successivi con due navate in stile tardogotico, del 16° secolo ...
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L'archeologia dell'Africa
Rodolfo Fattovich
L'archeologia africana è stata per lungo tempo ed è tuttora considerata da alcuni un settore periferico dell'archeologia, per il preconcetto secondo cui [...] della preistoria, sia della protostoria dell'area. Contemporaneamente A.J. Arkell, con le sue ricerche nella regione di degli anni Sessanta operarono R. Mauny e G. Szumowski, segnò l'inizio dello studio della preistoria e protostoria nell'Africa ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] stilizzate ma con marcati tratti fisionomici armenoidi; tale comunità, che ha come segno distintivo il torques ed un pugnale ad impugnatura semilunata, si ricollega all'inizio della produzione di oggetti in bronzo nell'area ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] delle pietre meteoriche, come segno della presenza di un essere si tratta della famosa stele del re Bar-Hadad con dedica a Melqart, dio di Tiro, recuperata a legati alla statuaria e al rilievo dell'area nord-siriana e si deve verosimilmente datare ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] nord, la Mačva e l’area di Belgrado. Il regno di Stefan Dušan (1331-1355) segnò l’apogeo della Serbia medievale di S. Pietro a Roma, raffigurante i ss. Pietro e Paolo insieme con i committenti (Elena d’Angiò e i sovrani suoi figli Dragutin e Milutin). ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum: Magdalensberg
Gernot Piccottini
Magdalensberg
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (1058 m), il secondo fra [...] particolare tipo di piccole monete d’argento rinvenute sul M. è segno evidente della presenza, proprio qui, dell’officina che le ha prodotte sostituiti da case d’abitazione. Infine quest’area venne collegata con il foro per mezzo di una larga strada ...
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Vedi POGGIO CIVITATE dell'anno: 1973 - 1996
POGGIO CIVITATE
K. M. Phillips Jr.
Località su uno dei colli che costituiscono la Catena Metallifera, circa 20 chilometri a S di Siena vicino al punto dove [...] fregi di terracotta sono stati ricomposti con frammenti trovati in varî punti dell'area. Una lastra è composta di il naso schiacciato e gli occhi fissi ne fanno un valido segno apotropaico. La capigliatura è priva di serpenti. La seconda antefissa ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] fertilità o comunque non in stretta relazione con la morte. L'area pavimentata poteva essere utilizzata per danze, come santuari extraurbani grazie al forte movimento di accentramento che segna il periodo; dalla trentina di santuari nel vecchio ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...