BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] 1989, figg. 9-10).In alcuni degli esempi citati, a partire dai mosaici ravennati, e soprattuto in areabizantina o in opere influenzate dall'arte bizantina - basti ricordare due codici già citati, i tetravangeli di Parigi (BN, gr. 75) e di Roma (BAV ...
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COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] 'opera di Eusebio, si sviluppò in modo autonomo prediligendo determinati episodi incentrati sull'immagine della croce. In areabizantina tuttavia risulta rara l'illustrazione della leggenda in forma narrativa; un prezioso esempio è costituito da una ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] , sintomo di un processo di acculturazione del popolo germanico già molto avviato e quindi della diffusione di una moda comune in areabizantina e germanica, sia per la scelta degli oggetti sia per le decorazioni.La c. si mantenne in uso, con le ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] d. è il senmurv dell'arte sasanide, un cane-leone-uccello dai connotati benefici, di origine iranica, presente anche in areabizantina, soprattutto nella produzione tessile. Nei rilievi esterni della Santa Croce di Ałt'amar, in Armenia (sec. 10°), si ...
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CRISTALLO DI ROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] la collocazione di questi oggetti in epoca antica se non venissero valutati indizi tecnici quasi impercettibili.Mentre nell'areabizantina la produzione medievale di oggetti in c. di rocca presenta elementi tecnici, iconografici e stilistici che ...
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Affresco
M. Cordaro
Deve intendersi per pittura a fresco, o più semplicemente a., un particolare tipo di pittura murale caratterizzato dalla stesura dei colori, generalmente di origine inorganica, stemperati [...] (Dionisio da Furná, Ermeneutica della pittura, a cura di Donato Grasso, 1971, pp. 53-68). Perdurando nell'areabizantina la stesura degli intonaci a pontate, non mancano esempi di giornate di limitate estensioni, come quelle rilevate negli affreschi ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] . 9° (Parigi, BN, gr. 923, c. 68v) e, un po' più tardi, nei primi esempi monumentali di Giudizio universale nell'areabizantina, in particolare nella chiesa macedone di S. Stefano a Kastoria, in Grecia (sec. 9°-10°), e a Göreme, in Cappadocia, nella ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] l'iscrizione che sta sul loro filatterio resta in genere il migliore modo per riconoscerli.
Areabizantina. - Gli a. sono raffigurati nella pittura bizantina in aspetto ieratico. Sono a volte rappresentati alcuni episodi della loro vita (per es. la ...
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Acheropita
J. Lafontaine-Dosogne
La parola greca ἀχειϱοποίητος, che significa 'non fatto da mano (umana)', si riferisce essenzialmente alle immagini miracolose di Cristo, in particolare al Volto Santo [...] a. perché in esse si conservavano icone di questo tipo. L'immagine che ha avuto maggior fortuna, non solo in areabizantina dove era un palladium di Costantinopoli, ma anche in Occidente, è la Vergine Odighítria (dal monastero degli Hodigói dove era ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] fin dall'epoca più antica furono raccolti in collezioni, insieme con altri documenti di diritto canonico. In areabizantina esisteva anche la consuetudine di redigere brevi compendi o sinossi, in cui venivano ricordate alcune informazioni essenziali ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...