CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] Lotario, di notevole statura politica e culturale e in grado di promuovere l''importazione' di sistemi artistici dell'areabizantina nelle terre lombarde e di impostare un raffinato programma iconografico (Bertelli, 1987, p. 27; 1988a, pp. 58-68 ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] dell'Asia Minore. Nelle regioni montane era invece prevalente l'economia pastorale. Il ruolo del commercio in areabizantina cambiò nei secoli con il mutare delle circostanze politiche ed economiche, anche se la sua portata economica, specie ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] bronzei e costituiti da lampade a olio o a cera raggruppate, di fattura più semplice. Diffusi in areabizantina sono i polykandela con base circolare, quadrangolare o cruciforme, decorazione traforata a giorno e talvolta con una coppa ...
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POZZO e CISTERNA
F. Cresti
Il p. e la cisterna rappresentano due delle componenti essenziali nei sistemi di raccolta delle acque potabili. Nel Medioevo occidentale si identificarono genericamente come [...] , Architetture per il lavoro. Dal caso cistercense a un caso cistercense: Chiaravalle di Fiastra, Roma 1993.M. David
Areabizantina
Il termine bizantino per indicare il p. è phréar (con la variante phréas) o pegádi(n), probabilmente da péghe 'fonte ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] , dalla Sicilia e dalle Baleari. Nel secolo seguente si affacciarono alla produzione manifatture dell'Italia meridionale e di areabizantina. Questa proposta delle manifatture italiane si affermò nel sec. 13° quando la stessa Pisa, insieme ad alcuni ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] pp. 197-231; E. Guidoni, Storia dell'urbanistica. Il Medioevo. Secoli VI-XII, Roma-Bari 1991.E. Guidoni
Areabizantina e Islam
L'adozione di strutture urbane ereditate dalla Tarda Antichità caratterizzò tanto i m. protobizantini quanto quelli della ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] e il carattere elitario della conversione al cristianesimo dei Longobardi e la continuità degli scambi con l’areabizantina. Tuttavia i processi di acculturazione, ricostruiti in base alla composizione dei corredi, sono ancora oggetto di letture ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] documenti l’indicazione dell’anno corrente secondo l’era della creazione è attestata solo a partire dal X secolo; dall’areabizantina essa venne esportata in Russia, dove rimase in vigore fino all’anno 1700.
Per la datazione di documenti ufficiali o ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] bustia, o anche acerra, arca, arca turalis, capsa, capsella, canistrum, custodia, hostiarium, tabernaculum, theca, turris, turriculum.In areabizantina il termine pyxís non è praticamente in uso. In epoca mediobizantina il recipiente per la prosphorá ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] quartiere di Kola nel settore centrale del nucleo urbano).
L’area in cui si è sviluppata B. è stata intensamente abitata mosaici policromi. Sono emerse anche ampie tracce della fase bizantina (area di culto cristiano presso il Petit Sérail, con ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...