Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] del degrado, inoltre, è tanto maggiore quanto più frequente e continuo è il ricambio di acqua all'intorno, ovvero quanto più esposto azione e il danno prodotto variano corrispondentemente entro un arco molto ampio, ma in generale si può asserire che ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] questa visita nell'Urbe sarebbe l'eco del medesimo arco, che si ritroverebbe anche nell'impaginato architettonico del 234, 254).
Come suo padre e suo fratello Antonio, il L. continuò a lavorare per la corte gonzaghesca, in particolare (tra il 1521 e ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] c'è la spirale, che spesso è disposta in zone a disegno continuo. Il disegno ricopre tutto il piano di fondo e domina alla superficie sono rappresentate figure umane, talora armate di lancia od arco, a volte mentre seguono un aratro, a volte disposte ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] 'Asia Minore e per costruire una città di vera magnificenza. L'opera fu continuata da Eumene II (197-159 a. C.) e Attalo 11 (159-138 verso la valle del Selinus, e sono disposti seguendo un arco di cui la corda sottesa è costituita dalla terrazza del ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] massima parte al periodo in cui prevale la fibula ad arco semplice, cui sono riferibili anche Fontanella e Bismantova. Ad dosso al disopra della impugnatura. Raro è il tipo a curva continua anche nel dosso, che sarà frequente nella II fase. Nei ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] e influenzandosi nelle opere realizzate nell'arco di circa quindici anni, periodo in ., Un altro capitolo inedito della vita di G. P., ibid., pp. 185-192; Id., Continuazione del capitolo inedito su G. P. e il duomo di Siena, ibid., pp. 268-277; ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] dal triangolo assai ridotto alla larga losanga, alla forma ad arco (Braun, 1924). A tutt'oggi si tratta di Lavra e di Iviron) e altrove, indicano che questo capo continuava a essere considerato come una delle più sontuose vesti liturgiche; tuttavia ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] 62). Qui il G. trascorse la sua giovinezza e probabilmente continuò a vivere accanto alla madre, forse fino alla morte di tra 1766 e 1768, esempi tra i più significativi nell'arco di un'assai prolifica produzione che conta quasi trecento esemplari ( ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] in groppa a un cavallo al galoppo mentre punta il suo arco verso un uomo piegato dal terrore. La particolare attenzione di più negli ultimi anni all'aiuto della sua bottega, G. continuò a realizzare le sue tipiche opere a carattere narrativo, le più ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] , l'ingresso della quale, la "Porta bella", aveva un arco marmoreo su colonnine. Sono stati trovati molti pezzi di pilastrini e davano verso l'atrio e furono sostituite da un muro continuo sul quale furono incorporate le basi marmoree rimaste in situ. ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione gli uni sugli altri, atto a sopportare...
soffiamento
soffiaménto s. m. [der. di soffiare]. – L’azione, il fatto di soffiare; raro con i sign. proprî del verbo, sia nel suo uso trans. (un continuo s. di naso), sia in quello intr.: il s. del vento; un s. di prospera fortuna e sorte...