Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 1430 circa - m. 1480) dell'elettore Ludovico III del Palatinato; arcivescovo di Colonia dal 1463. In conflitto con i suoi sudditi e con la città di Colonia, chiamò in aiuto Carlo il Temerario [...] duca di Borgogna, atto che provocò contro di lui la guerra dell'Impero. R. fu fatto prigioniero e rinunciò (1478) all'arcivescovato; morì prima che la Santa Sede decidesse sulla validità della sua rinuncia. ...
Leggi Tutto
Engelberto di Berg, arcivescovo di Colonia, santo
Nato verso il 1185, ultimogenito del conte Engelberto di Berg. Intrapresa la carriera ecclesiastica, all'età di quindici anni divenne prevosto del duomo [...] paterna, costringendo in seguito Enrico di Limburgo a rinunciare al diritto di successione al ducato. Fu così che, arcivescovo, conte e duca, divenne il più potente principe della Germania nordoccidentale. Nel 1220 Federico II lo nominò governatore ...
Leggi Tutto
Prelato riformatore (castello di Montreuil, presso Toul, 1080 circa - Coblenza 1152); seguace delle idee di papa Gregorio VII, come arcidiacono e poi prevosto a Toul, primicerio a Metz e quindi, dopo aver [...] rifiutato i vescovati di Magdeburgo e Halberstadt, arcivescovo di Treviri (1131), dimostrò grande energia nell'attuare la riforma ecclesiastica, specie dei monasteri, giovandosi della amicizia di s. Norberto e soprattutto di s. Bernardo. Partecipò ...
Leggi Tutto
Monaco benedettino (m. Bordeaux 1101), probabilmente cluniacense (comunque da non confondere con A. di Montecassino), vescovo di Oloron (1073), legato di Gregorio VII per l'Aquitania (1074), per la Gallia [...] definitiva di Berengario di Tours), partecipò a quello romano del nov. 1083. Riconfermato legato papale da Urbano II, A. fu eletto arcivescovo di Bordeaux (1089) e accompagnò il papa nei concilî di Piacenza e Clermont (1095) e di Roma (1099). ...
Leggi Tutto
Figlio naturale (m. 1021) di Lotario re di Francia, e suo cancelliere dal 979, pur avendo ottenuto nel 989 il vescovato per volontà di Ugo Capeto, aprì le porte di Reims a Carlo I di Lorena. Fu perciò fatto deporre da Ugo Capeto, nel concilio di Saint-Basle a Verzy (991), e sostituito con Gerberto d'Aurillac; solo dopo lunghe trattative A. poté, sotto Gregorio V, riottenere la sua sede (998), confermatagli ...
Leggi Tutto
Figlio (Monaco 1577 - Arnsberg 1650) del duca Guglielmo V di Baviera, fu coadiutore (1595) dello zio Ernesto, principe elettore di Colonia, cui poi (1612) successe nella carica. Vescovo di Liegi, Münster e Hildesheim dallo stesso anno, e dal 1618 anche di Paderborn, partecipò attivamente alla Lega cattolica, diretta dal fratello Massimiliano duca di Baviera, durante la guerra dei Trent'anni. Fautore ...
Leggi Tutto
Eletto nel 1430 (m. 1456) dalla maggioranza dei canonici, rinunciò alla carica a favore di Ulrich von Manderscheid, di cui divenne coadiutore. Consacrato vescovo alla morte del predecessore (1439), si accostò all'antipapa Felice V; fu deposto da Eugenio IV, ma tale provvedimento non ebbe nessun effetto pratico. In seguito fu a capo di un partito di elettori desiderosi di una riforma dell'Impero, e ...
Leggi Tutto
GOTOFREDO (Gotifredo)
Irene Scaravelli
Divenne arcivescovo di Milano nel luglio o nell'agosto del 974 (il suo immediato predecessore, Arnolfo [I], era morto il 16 aprile). Un placito del luglio 962 per [...] Cambiago; mentre nel dicembre 976 e nell'aprile 979 il prete "Petrus qui et Azo", nello stesso ruolo di messo dell'arcivescovo, autorizzò con la sua presenza alcune permute di terre appartenenti alla chiesa del castello di S. Maria di Monte Velate.
G ...
Leggi Tutto
BISANZIO
Armando Petrucci
Fu consacrato arcivescovo di Bari e Canosa con tutta probabilità nella prima metà del 1025 dal papa Giovanni XIX.
Sulla data di inizio del pontificato di B. e sull'estensione [...] Andrea, su richiesta del capitolo di Canosa e del popolo di Canne (ibid., IV, pp. 15-23); esso dimostra che l'arcivescovo barese esercitò effettivamente la sua primazia almeno sulle diocesi più vicine.
Dell'attività edilizia svolta da B. in Bari ci è ...
Leggi Tutto
arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...