Arcivescovo di Colonia dal 1238 (m. Colonia 1261); dal 1241 il principale avversario di Federico II in Germania, contro il quale promosse l'elezione degli antiré Enrico Raspe e Guglielmo d'Olanda. Opera [...] sua anche l'elezione di Riccardo di Cornovaglia, che gli fu riccamente compensata. Ebbe varî urti con la città di Colonia; al proprio capitolo donò la contea di Hochstaden. Nel 1248 aveva fondato il duomo, ...
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Arcivescovo di Reims (Parigi 1410 - Poitiers 1457); figlio di Jean I, fu figura eminente alla corte di Carlo VII: ricoprì importanti uffici e fu incaricato di missioni diplomatiche in Inghilterra, a Genova, [...] a Roma e in Savoia. Contribuì alla pacificazione della Chiesa ottenendo l'abdicazione dell'antipapa Felice V, ricevendo in compenso da Niccolò V il patriarcato di Antiochia (1449), mentre cedeva la sede ...
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Cisterciense (m. abbazia di Fontfroide 1225); abate di Poblet (1196), di Gran Selve (1199) e di Cîteaux (1201) inquisitore e legato papale dal 1204, ebbe l'arcivescovato di Narbona nel 1212. Durante la [...] crociata contro gli Albigesi, da lui predicata, dimostrò il suo feroce fanatismo nella presa di Béziers (1209), ordinando il massacro indistintamente di tutti gli abitanti. Combatté anche i Mori di Spagna, ...
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Arcivescovo di Òchrida (Bulgaria) dal 1216 al 1235; ci resta di lui un'importante collezione di questioni canoniche, utile per la conoscenza delle condizioni interne delle province slave dell'Impero bizantino [...] e per la storia del conflitto tra l'Impero di Nicea e il regno di Teodoro Duca Angelo d'Epiro, da D. incoronato imperatore a Salonicco nel 1223, e inoltre alcune lettere, due sermoni e due altri brevi ...
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Arcivescovo anglicano di Canterbury (Aberdeen 1864 - Kew, Londra, 1945); studente a Oxford, svolse ampia attività pastorale soprattutto in ambienti operai; arcivescovo di York (1908), poi predicatore negli [...] USA e infine (1928-42) arcivescovo di Canterbury. Lavorò alla riforma del libro delle preghiere e all'unione delle chiese; intervenne anche in problemi politici sollevando consensi e critiche: fu infatti sospettato di aver operato per indurre all' ...
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Arcivescovo di Canterbury (Higham Ferrers, Northamptonshire, 1362 - Canterbury 1443). Arcivescovo di Canterbury nel 1414, si adoperò a rinsaldare l'organizzazione e la disciplina della Chiesa inglese, [...] lottando decisamente contro i lollardi. Nella speranza di rendere lo scisma impopolare, il Ch. si mostrò favorevole alla politica di guerra di Enrico V; morto però il re, egli perdette molto della sua ...
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Arcivescovo di Seleucia (m. 415-416), fondatore di un monastero e di una scuola. Si adoperò a estirpare le pratiche di magia infiltratesi tra i cattolici, e fu inviato dal re Yezdegerd in Persia per comporre [...] il dissidio sorto tra lui e il figlio di Shāpūr III, suo fratello. Scrisse gli atti dei martiri della persecuzione di Shāpūr II e la vita di Abda, suo maestro ...
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Arcivescovo di Milano (649-659, o 669) originario della Val di Recco (Camogli); si distinse soprattutto per le sue opere a favore dei poveri; lasciò in eredità alla sede milanese i beni del suo patrimonio, [...] eresse la chiesa matrice di Desio, in onore di s. Siro di Genova e di s. Materno. S. Carlo Borromeo ne trasferì (1582) il corpo in duomo. Festa, 10 gennaio ...
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Arcivescovo di Magonza (n. 1130 circa - m. Riedfeld 1200); nominato dal concilio di Lodi (1161), fu sospeso da Federico Barbarossa nel 1165, quale seguace di Alessandro III. Divenuto cardinale, si adoperò [...] per la pace tra Federico e il papa. Legato papale in Baviera (1168), fu poi arcivescovo di Salisburgo (1177-83). Attivo fautore delle crociate, partecipò alla terza, e ne ritornò solo nel 1199. ...
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Arcivescovo di Palermo (sec. 12º). Straniero alla Sicilia, fu da Margherita, reggente il Regno di Sicilia per il figlio Guglielmo I, creato arcivescovo di Palermo e cancelliere del regno; odiato dai baroni, [...] il suo governo vide un continuo susseguirsi di congiure e di rivolte (come a Taormina, 1168). Alla fine S. abbandonò l'isola, mentre l'arcivescovado e il potere passavano a Gualtiero Ophamil ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...