Arcivescovo di Canterbury (n. 1150 circa - m. Slindon 1228); prof. di teologia a Parigi, cardinale (1206) e poi arcivescovo (1207), L., nella sua qualità di consigliere principale del re Giovanni Senzaterra, [...] cercò di regolare in base alle necessità dei tempi la legislazione consuetudinaria inglese ed ebbe parte di primo piano nella formulazione della Magna Charta; ma venuto in contrasto col re, che aveva rifiutato ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] trono, contro Wamba, di Ervigio, che agevolò a G. il riconoscimento della primazia di Toledo. Opere principali: Vita s. Ildefonsi, la classicheggiante Historia rebellionis Pauli adversus Wambam, l'Ars ...
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Arcivescovo di Magonza (n. Schüningen - m. Magonza 1011). Sassone, canonico a Hildesheim, entrato nella corte di Ottone II, nel 971 fu cappellano del re e cancelliere di Germania, venendo elevato nel 975 [...] alla dignità arcivescovile e insieme alla carica di arcicancelliere dell'Impero. Esercitò quindi un'autorità di primo piano su Ottone II e sul giovane Ottone III, influendo poi nel 1002 decisamente per ...
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Arcivescovo luterano svedese (n. 1499 - m. Uppsala 1572 circa), fratello di Olof. Insegnante a Uppsala, fu nel 1531 eletto primo arcivescovo luterano di Svezia. Nel conflitto tra il fratello e il re Gustavo, [...] egli si pose accanto a quest'ultimo, e fece parte (1539-40) del tribunale insediato a giudicare Olof e Lars Andersson; la sua duttilità di fronte al sovrano, come la sua energia verso il successore, Erik ...
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Arcivescovo e cardinale cattolico spagnolo (n. Salamanca 1945). Membro della Congregazione dei Legionari di Cristo dal 1965, ordinato sacerdote nel 1969, direttore delle telecomunicazioni dello Stato della [...] commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, subentrando nella carica a G. Bertello, ed elevato alla dignità di arcivescovo. Nel 2022 è stato creato cardinale da papa Francesco. ...
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Arcivescovo di Cartagine (m. Eucheta 563). Dopo la sconfitta dei Vandali a opera dell'esercito bizantino di Belisario, indisse a Cartagine un concilio dei vescovi africani per riorganizzare la chiesa cattolica [...] (aprile-maggio 535) e dotarla di nuovo dei beni e delle chiese possedute dalla chiesa ariana organizzata dai Vandali. Più tardi, in un altro concilio dei vescovi d'Africa a Cartagine (550), rifiutò di ...
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Arcivescovo e primate irlandese (Dublino 1841 - ivi 1921). Sacerdote, prof. di teologia, vicepresidente e presidente del collegio di Maynouth. Nel 1884 divenne arcivescovo di Dublino e primate d'Irlanda. [...] Rivendicò l'equiparazione giuridica dei cattolici irlandesi ed ebbe parte determinante nella compilazione del Land-Act del 1881, da lui illustrato in A plain exposition of the Land-Act of 1881 (1883). ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Winchester 1072); cappellano di re Canuto, dopo la morte di questo fu consigliere della vedova Emma. Vescovo di Elmham (1043), poi di Winchester (1047), appoggiò il duca Godwin [...] contro Edoardo il Confessore, e si adoperò poi a rappacificarli. Candidato all'arcivescovato di Canterbury, papa Leone IX e i due successori rifiutarono di nominarlo; la nomina venne da Benedetto X (1058). Secondo una tradizione, S. incoronò Aroldo ( ...
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Arcivescovo di Toledo (m. 657). Di stirpe gotica, appartenne da principio al clero regio di Toledo, ma aspirando al monacato, fuggì a Saragozza ove fu aiuto del vescovo Braulione; chiamato come vescovo [...] a Toledo (646-657), rimise in onore il canto chiesastico, ristabilendo l'ordine corretto degli uffizî divini. Dettò e raccolse egli stesso poesie latine di vario argomento morale, epitaffî, sentenze e ...
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Arcivescovo di Glasgow (Londra 1611 - ivi 1684); pastore della Chiesa di Scozia tra gli aderenti al Covenant (1643), accettò poi la restaurazione dell'episcopato (1661). Nominato da Carlo II vescovo di [...] la sua azione insistente sul governo perché cessasse la persecuzione contro i covenanters. Accettò con esitazione l'elezione ad arcivescovo di Glasgow (1669), ma, non incontrando comprensione la sua opera di mediazione tra i non conformisti e l ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...