Ecclesiastico (Napoli 1810 - ivi 1877), vescovo di Aversa (1845), poi arcivescovo di Napoli, cardinale (1846); si segnalò non solo per lo spirito di carità (soprattutto durante il colera del 1854-55) e [...] per le cure rivolte all'educazione del clero, ma anche per i suoi sentimenti di assoluta fedeltà, dopo il 1860, alla spodestata dinastia dei Borboni. Per questo dovette vivere alcuni anni lontano da Napoli ...
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Teologo anglicano (Guildford, Surrey, 1560 circa - Salisbury 1618), fratello dell'arcivescovo George e di Sir Maurice; predicatore, cappellano di Giacomo I, prof. a Oxford, teologo (Defence of the reformed [...] catholics, 1606-1609) e polemista anticattolico (Antichristi demonstratio, 1604: contro Bellarmino; Antilogia, 1613: contro il p. Garnet, implicato nella congiura delle polveri, e il suo difensore, Eudaemon ...
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Prelato (Albano 1747 - Roma 1821); segretario di varie congregazioni e arcivescovo titolare d'Isauria, fu membro della commissione per l'esame del sinodo di Pistoia. Durante la prigionia di Pio VI fu delegato [...] apostolico per il governo di Roma (1798), e, fatto cardinale (1801), una seconda volta durante l'esilio di Pio VII: deportato in Francia (1801), subì la prigionia a Vincennes; liberato per le trattative ...
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Ecclesiastico spagnolo (León 1722 - Roma 1804), vescovo di Placencia (1765), arcivescovo di Messico (1766), poi (1772) di Toledo, fondò in questa città una pubblica biblioteca; creato cardinale nel 1789, [...] grande inquisitore nel 1794, fu inviato (1797) da Carlo IV quale ambasciatore straordinario presso il papa Pio VI. Accompagnò il pontefice in parte del suo esilio; alla morte di questo, ebbe parte notevole ...
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Ecclesiastico (Vienna 1809 - ivi 1885), fratello di Felix; sacerdote (1833), arcivescovo di Salisburgo (1836), cardinale del titolo di S. Agostino (1842), poi trasferito (1850) all'arcivescovato di Praga. [...] Membro della Camera dei Signori austriaca, fu strenuo sostenitore del concordato del 1855 durante la discussione parlamentare delle leggi sul matrimonio; richiamò in vita il tribunale ecclesiastico, la ...
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Guido, figlio (m. Roma 1124) di Guglielmo di Borgogna, fu arcivescovo di Vienne nel Delfinato, dal 1088. Contro Enrico V, che aveva estorto la conferma delle investiture a Pasquale II, presiedette nel [...] sett. 1112 il concilio di Vienne, che condannò energicamente come eresia l'investitura laica e scomunicò l'imperatore. Eletto pontefice (2 febbr. 1119), pur continuando la lotta, cercò un'intesa con l'imperatore. ...
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Ecclesiastico italiano (Renate 1934 - Triuggio 2017); sacerdote dal 1957, è stato arcivescovo di Ancona-Osimo (1989-91) e quindi segretario generale della Conferenza episcopale italiana (1991-95). Arcivescovo [...] di Genova (1995-2002), è stato creato cardinale nel 1998. Dal 2002 al 2011 è stato arcivescovo di Milano, quindi amministratore apostolico di Vigevano (2012-13). Tra le sue opere: Verità e libertà (1993); Famiglia, morale, bioetica (1998); Nuova ...
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Uomo politico (n. nello Worcestershire 1561 - m. 1629). Secondogenito dell'arcivescovo di York, Edwin Sandys, e fratello del poeta George Sandys, studiò a Oxford. Fu un anglicano rigoroso; le sue idee [...] sui rapporti tra Stato e Chiesa erano quelle di R. Hooker. A Venezia, dove si fermò nel corso di un lungo viaggio nel continente (1593-99), conobbe Paolo Sarpi, che si dice lo abbia aiutato a stendere ...
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Bartolomeo Prignano (Napoli 1318 circa - Roma 1389). Rettore dell'università, canonico e vicario generale della diocesi di Napoli, divenuto arcivescovo d'Acerenza (1363) e di Bari (1377), svolse importanti [...] mansioni nella cancelleria papale ad Avignone. Subito dopo la sua elezione al trono pontificio (1378: l'ultima elezione d'un papa che non fosse già cardinale), si ebbe il distacco dei cardinali francesi, ...
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Ecclesiastico francese (Aix-les-Bains 1901 - Roma 1994). Sacerdote nel 1925; arcivescovo titolare di Lemno nel 1947, poi arcivescovo di Tolosa dal 1956. Creato cardinale da Paolo VI nel 1967, fu prefetto [...] della Congregazione per l'educazione cattolica dal 1968 al 1980 ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...