Ecclesiastico (Totteridge, Hertfordshire, 1808 - Londra 1892). Entrato (1833) negli ordini anglicani, ebbe una viva crisi di coscienza attraverso la partecipazione al movimento puseysta (v. Pusey), e nel [...] 1851 si convertì al cattolicesimo. Fondò (1857) la Congregazione degli oblati di s. Carlo; divenuto (1865) arcivescovo di Westminster, nel 1875 fu creato cardinale. Durante il concilio Vaticano del 1870 fu il più valido difensore (con I. von Semestry ...
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Ecclesiastico (n. 1285 - m. Treviri 1354), arcivescovo di Treviri (dal 1308); si adoperò per l'elezione del fratello, Enrico VII di Lussemburgo, a re dei Romani (1308), partecipando poi all'incoronazione [...] (1309) e seguendolo in Italia fino alla morte (1313). Sostenne poi Ludovico il Bavaro, contro Federico III e contro il papa Giovanni XXII, ma nel 1346 lo abbandonò promovendo l'elezione di Carlo IV ...
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Cronista (Salerno 1115 circa - ivi 1181), arcivescovo di Salerno (1153-81); uomo di versatile ingegno e attività, medico, agiografo, diplomatico, rese notevoli servigi ai re Guglielmo I e Guglielmo II, [...] presso i papi e presso Federico Barbarossa, dovunque ricavando notizie, che riunì in seguito nel suo Chronicon, opera vasta e di disuguale valore nella parte più antica, nella quale il G. s'appoggia a ...
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Cardinale (Genova 1480 circa - Gubbio 1541); arcivescovo di Salerno (1507), amministratore di Gubbio (1508), dotato anche di qualità politiche e diplomatiche, aiutò il fratello Ottaviano (v.) nel governo; [...] avverso agli Spagnoli, dovette lasciare poi la cattedra arcivescovile di Salerno, ma ne fu compensato successivamente con la nomina a cardinale (1539). Amico del card. Contarini, fu tra i propugnatori ...
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Teologo (Montepulciano 1542 - Roma 1621). Gesuita, si distinse combattendo, nelle sue opere, le dottrine protestanti. Divenuto cardinale, intervenne come consigliere di papa Paolo V nelle principali questioni [...] auxiliis (1600-05) nella quale si schierò per Luis de Molina, perdendo per questo il favore del papa che, nominatolo arcivescovo di Capua (1602), lo allontanò da Roma. Morto Clemente VIII (1605), intervenne ai conclavi che elessero Leone XI e Paolo ...
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Prospero Lambertini (Bologna 1675 - Roma 1758), arcivescovo di Ancona nel 1727, cardinale nel 1728, trasferito nel 1731 all'archidiocesi di Bologna, venne eletto papa (17 agosto 1740) da un conclave assai [...] laborioso. Di natura conciliante, concluse una serie di concordati e di convenzioni ecclesiastiche con molti sovrani d'Europa, sforzandosi di non esasperare quei conflitti giurisdizionali che furono una ...
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Domenicano (Lentini inizio sec. 13º - San Giovanni d'Acri 1277). Fondò a Napoli nel 1231 il convento di S. Domenico Maggiore, dove accolse nell'ordine s. Tommaso d'Aquino (1243). Fu poi vescovo di Betlemme [...] (1255), arcivescovo di Cosenza (1267), patriarca latino di Gerusalemme (1272) e legato in Terra santa, dove si adoperò per appianare i contrasti sorti fra i principi cristiani di Siria, i due ordini cavallereschi dei Templari e degli Ospitalieri, le ...
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Ecclesiastico (Palermo 1729 - ivi 1817), segretario dell'Inquisizione, arcivescovo titolare di Eraclea. Come membro della Deputazione dei Regi studî, si occupò dell'ordinamento della pubblica istruzione [...] in Sicilia. Promosse gli studî delle antichità siciliane e gli studî arabici. Fece pubblicare (1788-1793) due presunti codici diplomatici arabosiculi, risultati poi falsificazione di G. Vella, che l'A. ...
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Elettore di Colonia (n. 1547 - m. Strasburgo 1601). Avviato alla carriera ecclesiastica, fu (1577), dopo l'abdicazione di Salentino di Isenburg, il candidato del partito favorevole al protestantesimo per [...] l'elezione ad arcivescovo di Colonia. Vinse contro Ernesto di Baviera, sostenuto dai fautori della Controriforma, ma i suoi tentativi di secolarizzare l'elettorato condussero alla sua deposizione da parte di Gregorio XIII e all'elevazione, in sua ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...