Pignatelli, Bartolomeo
Simonetta Saffiotti Bernardi
Arcivescovo di Cosenza (4 novembre 1254 - 30 settembre 1266), è comunemente identificato con il pastor di Cosenza il quale, dopo essere stato irriducibile [...] in cuius ore posuimus verba nostra ". Il P., dopo aver occupato la sede episcopale di Amalfi dal marzo al novembre 1254, fu arcivescovo di Cosenza dal 4 novembre del 1254 al 25 marzo 1266, allorché gli fu affidata la diocesi di Messina (e lì morì nel ...
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Ecclesiastico (m. Roma 1136). Eletto arcivescovo di Milano nel 1126, nel 1128 accondiscese alle tendenze autonomistiche del clero e dell'aristocrazia milanesi incoronando re, a Monza e a Milano, Corrado [...] di Svevia, candidato avverso al pontefice; lo appoggiò poi nella sua politica in Lombardia, incorrendo nella scomunica da parte di un concilio riunito a Pavia dal legato pontificio (1129). Sostenne quindi ...
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Ecclesiastico (Sarzana 1756 - Roma 1828); arcivescovo titolare di Corinto, dopo la proclamazione della Repubblica romana del 1798 seguì Pio VI a Firenze e poi in Francia. Su incarico di Pio VII avviò a [...] Parigi i negoziati per il concordato con Napoleone (1800-01). Cardinale dal 1802, al concilio nazionale indetto a Parigi dall'imperatore (1811) perorò abilmente la liberazione del papa. Dopo la Restaurazione ...
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ANTONIO (Antonino), santo
Nicola Raponi
Arcivescovo di Milano (sec. VII), le uniche notizie concordi che lo riguardino sono quelle fornite dagli antichi cataloghi dei vescovi di Milano, che gli attribuiscono [...] agosto di quell'anno, una nuova ricognizione fu fatta nel 1582 da s. Carlo Borromeo, presente anche il card. Paleotti, arcivescovo di Bologna.
Chiamato santo dal catalogo Beroldiano e dagli antichi calendari, nel breviario edito l'anno stesso della ...
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Prelato (Herrnsheim, Worms, 1744 - Ratisbona 1817). Arcivescovo di Magonza (1802) e poi, annessa Magonza alla Francia (1803), di Ratisbona. Appoggiò la politica di Napoleone, accettò la presidenza del [...] Rheinbund e ottenne dal Bonaparte un accrescimento di territorio con la città di Francoforte. Abdicò nel 1813 a tutti i suoi dominî temporali e conservò solo la dignità ecclesiastica di arcivescovo di Ratisbona. ...
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Missionario agostiniano (Lisbona 1559 - Madrid 1617); arcivescovo di Goa e primate delle Indie Orientali (1595), svolse intensa attività apostolica nel Malabar, a Goa, e promosse nuove missioni di agostiniani [...] e gesuiti in Persia e in Etiopia. Fu viceré delle Indie. Tornato in Europa, venne nominato arcivescovo di Braga e primate del Portogallo (1612); dal 1614 fu viceré del Portogallo. ...
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Ecclesiastico (Wojutyn, Volinia, 1822 - Cracovia 1895). Arcivescovo di Varsavia, dopo la rivoluzione del 1863 fu esiliato per 20 anni a Jaroslavl´, sul Volga, dall'imperatore Alessandro II per la sua opera [...] della Polonia. Liberato, in seguito agli accordi (24 dic. 1882) tra la Santa Sede e la Russia, fu nominato arcivescovo titolare di Tarso, e visse a Czernowitz, poi a Cracovia. Ha lasciato scritti teologici e due volumi di memorie (Pamiętniki ...
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Ecclesiastico (Nagyvárad 1570 - Bratislava 1637), la figura più eminente della controriforma in Ungheria. Convertito dodicenne al cattolicesimo, entrò nell'ordine dei gesuiti; nel 1616 successe all'arcivescovo [...] F. Forgách nella sede primaziale di Esztergom e fu creato cardinale (1629) da Urbano VIII. Si trovò così a capo della Chiesa magiara durante il difficile periodo della guerra dei Trent'anni e, senza trascurare ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] 1078 a Erluino in quella di abate; nel 1093 fu nominato arcivescovo di Canterbury in Inghilterra, nel quale ufficio resistette con straordinaria fermezza all'invadenza del potere secolare. Canonizzato nel 1163, nel 1720 fu dichiarato dottore della ...
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GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] funse da testimone in diversi privilegi concessi da Federico II. A partire dal 1235 e fino a tutto il 1239, insieme con l'arcivescovo di Palermo e, poi, con il vescovo di Ravello, svolse le mansioni di reggente del Regno in assenza di Federico II ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...