FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] vicino anche al nuovo arcivescovo A. Gioannetti (per altro nei primi anni in odore di giansenismo), morì senza pt. 2, t. II, Milano 1834, p. 628; G. Guidicini, Iriformatori dello stato di libertà della città di Bologna dal 1394 al 1797, Bologna ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] a Casamari e poi abate della Sambucina di Luzzi. È possibile che protomagister fosse proprio l'arcivescovo e le maestranze le medesime cui era stata affidata la ricostruzione della Sambucina, di S. Maria di Acquaformosa e dell'abbazia del Sagittario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] volontà dall’arcivescovo esule di Spalato di B. Ulianich, Wiesbaden 1961.
Opere, a cura di G. Cozzi, L. Cozzi, Milano-Napoli 1969.
Pensieri naturali, metafisici e matematici, a cura di L. Cozzi, L. Sosio, Milano-Napoli 1996.
Consulti, a cura di ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] apposte su due sentenze, una di natura ecclesiastica resa nel 1155 dall'arcivescovo pisano, e l'altra resa Monteverdi, Le origini, in Storia lett. d'Italia scritta da una società di professori, Milano 1926, pp. 469-472, C. H. Haskins, Studies in the ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] degli apostoli, si propose certo di fare cosa grata ai Ravennati, al loro arcivescovo e all'esarca, ma P. Conte, Chiesa e primato nelle lettere dei papi del secolo VII, Milano 1971, passim.
F.X. Murphy-P. Sherwood, Constantinople II et Constantinople ...
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GRADENIGO, Vincenzo
Roberto Zago
Secondogenito di Bartolomeo di Francesco, del ramo di S. Lorenzo, e di Pisana di Pietro Morosini dalla Sbarra, nacque a Venezia, nella dimora di famiglia di S. Severo, [...] di cui loda la solennità, il G. aggiunge risentito che "fu cosa lacrimevole veder che doi heretici cioè un ussita et un atheista sostentassero l'arcivescovo ordinario Pietro Duodo e - passando per Milano, evitando Torino ostile, toccando Grenoble, ...
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CONTARINI, Domenico
Gino Benzoni
Secondo dei due figli maschi di Giulio di Domenico del ramo contariniano detto dei Ronzinetti, e di Lucrezia di Andrea Comer, nacque a Venezia il 28 genn. 1585 ed ebbe, [...] due righe di ricevuta, "acciò che possa far veder" al postulante di riguardo (si tratta d'un arcivescovo) che pp. 296, 303; A. da Mosto, Idogi di Venezia..., Milano 1960, pp. 331, 400-406 (ma errato l'anno di nascita), 510, 583; L. Padoan Urban, La ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] di Giovanni Fogliani d'Aragona, esponente del partito della regina, sostenuto dall'arcivescovo Spinelli. In quegli anni di 1858, pp. 173-176; M. Schipa, Il Regno di Napoli al tempo di Carlo di Borbone, Milano-Roma-Napoli 1923, pp. 294, 316-318; F. ...
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Giustiziere
AAndrea Romano
Un noto passo dell'arcivescovo e cronista salernitano Romualdo Guarna (m. 1181) c'informa che "Rogerio in regno suo perfecte pacis tranquillitate potitus, pro conservanda [...] V, 2, pp. 950 ss.
Romualdo Guarna Salernitano, Annales, a cura di W. Arndt, in M.G.H., Scriptores, XIX, 1865, p. 423 di legalità nell'amministrazione del regno di Sicilia al tempo di Federico II, I, Gli organi centrali e regionali, Milano 1964 ...
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GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] all'illegalità e coronata dalla decisione di richiamare in città l'arcivescovo S. Riario Sforza, per portare della Corona (1848-1922), Milano 1999, ad ind.; S. Magliani, La "pazzia" di G. e la Cappella Nova nel duomo di Orvieto, in Rass. stor. ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...