L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] di Magonza, di Treviri e di Colonia e il principe-arcivescovodi Salisburgo –, al punto che uno scisma e la costituzione di Siena: V. Marchetti, Gruppi ereticali senesi del Cinquecento, Firenze 1975. Per la fenomenologia concreta della propaganda: S. ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] il progetto dell'unione e in pari data agli arcivescovidi Magonza e Treviri 4.000 fiorini per il medesimo progetto. Ma a Firenze soprattutto M. ricevette l'omaggio e l'obbedienza di Baldassare Cossa, cioè il deposto Giovanni XXIII, al quale ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] Clemente IV, da poco eletto al soglio pontificio, la nomina ad arcivescovodi York; ma la rifiutò.
Due anni, il 1266 e il Santa Croce di Mugello, ove il papa giaceva malato e si tratteneva nella speranza di realizzare un accordo a Firenze fra Guelfi ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] esempio, agli inizi del Novecento John Farley, arcivescovodi New York, era assai sarcastico riguardo alla italiani in Moravia, Polonia, Transilvania (1558-1611), Firenze 1970 (nuova ed., Firenze 1999); Pier Paolo Vergerio il Giovane, un polemista ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] ma in Francia, dall'arcivescovodi Sens, Wilchario, previo però il consenso di Adriano. L'adozionismo spagnolo 1992, a cura di L. Paroli-P. Delogu, Firenze 1993, pp. 274-82 (a proposito delle domuscultae di età adrianea); Lexicon Topographicum ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] . Alcuino di York abate di Tours (796-804), Claudio vescovo di Torino (817/818-827 ca.) e Agobardo arcivescovodi Lione ( Suppellettile ecclesiastica, a cura di B. Montevecchi, S. Vasco Rocca (Dizionari terminologici, 4), I, Firenze 1988, pp. 157- ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] il quale ormai godeva di fama di santità (tra essi anche Federico Visconti, in seguito arcivescovodi Pisa). Era presente anche un chierico di Spalato, Tommaso, allora studente di diritto allo Studium felsineo e poi arcivescovo della città dalmata, e ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] arcivescovo Dino e della famiglia Muta (1507c.); l'Assunta di S. Giovanni a Città di Castello, ora nella Pinacoteca, commissionata dalle tre figlie di ), pp. 61-64; L. Ginori Lisci, I palazzi diFirenze...,Firenze 1972, I, pp. 178, 340; II, pp. 611 ...
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Innocenzo VIII
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne - o Arano - e da Teodorina de' Mari.
La famiglia, imparentata con i Doria, apparteneva al patriziato genovese [...] sarebbe stata assicurata al papato l'amicizia diFirenze.
Il matrimonio tra Franceschetto e Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, fu deciso nomina di un cardinale di gradimento del re di Francia, nella persona dell'Espinay, arcivescovodi Bordeaux ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] 3 lb., 6 uncias" ricordate come dono di Walterius Gyffard arcivescovodi York (1266-1279) nell'elenco delle pertinenze 64; id., Primo contributo all'archeologia longobarda in Toscana. La necropoli, Firenze 1971, pp. 11-13, 16-23, tav. 14; A. Melucco ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente decorati, destinati a studio, guardaroba,...
rainese
rainése s. m. [adattamento ital. del ted. rheinisch, agg. di Rhein, il fiume Reno]. – Nome dato in Italia al fiorino del Reno, emesso dagli arcivescovi elettori di Colonia, Magonza e Treviri e dall’elettore palatino, di bontà inferiore...