. La famiglia Della Rovere cominciò a fiorire con Francesco, nato nel 1414 da Leonardo della Rovere di Savona, di umile condizione, poi papa col nome di Sisto IV (v.) che fece salire a potenza e ricchezza [...] di Torino, conti di Vinovo, dei quali assunse anche lo stemma di azzurro alla rovere d'oro sradicata. Dei figli di Raffaele, fratello didi Urbino dallo zio Guidobaldo I di e arcivescovodi ducato di Camerino repubblica didi governo didi Ippolito di ...
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. Sono del sec. XII le prime sicure notizie su questa nobile famiglia provenzale, venuta in Italia con Carlo d'Angiò.
Giacomo C. si adoperò validamente perché non soltanto la nuova dinastia si consolidasse [...] Fabrizio, insignito dal re Filippo IV del titolo di principe di Pellerano. Il fratello di lui, Giovanni, datosi a sacerdozio, fu nunzio in Svizzera e in Polonia, e cardinale arcivescovodi Napoli; Rostaino invece seguì l'avita carriera delle armi e ...
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Nacque nel 1493 dal duca di Milano Gian Galeazzo Sforza e da Isabella d'Aragona. Trasferitasi la madre, dopo lo sfacelo del dominio sforzesco, nel ducato di Bari cedutole da Ludovico il Moro, visse a Bari [...] arcivescovodi Gniezno e di Cracovia, Sobocki, cancelliere, Pietro Kmita e altri. Questa politica di favoreggiamenti e d'intrighi, coincidendo col movimento di , Russia e Polonia, colle vite di Bona Sforza ecc., Firenze 1833; L. Pepe, Storia della ...
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SORANZO (latinamente Superanzio o Superanzi)
Mario Brunetti
Famiglia del patriziato veneto fra le più cospicue. D'incerta origine (naturalmente è favolosa la derivazione da Anzio): forse dall'agro altinate, [...] al 1883). Ricordiamo, posteriormente: G. Della Santa, Benedetto Soranzo veneziano, arcivescovodi Cipro; V. Rossi, La Biblioteca del senatore Iacopo Soranzo, in Studi di critica letteraria, Firenze 1930, p. 251 segg.; G. Sforza, Un libro sfortunato ...
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Poeta, nato a Pistoia il 26 novembre 1566 di famiglia nobile e ivi morto il 31 agosto 1645. Per volere del padre, attese a studî giuridici. Andato a Firenze (1586), s'iscrisse all'Accademia Fiorentina, [...] arcivescovodi quella città. Colà rimase sei anni, dopo i quali tornò a Roma, dove entrò in qualità di segretario al servizio di , e specialmente un poema burlesco (Dello scherno degli Dei, Firenze 1618), per cui sorse in quegli anni e si protrasse ...
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. Famiglia napoletana del seggio di Nido. Ad essa furono attribuiti S. Candida, prima cristiana di Napoli, e S. Baccolo, vescovo e patrono di Sorrento, ma in realtà il primo ricordo sicuramente datato [...] Nicola (morto nel 1412), già arcivescovodi Bari e poi di Cosenza, è il cardinal Cosentino di cui abbiamo parlato. Rinaldo (morto nel -82), suo nipote, dopo esser stato nunzio apostolico a Firenze e a Venezia, fu promosso cardinale nel 1681. Fra i ...
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Nacque a Caudebec (Seine-Inférieure) nel 1412; morì a Utrecht il 3 dicembre 1491. C'informò egli stesso delle principali vicende della sua vita con due scritti importanti: Apologia Thomae archiepiscopi [...] studiato legge a Lovanio e a Pavia, fu al concilio di Ferrara del 1439, accompagnò il cardinale arcivescovodi Otranto in un'ambasciata in Ungheria, fece replicati soggiorni a Firenze, ove conobbe il Poggio ed altri umanisti. Ripartì dall'Italia ...
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. Famiglia magnatizia fiorentina, venuta da un castello del contado in città nel sec. XI. Nel canto XVI del Paradiso, vv. 115-120, Dante dice di loro: "l'oltracotata schiatta che s'indraca dietro a chi [...] Brunetto Latini (Inf., XVI, 41); il cardinale Alamanno di messer Filippo, arcivescovodi Pisa morto nel 1422; e, nel sec. XVI, Francesco e Giovanni di Donato, difensori diFirenze durante l'assedio, caduto in campo il primo e sbandito il secondo dai ...
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Paese e comune della Toscana nella provincia di Pisa, posto nella ridentissima valle del torrente Zambra detta già Valgraziosa, sul versante meridionale del M. Pisano. Il paese, formato dall'unione di [...] . A mezzo km. dal centro si trova la grandiosa Certosa di Pisa. Di Calci abbiamo notizie dal sec. VIII; nel XIII è ricordata, come castello dell'arcivescovodi Pisa. Una cospicua fonte di ricchezza è costituita dal reddito dei magnifici oliveti che ...
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Nacque a Bologna da Pier Niccolò Albergati di nobilissima famiglia, nel 1375. A venti anni vestì l'abito dei certosini, e presto divenne priore di quel monastero. Nel 1417, il 4 di gennaio, fu eletto vescovo [...] là per secoli onorate e venerate. La fama delle sue virtù miracolose fu sempre viva in Bologna e in Firenze. Giacomo Boncompagni, arcivescovodi Bologna, sentenziò nel 1725 sull'antichità del culto, e il pontefice Benedetto XIV, il 24 settembre 1744 ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente decorati, destinati a studio, guardaroba,...
rainese
rainése s. m. [adattamento ital. del ted. rheinisch, agg. di Rhein, il fiume Reno]. – Nome dato in Italia al fiorino del Reno, emesso dagli arcivescovi elettori di Colonia, Magonza e Treviri e dall’elettore palatino, di bontà inferiore...