BERNOARDO di Hildesheim, Santo
U. Mende
(Bernward)Nato nel 960 ca., vescovo di Hildesheim dal 993 al 1022, B. fu uno dei maggiori committenti e promotori della produzione artistica nell'età ottoniana, [...] del duomo di Hildesheim, allora diretta da Tangmaro; più tardi egli dimorò a Magonza presso l'arcivescovo Villigiso, che di riferimento. In tal modo si spiegano i numerosi elementi, tanto formali quanto di contenuto, che rimandano a Magonza, Colonia, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa del Nord, dominata dal regno dano-norvegese, assiste alla progressiva [...] che però si perde in una lunga battaglia dottrinale con l’arcivescovo Hans Brask. La decisione è presa: Vasa si fa capo , crea solamente una miriade di microresistenze. L’Islanda, dal 999 Paese cattolico e dal 1385 colonia danese, verso il 1520 si ...
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COSENZA
C. Bozzoni
(lat. Consentia, Cosentia Bruttiorum)
Città della Calabria, capoluogo di provincia, situata ai margini settentrionali della Sila, alla confluenza del Crati con il Busento, C. si sviluppa [...] nel tratto di pianura oltre il Busento, occupata dalla parte moderna dell'abitato.Antica città del Bruttium e poi colonia romana, 1184, in occasione del quale perì sotto le macerie l'arcivescovo Ruffo, ma si ignora se l'edificio fu distrutto in parte ...
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CATTANEO, Maurizio
Giovanna Petti Balbi
Nacque a Genova probabilmente nel terzo decennio del sec. XV, secondo alcuni geneologisti più tardi, da Benedetto.
Appartenente a una famiglia di origine nobile, [...] l’anno prima, era in Levante dove, muovendo dalla colonia genovese di Pera o da Chio, percorse l’Egeo per dare dei ventun patroni genovesi di galee che, sotto la guida dell’arcivescovo Paolo Fregoso, risposero all’appello di Sisto IV per una ...
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Congo, Repubblica del
Stato dell’Africa centroccidentale (tra il 1970 e il 1991 denominato Repubblica popolare del Congo). Abitato in origine da pigmei e quindi occupato da popolazioni bantu (oggi specialmente [...] teke una cessione di sovranità alla Francia e fondò la capitale Brazzaville (1880), divenne possedimento francese e colonia dal 1910, Conferenza nazionale costituente presieduta dall’arcivescovo cattolico di Brazzaville stilò una nuova Costituzione ...
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Ecclesiastico (Benevento 1756 - Roma 1844). Inviato da Pio VI nunzio a Colonia (1786), poi a Lisbona (1794), si oppose con scarso successo alle tendenze giurisdizionaliste. Già arcivescovo in partibus [...] uno dei cardinali più influenti, e a lui si deve l'editto (1820) sulla tutela del patrimonio artistico, che sottopose gli scavi di antichità a licenza e il commercio degli oggetti d'arte e il loro restauro ad autorizzazione. Si oppose fermamente all ...
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(ted. Bad Elms) Cittadina (9000 ab. circa) della Germania, nella Renania-Palatinato, sul fiume Lahn, affluente del Reno. Centro turistico. Puntazioni di E. Insieme dei punti dottrinari concordati a E. [...] tra gli arcivescovidi Treviri, Magonza, Colonia e Salisburgo (1786), per iniziativa di G. Febronio, l’autore del De statu ecclesiae che contestava il primatus potestatis al papa. Con le puntazioni di E. i quattro arcivescovi chiesero la soppressione ...
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Nome di varî santi, tra cui vanno ricordati: 1. Uno dei martiri di Scilli. 2. Vescovo di Évreux (Bayeux tra il 610 e il 625 - Évreux tra il 693 e il 695); festa, 19 ott. 3. Prete e martire a Milano. Secondo [...] una leggenda relativamente recente, nativo di Würzburg, canonico a Colonia, per non essere eletto arcivescovo fuggì a Parigi e di lì, per la stessa ragione, a Pavia e a Milano, ove fu assassinato da eretici, detti ariani e manichei; il che ha ...
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Gesuita missionario (Berlino 1825 - Port Louis, is. Maurizio, 1895); già prete secolare a Colonia, entrato nell'ordine (1853) e mandato missionario in India (1858), per la sua capacità organizzativa e [...] altro a eliminare lo scisma malabarico (1876-77). Partito dall'India perché avverso al concordato (1886) che accordava al Portogallo il patronato sulle missioni in India, fu nominato arcivescovo titolare di Nisibi; fu poi nell'isola Maurizio, vescovo ...
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Figlio (m. 1271) di Gerardo di Gheldria, cui successe nel 1229, dapprima sotto la reggenza della madre, Margherita di Brabante. Appoggiò il papa contro l'imperatore Federico II, così che gli fu offerta [...] nominato tutore del minorenne Fiorenzo V d'Olanda. Combatté poi contro Colonia e, per averne preso prigioniero l'arcivescovo, fu scomunicato dal papa. Accrebbe notevolmente i possessi della sua casata, di cui si può dire fondasse la potenza politica. ...
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ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...