MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] , senza riunione, senza altro legame che quello della dipendenza da un capo, che qui è un possidente, là un arciprete. Una cassa comune sovviene ai bisogni, ora di far esonerare un funzionario, ora di conquistarlo, ora di proteggere un imputato ...
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DALL'ORTO (de Orto), Anselmo
Mario Speroni
Nacque, probabilmente a Milano, circa nel 1130, da Oberto. Non sappiamo nulla di lui, fino a quando non lo troviamo studente di diritto a Bologna dove, intorno [...] Brolo. Nel luglio del 1170 partecipò, in qualità di sapiens, ad una causa, tenutasi avanti ad Oberto da Terzago, arciprete di Monza, delegato dall'arcivescovo Galdino. tra Giovanni prete della chiesa di -Cisliano, vicino a Magenta, ed il monastero ...
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FONTANA, Aldighiero
Gabriele Zanella
Nacque, con ogni probabilità in Ferrara, intorno al primo decennio del XIII secolo.
La provenienza della famiglia Fontana è stata in passato oggetto di discussione: [...] sul finire del 1269, quando il 20 dicembre il F. risulta testimone accanto al vescovo Filippo, a Federico arciprete ed ai nobili Menabò - antichi partigiani dei Torelli - alla certificazione notarile di un miracolo avvenuto sul sepolcro di Armanno ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] inizi dell'epoca sveva, una comunità greco-bizantina con una propria chiesa affidata alle cure pastorali di un arciprete, anche se la sua collocazione nel Salento settentrionale farebbe escludere una profonda penetrazione della cultura bizantina. La ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] ). Dedicò qualche attenzione a lavori occasionali, come quello su La chiesa abbaziale di Scardona (Zara 1868), di cui era stato arciprete il suo prozio, a commemorazioni di maestri ed amici (S. D. Luzzatto, G. Valentinelli, L. Menin, N. Tommaseo, F ...
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CAMPOSAMPIERO, Tiso (Tiso Novello, Tiso Maggiore, Tisone) da
Elisabetta Barile
Sesto di questo nome, figlio di Tisolino e di Cunizza da Onara o da Romano, nacque nella seconda metà del sec. XII, forse [...] da Sant'Andrea, del quale il C. era stato mallevadore nel 1212per un suo debito con il vescovo e l'arciprete di Padova. Iacopo tentò di riacquistarla, e di fronte al rifiuto ricevuto, nel 1230congiurò con numerosi magnati padovani, attentando alla ...
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Giovanni IV
Luigi Andrea Berto
Sappiamo che era originario della Dalmazia. Suo padre Venanzio aveva fatto parte dell'amministrazione bizantina; il biografo di G. infatti lo definisce "scholasticus", [...] erano nati senza il peccato originale (da notare che la lettera agli Irlandesi risulta inviata, nell'ordine, dall'arciprete Ilario "servans locum sanctae sedis apostolicae", dal nostro G. "in Dei nomine electus", da un secondo Giovanni primicerio ...
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Gregorio XI
Michel Hayez
Pierre Roger, ultimo papa francese, nacque a Rosiers d'Égletons (Francia, Corrèze), nel Limosino, intorno al 1330, dal nobile Guillaume I, vassallo o ufficiale dei signori di [...] trattato fra Federico di Trinacria e la regina Giovanna, che trovò attuazione dopo la sua ascesa al pontificato. Mentre era arciprete nella basilica di S. Giovanni in Laterano, Urbano V gli chiese di destinare al suo restauro metà delle elemosine che ...
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FIESCHI, Niccolò
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure della potente famiglia dei conti di Lavagna, nacque, forse a Genova, verso il 1230 da Tedisio, fratello del papa Innocenzo IV, e da Simona, [...] che era stato a lui concesso da tale consortile. Alla fine Guglielmo fu costretto a cedere: il 29 luglio 1254 incaricò l'arciprete di Marnasco di concedere in feudo al F. le località contese e il 23 ottobre, a Capua, il suo procuratore procedette all ...
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FALIER, Nicolò
Giorgio Ravegnani
Figlio di Leonardo, detto Bellelo, che fece testamento nel 1312, e di una Elena di cui si ignora il casato, appartenne al ramo di S. Apollinare della nota famiglia veneziana.
Le [...] aiuti al papa Innocenzo VI minacciato, in Avignone, dalle bande del capitano di ventura Arnaldo di Cervole, detto l'Arciprete. A portare al pontefice le proposte elaborate dai savi insieme col doge e i consiglieri fu inviato il segretario ducale ...
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arciprete
arciprète s. m. [comp. di arci- e prete, secondo il modello del lat. tardo archipresby̆ter]. – Anticam., nelle chiese cattedrali, il sacerdote più anziano o altro ritenuto dal vescovo come più degno, che esercitava le funzioni dell’odierno...
arcipretale
agg. [der. di arciprete], non com. – Di arciprete, cui è preposto un arciprete: il governo di questa vostra chiesa a. di san Marco (Rosmini).