Toson d’oro, Ordine del (fr. Ordre de la Toison d’or) Ordine cavalleresco istituito a Bruges nel 1431 da Filippo il Buono duca di Borgogna con il compito di diffondere la religione cattolica. Crollato [...] lo Stato di Borgogna, in seguito al matrimonio di Maria di Borgogna con l’arciduca Massimiliano, l’ordine passò alla casa d’Asburgo. Il numero dei cavalieri, dapprima 24 poi 30, fu portato a 50 da Carlo V. Dopo l’abdicazione di Carlo V i sovrani ...
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Prelato spagnolo (Motril 1662 - Roma 1743), vescovo di Cartagena (1705), sostenne come viceré e capitano generale di Valencia e Murcia Filippo V nella guerra di successione e intervenne presso di lui perché [...] attenuasse le misure di ritorsione contro il papa Clemente XI, che aveva riconosciuto (1709) come re di Spagna l'arciduca Carlo d'Austria (poi Carlo VI imperatore); creato cardinale rinunziò al vescovato; ottenne da Innocenzo XIII la bolla Apostolici ...
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Generale (n. Sassonia 1517 - m. Lussemburgo 1604). Fu al servizio di Carlo V (dal 1533), e divenne (1545) reggente del Lussemburgo. Partecipò quindi alle guerre nei Paesi Bassi; durante l'assenza di Alessandro [...] Farnese e dopo la morte di costui fu governatore dei Paesi Bassi fino all'arrivo del successore, l'arciduca Ernesto (1594). Elevato (1594) alla dignità di principe dell'Impero, si ritirò a vita privata nei suoi possedimenti nel Lussemburgo. ...
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GRÜNNEI, Karl Ludwig, conte di
Ermanno Loewinson
Generale austriaco, nato a Vienna il 25 agosto 1808, morto ivi il 15 giugno 1884. Entrò ventenne nel reggimento degli ulani comandato da suo padre. Percorse [...] rapidamente i gradi inferiori, giungendo nel 1843 a quello di colonnello e capo della corte dell'arciduca Stefano. Nominato primo aiutante generale dell'imperatore Francesco Giuseppe e maggiore generale, salì nel 1848 al posto di maggiordomo della ...
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GUIDELLI, Giuseppe Maria
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 29 ag. 1833 dai conti Carlo e Giovanna Ferrari Moreni. Il padre, discendente dalla famiglia dei conti Guidi, signori del Casentino e proprietari [...] nella prima metà del Duecento di numerosi castelli turriti, era stato guardia nobile dell'arciduca Ferdinando d'Austria, podestà di Nonantola e poi di Montefiorino.
Dal padre, che era ben introdotto negli ambienti della corte modenese, il G. ...
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VAN MILDERT, Johannes
Arthur Laes
Scultore fiammingo, detto "den Duyts", nato a Königsberg (Prussia Orientale), morto ad Anversa il 21 settembre 1638. Nel 1610 maestro nella gilda di S. Luca in Anversa, [...] ne fu decano nel 1633-34. Ricevette i diritti civici di Anversa nel 1628; fu scultore dell'arciduca Alberto. Nel 1621 scolpì il portale occidentale della chiesa di S. Carlo Borromeo in Anversa, nel 1622 l'altar maggiore dell'abbazia di S. Michele ...
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Storico nordamericano, nato nell'Ohio nel 1832. Da prima semplice impiegato in una libreria di Buffalo, appassionato agli studî storici, autodidatta mirabile, raccolse nel 1859 una grande e scelta biblioteca [...] di oltre 45.000 volumi di cose americane, in parte provenienti dalla libreria dell'arciduca Massimiliano, l'effimero imperatore del Messico. A lui si debbono molte opere eruditissime e condotte con critica esatta, vera enciclopedia storica, composta ...
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CIBO MALASPINA, Carlo
Nicola Longo
Nacque a Ferrara, soggiorno prediletto della madre, il 18 nov. 1581, primogenito degli otto figli di Alderano marchese di Carrara (in quanto primogenito di Alberico) [...] e di Marfisia, che era figlia naturale di Francesco d'Este. Ebbe per compare di battesimo Massimiliano arciduca d'Austria. Torquato Tasso, che già aveva cantato la gravidanza di Marfisia con tre sonetti, dedicò al neonato i versi che cominciano: " ...
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Generale (Heřmanice, Boemia Orientale, 1583 - Cheb 1634). Di religione protestante, poi convertitosi al cattolicesimo, W. entrò nelle grazie dell'imperatore Ferdinando II che gli conferì incarichi e titoli, [...] e moschettieri nella guerra del Friuli tra Venezia e casa d'Austria (1614-17) e li pose a disposizione dell'arciduca Ferdinando; dopo la defenestrazione di Praga i ribelli boemi gli affidarono il comando di un reggimento, ma W. rimase fedele ...
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Società nazionalista serba («Difesa nazionale»), fondata a Belgrado dopo che l’Austria-Ungheria ebbe annessa la Bosnia-Erzegovina (1908); sorta con un programma antiaustriaco e terrorista, dal 1909 preferì [...] apparire solo come società culturale e come tale fu sovvenzionata dal governo; fu accusata dall’Austria di essere responsabile dell’attentato di Sarajevo contro l’arciduca ereditario Francesco Ferdinando (1914). ...
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arciduca
s. m. [dal lat. mediev. archidux, comp. di archi- e dux «duca»] (pl. -chi). – Titolo, attribuito a duchi di maggiore autorità e prestigio, proprio dei membri della casa d’Austria cui fu riconosciuto (1453) dall’imperatore Federico...