Teologo (m. Roma 1147 circa), prof. a Oxford e a Parigi; arcidiacono di Rochester, dopo il 1143 fu chiamato a Roma da Celestino II che lo nominò cardinale; quindi (1145-46) fu cancelliere della Chiesa [...] romana. Sostenitore della tendenza conservatrice nella teologia cattolica contro l'influsso innovatore di Abelardo, scrisse le Sententiae logicae, presto soppiantate dalle Sentenze di Pietro Lombardo ...
Leggi Tutto
Diacono romano (m. 827), distintosi per il suo zelo religioso, fu nominato arcidiacono da papa Pasquale I; eletto pontefice nell'ag. dell'827, morì nel settembre successivo. ...
Leggi Tutto
Vescovo di Colonia (n. nella Mosella 590 circa - m. Colonia 663). Già arcidiacono a Treviri e vescovo dal 623, fu consigliere di Dagoberto I d'Austrasia, fondò monasteri e promosse l'evangelizzazione della [...] Frisia. Festa, 11 e 12 novembre ...
Leggi Tutto
Teologo e canonista (Soest, Vestfalia, 1503 - Roma 1559), dal 1547 preposito e arcidiacono a Bonn, fu presente (1551) al Concilio di Trento come teologo dell'arcivescovo Adolfo di Schauenburg. Tra le sue [...] opere, i Canones concilii provincialis Coloniensi editi (1538) insieme all'Institutio doctrinae christianae, ove sostiene tra l'altro la dottrina, condannata dal Concilio di Trento, della duplex iustitia ...
Leggi Tutto
Protestante svedese (n. 1470 circa - m. Strängnäs 1552), ordinato sacerdote e divenuto arcidiacono a Strängnäs, aderì al protestantesimo. Segretario (151331) del re Gustavo I Wasa, favorì la diffusione [...] in Svezia delle nuove idee, compiuta da Olaf e Lars Petersson (Petri). Si oppose a Gustavo che pretendeva esercitare un'autorità spirituale, e venne condannato a morte per tradimento (1540). Dalla condanna ...
Leggi Tutto
BARBABIANCA, Matteo
Angelo Ventura
Nacque da nobile famiglia a Capodistria nel 1532 circa. Arcidiacono della sua città natale e dottore in utroque iure, fu nominato da Pio V vescovo di Pola, il 28 apr. [...] 1567. Toccò a lui di introdurre in questa diocesi l'applicazione dei decreti del concilio di Trento, dando l'avvio alla riforma dei costumi del clero e al rinnovamento dello spirito religioso.
Il vescovo ...
Leggi Tutto
BALIGNANO
Roberto Abbondanza
Figlio del conte Giberto, apparteneva a una eminente famigha feudale. Arcidiacono della chiesa cattedrale di Fermo, successe al vescovo Liberto il 29 ag. 1145. In quello [...] stesso giorno i suoi fratelli Bemardo, Rogerio e Rainaldo gli donarono il castello di Francavilla (odierna Francavilla d'Ete ?) "cum omnibus habitatoribus, ecclesiis et cum on-inibus pertinentiis". Nel ...
Leggi Tutto
Bernardo Garnier, sacrista di Rodez, eletto il 12 nov. 1425 da Jean Carrier, già arcidiacono di Rodez e vicario generale dell'antipapa Benedetto XIII, non ebbe alcuna autorità e morì poco dopo. ...
Leggi Tutto
Scolastico (m. 1141), scolaro di Anselmo di Laon, condiscepolo e avversario di Abelardo, fu arcidiacono e professore nella scuola cattedrale di Reims, eletto, ma non confermato, vescovo di Châlons-sur-Marne [...] (1126), poi arcivescovo di Bourges (1136) ...
Leggi Tutto
ALAGNO, Cesario d'
Michele Manfredi
Nacque ad Amalfi nell'ultimo quarto del sec. XII. Arcidiacono della cattedrale della sua città, dopo aver vissuto per qualche tempo a Salerno, presso una sua sorella, [...] si stabilì a Roma. Nel 1211 venne eletto vescovo di Famagosta, ma nel 1221, nel 1224 e nel 1225 era a Roma, nella Curia papale, come procuratore della regina di Cipro, Alice. Promosso nel 1225 arcivescovo ...
Leggi Tutto
arcidiacono
arcidïàcono s. m. [dal. lat. tardo archidiacŏnus, gr. ἀρχιδιάκονος]. – Originariamente, il capo dei diaconi d’una chiesa, agente del vescovo, poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) anche suo rivale. Oggi, il primo...