MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] il Regno di Sicilia, dove conobbe il re Alfonso d'Aragona, e Londra, città in cui celebrò messa su invito dell'arcidiacono della cattedrale e fece la conoscenza del re Edoardo V. Dei sette o otto viaggi attribuitigli nei Motti, ne sono documentabili ...
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FIESCHI, Percivalle
Giovanni Nuti
Figlio di Tedisio e di una Simona forse appartenente alla casata genovese dei Camilla, nacque probabilmente a Genova, nella prima metà del sec. XIII dal ramo dei conti [...] il capitolo della cattedrale decise di procedere autonomamente. Il numero più consistente dei suffragi del capitolo confluì sull'arcidiacono bolognese Ruggero Ubaldini, mentre solo una minoranza si espresse per il Fieschi. Le due parti non riuscirono ...
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PAZZI, Ranieri
Federico Canaccini
PAZZI, Ranieri (o Rinieri). – Detto Ranieri Pazzo, del Valdarno, vissuto a cavallo della metà del XIII secolo, fu uno dei capi della fazione ghibellina attiva nell’area [...] al papa una delegazione per trattare l’elezione imperiale. Assieme al vescovo di Silves vi erano, tra gli altri, l’arcidiacono di Salamanca e il decano del capitolo. I prelati, diretti a Viterbo, furono assaliti presso Ganghereto, tra Firenze e ...
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FIAMBERTI (Flamberti, Framberti), Tommaso
Elisabetta Campolongo
Figlio di Antonio, originario di Campione (ora Campione d'Italia, in provincia di Como), viene menzionato per la prima volta in due documenti [...] cattedrale. Tale somiglianza spingeva Grigioni a riconoscere la mano del F. anche in quest'opera, commissionata da C. Verardi, arcidiacono della cattedrale, a G. B. Bregno (Grigioni, 1911, pp. 11-18; Markhani Schuulz, 1991, pp. 133 s.).
Da questa ...
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GOTOFREDO (Gotifredo, Goffredo)
Luigi Andrea Berto
Riguardo a G., patriarca di Aquileia, non si dispone di alcuna informazione sulle origini e sulla data di nascita. Si sa soltanto che, prima di assumere [...] Gabriele per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
A tale proposito occorre inoltre tenere conto del fatto che anche l'arcidiacono di Aquileia Pellegrino, il quale, alla morte di G., diventò patriarca, e il vescovo di Trieste si erano ...
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BENEDETTO da Asnago
Appartenne a famiglia di origine comasca (Asnago è nei pressi di Cermenate), donde gli derivò anche la denominazione "de Cumis" con la quale viene spesso ricordato nelle fonti. Erronea [...] sua diocesi. Dopo la morte del vescovo Leone Albertenghi (luglio 1325), infatti, il capitolo del duomo aveva eletto l'arcidiacono Valeriano Rusca, fratello di Franchino, signore di Como, che per la sua adesione a Ludovico il Bavaro era incorso già ...
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ANGIÒ, Carlo d', detto l'Illustre
Giuseppe Coniglio
Nato a Napoli nel 1298 da Roberto e da Violante (o Iolanda) d'Aragona, la sua educazione fu curata in un primo tempo dall'ava Maria e dalla nutrice [...] soldati in Umbria per difendere i diritti della Chiesa. Nell'anno 1322 interveniva a Benevento per difendervi il rettore pontificio, arcidiacono di Fréjus.
Morta Caterina il 18 genn. 1323 l'A. dovette pensare a nuove nozze: nel maggio 1323 progettò ...
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DRUDO da Trivio
Enrico Bassan
Romano, marmoraro, fu attivo nella prima metà del XIII secolo.
Spetta al Giovannoni la definizione critica dell'opera di questo artista che pare avesse la propria bottega [...] , 1987, p. 148) di fissare intorno alle date 1231 e 1243 (alle quali Giovanni da Ferentino è attestato come arcidiacono di Norwich) due sicuri termini di riferimento, il secondo dei quali sembrerebbe peraltro più probabile.
L'opera, pur derivando ...
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FLORES, Antonio
Donatella Rosselli
Nato a Siviglia, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, intraprese gli studi giuridici laureandosi in utroque iure; divenne notaio e abbracciò la carriera [...]
Nell'ottobre 1491 ebbe termine la missione del F. e del Chiericati che ripartirono alla volta di Roma. Il F., divenuto arcidiacono di Mácon, fece parte in questa occasione, insieme con il collega, dell'ambasciata inviata dal re al papa l'11 novembre ...
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INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] era stato suo collega in più di una legazione, Gregorio rimase stabilmente a Roma e fu insignito della dignità di arcidiacono della Chiesa romana.
Al principio di febbraio 1130 Onorio II, gravemente malato, fu trasportato nel monastero dei Ss. Andrea ...
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arcidiacono
arcidïàcono s. m. [dal. lat. tardo archidiacŏnus, gr. ἀρχιδιάκονος]. – Originariamente, il capo dei diaconi d’una chiesa, agente del vescovo, poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) anche suo rivale. Oggi, il primo...