Teologo (m. 1231 o 1237); arcidiacono di Beauvais, maestro di teologia a Parigi: ebbe una parte importante nella crisi dell'università parigina (1229-31) e fu poi incaricato da Gregorio IX di procedere [...] alla revisione delle opere di Aristotele con altri due maestri parigini. Scrisse la Summa aurea in quattuor libros sententiarum, un commento all'Anticlaudianus di Alano di Lilla e una Summa de officiis ...
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BERARDO da Ascoli
Alessandro Pratesi
Arcidiacono della chiesa di Ascoli Piceno, è menzionato esplicitamente la prima volta con i titoli di medico e cappellano dell'imperatore Enrico VI in un diploma [...] del 6 luglio 1193, a lui diretto, nel quale il sovrano ricorda con gratitudine la fedeltà del suo servizio e le cure prestategli: è probabile che l'autore accenni qui agli eventi dell'agosto 1191, allorché ...
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Monaco (Ratisbona 1029 - Zell 1093). Fu arcidiacono della cattedrale di Frisinga e accompagnò Enrico III, suo padrino, a Roma (1046). Monaco a Cluny (1061) diresse varî conventi cluniacensi, tra i quali [...] quello di Zell nella Foresta Nera. Scrisse in tre libri le Consuetudines cluniacenses ...
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Fertnández de Villegas, Pedro
Joaquín Arce
Arcidiacono della cattedrale di Burgos (Burgos 1453 - ivi 1536), dove è stato seppellito; autore de La traducción del D. de lengua toscana en verso castellano [...] incorporazione dei nuovi metri italiani nella poesia spagnola fece diventare arcaica in poco tempo l'opera dell'arcidiacono, che fu presto dimenticata. L'ibridismo linguistico, ancora quattrocentesco, e l'inserimento del traduttore nello spiegare o ...
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Romano (m. 882), per vent'anni arcidiacono della Chiesa di Roma, successe, vecchio ma ancora energico, ad Adriano II (872). La sua attività politica fu soprattutto subordinata al problema dell'eliminazione [...] del pericolo arabo-islamico. Patrocinò, alla morte di Ludovico II (875), la successione di Carlo il Calvo, scomunicando Formoso, vescovo di Porto, capo del partito favorevole a Carlomanno. Ma non riuscì ...
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Arcidiacono di S. Cirillo di Alessandria (v.), gli successe sulla sede vescovile della città. È conosciuto specialmente per la parte che ebbe nello pseudo-concilio di Efeso (449), nel quale si arrogò la [...] presidenza e tanto brigò fino a far dichiarare ortodosso Eutiche (v.), mentre gli accusatori di lui furono deposti ed esiliati. S. Flaviano, vescovo di Costantinopoli, morì pochi giorni dopo il sinodo ...
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NICETA di Maronea
Silvio Giuseppe Mercati
Arcidiacono e cartofilace di S. Sofia, poi metropolita di Tessalonica nel 1178.
Scrisse sei dialoghi sulla processione dello Spirito Santo, di grande importanza [...] per la storia di questa controversia, in quanto N. giunse alla conclusione che la dottrina cattolica sulla processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio era ortodossa e del tutto consona all'opinione ...
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Era arcidiacono della chiesa romana, quando, inviato in esilio dall'imperatore Costanzo papa Liberio nel 355, accettò l'invito a succedergli, fattogli dallo stesso Costanzo a Milano. Ordinato in questa [...] città, ritornò a Roma, dove fu accettato come papa da parte del clero; ma il popolo non ne volle sapere e si tenne separato da lui, chiedendo il ritorno di Liberio. Quando nel maggio 357 Costanzo venne ...
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RADULFO di Diceto
Thomas Alexander Lacey
Arcidiacono di Middlesex nella diocesi di Londra (1152-1180), diacono della cattedrale di S. Paolo dal 1180 fino a circa il 1202, di famiglia sconosciuta, forse [...] di origine normanna o francese, fu più probabilmente secondo lo Stubbs "un inglese dell'epoca della fusione", contemporaneo di Arnolfo di Lisieux e di Giovanni di Salisbury. Trascorse fra il 1140 e il ...
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BERARDO (Bernardo)
Silvano Borsari
B. era arcidiacono di Foligno (secondo la tradizione locale sarebbe nato in quella città, figlio di Ugolino Merganti, nobile folignate), quando il cardinale Ranieri [...] da Viterbo, legato pontificio nel Patrimonio di S. Pietro, nel ducato di Spoleto e nella marca d'Ancona dal 26 apr. 1246, gli affidò l'amministrazione in temporalibus di quella Chiesa. Più tardi il cardinal ...
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arcidiacono
arcidïàcono s. m. [dal. lat. tardo archidiacŏnus, gr. ἀρχιδιάκονος]. – Originariamente, il capo dei diaconi d’una chiesa, agente del vescovo, poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) anche suo rivale. Oggi, il primo...