FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] una calibrata alternanza di motivi consolidati e rococò (Via Giulia…, 1975).
Successore del e gli interventi successivi…, in Bollettino del Centro di studi per la storia dell'architettura, XXX (1983), pp. 122, 127; La città degli anni santi. Atlante ...
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ORELLI, Vincenzo Angelo
Francesco Franco
ORELLI, Vincenzo Angelo. – Nacque a Locarno, Canton Ticino, il 10 aprile 1751 da Giuseppe Antonio e da Maria Gerolama de’ Leonibus (Mangili, 1973, p. 7).
Nel [...] preziosismo cromatico di turchini, celesti e rossi, di gusto rococò (ibid., p. 58). Fra le altre opere eseguite affreschi della canonica, su due piani: al piano terra, fra una architettura in finto marmo e lesene dipinta a trompe-l’oeil, emergono i ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] al Museo di Castelvecchio, impaginata entro una solenne e classica architettura, ove la linea definisce le figure allungate e sottili in soggetti mitologici raffigurati in atmosfere chiaramente rococò come nei soffitti affrescati di palazzo ...
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FERRARI (Ferrario), Francesco Bernardino
Rita Binaghi Picciotto
Nacque il 17 (e fu battezzato il 18) giugno 1744 a Milano, da Dionigi Maria, ingegnere ed architetto collegiato in questa città, e da [...] dicembre 1965, pp. 4 s.; L. Grassi, Provincie del barocco e del rococò. Proposta di un lessico bibliografico di architetti in Lombardia, Milano 1966, p. 179;G. Mezzanotte, Architettura neoclassica in Lombardia, Napoli 1966, p. 15;G. B. Maderna, Fonti ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] Vaccaro che avevano già dato "saggio del loro sapere" in architettura.
La sua produzione sembrerebbe oscillare tra l'accento spiccatamente rococò di derivazione vaccariana e le nuove suggestioni formali diffuse nell'ambiente napoletano, dopo il 1750, ...
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SOZI, Bernardino (Bino). – Figlio di Vincenzo di Bernardino dei Sozi (a tutt’oggi risulta sconosciuto il nome della madre)
Raffaele Caracciolo
, antica e nobile famiglia residente nel rione di Porta [...] Florenz, XLI (1997 [1998]), pp. 399-403; Dell’architettura civile di Baldassarre Orsini, a cura di A. Soletti - mondiale, in L’arte del legno tra Umbria e Marche. Dal Manierismo al Rococò. Atti del Convegno, Foligno… 2000, a cura di C. Galassi, ...
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GIGOLA (Cigola), Giovanni Battista
Giulia Conti
Figlio di Giovanni, di professione merciaio, e di Elena Franzini, nacque a Brescia il 28 giugno 1767 (Parisio).
Le notizie sulla sua vita sono in gran [...] armi; in quello di Firenze è invece costituita da una ricca architettura gotica (ibid., pp. 131-133). Anche in queste miniature, innumerevoli fonti stilistiche e iconografiche del G.: dal rococò al neogotico, con una particolare attenzione per artisti ...
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ORGIAZZI, Giovanni Antonio Salvatore, detto Antonio il Vecchio
Orso Maria Piavento
ORGIAZZI, Giovanni Antonio Salvatore, detto Antonio il Vecchio. – Nacque a Varallo (Vercelli) il 4 luglio 1709 da Giovanni [...] 102); al 1758 datano la decorazione a finte architetture della parete di fondo nell’oratorio di Quare di Perrone, Borgosesia 1981, pp. 70 s.; Borsetti e gli Orgiazzi. Decorazione rococò in Valsesia, a cura di M. Rosci - S. Stefani Perrone, ...
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MARTINELLI, Vincenzo
Ombretta Bergomi
Nacque a Bologna il 20 luglio 1737 da Giovan Battista e da Maria Maddalena Menghini. Il 18 genn. 1748 rimase orfano di padre e prese a frequentare lo studio del [...] vicini ai modi di Lodi ma con intonazioni meno rococò, una maggiore adesione al vero e un più ibid. 1973, p. 267; O. Bergomi, in L’arte del Settecento emiliano. Architettura, scenografia, pittura di paesaggio (catal.), Bologna 1980, pp. 340-344; M. ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] e a "levargli qualche fatica". Giovanetto, si esercitava copiando le architetture del padre Pozzi, ma nel 1763 era a Roma per un dovette servirgli soprattutto per allontanarlo definitivamente dalle fantasie rococò, ma la sua vera scuola di classicismo ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...