IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] de l'Institut historique belge de Rome, LXII (1972), pp. 369-400; A. Gambardella, Architettura e committenza nello Stato pontificio tra barocco e rococò. Un amministratore illuminato: G.R. I., Napoli 1979 (ma spesso impreciso); V. Ferrone, Scienza ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] C., in luogo dei due prestigiosi architetti interpreti del rococò locale, F. Sanfelice e D. A. Vaccaro, .e V. Mazzoneschi, in Roma, XVI (1938), pp. 464 s.; R. Pane, Architettura dell'età barocca in Napoli, Napoli 1939, p. 203; L'opera del genio ital. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento i teatri aumentano di numero, trasformandosi da emblemi [...] ma anche presso le grandi corti europee: la sua architettura teatrale più importante è l’ Opernhaus di Dresda, dove gusto meno classicista, aggiornato sugli esiti più graziosi del rococò.
Lo stesso Luigi Vanvitelli, nominato architetto della fabbrica ...
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BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] già formato con quell'elegante stile tardo barocco - quasi rococò - che doveva essergli particolare per tutta la sua carriera di I, p. 390; F. Titi, Descrizione delle pitture,sculture e architetture...di Roma, Roma 1763, ad Indicem;R. Soprani C. G. ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Matteo Bonanomi
Giacomo Francesco, da sempre noto semplicemente come Francesco, nacque a Pitigliano, località gravitante per posizione geografica e vocazione commerciale nell’orbita [...] , e declinati secondo il gusto rococò, per il conte Renato Borromeo, in cui Zuccarelli ribaltava l’impostazione delle opere di analogo formato eseguite per Smith, invertendo il rapporto di predominanza fra architetture e paesaggio.
Dai Notatori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la cultura del giardino registra profondi mutamenti. I primi decenni del [...] per il contrasto e la varietà: è il cosiddetto giardino rococò che domina almeno fino al 1770. Oltre ai giardini dell prima idea di giardino naturale associato al palladianesimo in architettura.
Influenti pensatori sostengono la nuova idea di giardino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1960 il poeta Diego Valeri definì Giambattista Tiepolo il “pittore dell’autunno veneziano”, [...] , 1946) dissolverà il limite fissato dall’architettura, anche grazie alla collaborazione di geniali quadraturisti stemperato in una nuova poetica. Per trovare una similitudine rococò, l’apparato decorativo dei Gesuati potrebbe essere paragonato al ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] Storia di Napoli, VI, 2, Firenze 1970, pp. 1098-1108; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia: 1600-1750, Torino 1972, p. 258; A. Blunt, Neapolitan Baroque and Rococo architecture, London 1975, pp. 99-103; F. Strazzullo, Documenti del '600 per la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima parte del XVIII secolo è caratterizzata dalla compresenza di indirizzi [...] le proprie teorie architettoniche a Venezia tra il 1730 e il 1750. Muovendo dalla critica alla cultura rococò, Lodoli predica un’architettura funzionale dettata dalla ragione, che deve farsi specchio di una “eleganza non capricciosa”. In mancanza di ...
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CROSATO, Giovanni Battista
Francesca D'Arcais
Figlio di Giacomo, nacque a Venezia nel 1686.
Poche e scarse le notizie sulla sua attività giovanile, che si presume si sia svolta a Venezia. Nel 1729 (Fiocco, [...] e delle luci; la volta è una complessa finta architettura di color cinerino, ove le membrature sono alleggerite da venez. del Settecento, Venezia-Roma 1960, pp. 9, 27-30; A. Griseri, Il rococò a Torino e G. B. C., in Paragone, XII (1961), 135, pp. 52 ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...