Architetto (Ghemme, Novara, 1798 - Torino 1888), compì a Torino e perfezionò a Roma gli studî d'ingegneria e d'architettura. Restando formalmente rispettoso della grammatica neoclassica, tentò e realizzò [...] nuove e audacissime soluzioni costruttive, specialmente attraverso l'impiego del ferro. Suo capolavoro è la Mole Antonelliana, alta m. 167,50, iniziata nel 1863 come tempio israelitico e poi acquistata ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] Parščikov, A. Eremenko). Sia i metaforisti che i neoclassici paiono tuttavia soccombere davanti a una terza scuola che sottrae , M. Tafuri, URSS 1917-1978: la città l'architettura, Roma 1979; Architettura in URSS, in l'Arca, 27 (maggio 1989), ...
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GRECIA (XVII, p. 784; App. I, p. 690; II, 1, p. 1080; III, 1, p. 789)
Elio Manzi
Daniela Primicerio
Francesco Cataluccio
Mario Vitti
Luigi Beschi
Caterina Spetsieri Beschi
La popolazione greca è [...] l'arte neoellenica nella problematica internazionale senza rompere i legami con la sua tradizione nazionale.
L'architettura e l'urbanistica neoclassica sono rappresentate soprattutto nei centri di Atene, Nauplia, Egina, Patrasso e nell'isola di Sira ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] di guerre civili paralizzarono del tutto lo sviluppo dell'architettura portoghese nella prima metà del 19° secolo. Costituiscono un'eccezione il teatro Dona Maria II (opera strettamente neoclassica dell'italiano F. Lodi, 1843-46) e il castello ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] fine del sec. XVII su pianta polacca, ma con architettura italiana sotto influsso dei Paesi Bassi. Le chiese del tempo degli Affari Interni e il Teatro Grande. Rappresentanti dello stile neoclassico sul principio del sec. XIX sono gli architetti Zug, ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] la caduta degli Ezzelini, si ricollega l'interessante ciclo di architettura religiosa, improntata al coevo stile ogivale veneziano, delle chiese della facciata del Teatro Eretenio. La punta neoclassica, appena sensibile in questo artista, si conclude ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] in quanto mobili e a incorporarsi definitivamente con l'architettura degli ambienti; processo, del resto, che si è Langer, in v. Bierbauer.
In Italia, dopo la moda neoclassica, che ebbe contatti con certe predilezioni svedesi e che fu rappresentata ...
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TORINO
Anna Bordoni
Vera Comoli Mandracci
(XXXIV, p. 28; App. I, p. 1056; II, II, p. 1005; III, II, p. 963)
Da tempo il comune di T. ha raggiunto la crescita demografica zero e si mantiene sul milione [...] è stato sconvolto il rigoroso impianto planovolumetrico della grande piazza neoclassica) o della città barocca: per es. alcune case di nel Politecnico di Torino.
Bibl.: Forma urbana e architettura nella Torino barocca, a cura di A. Cavallari ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] fine del sec. 18° (rifatta poi con facciata neoclassica), conserva solo la parte terminale, con l'abside Servi di Maria, ivi, 50, 1943, pp. 47-54; V. De Vecchi, L'architettura gotica civile senese, ivi, 56, 1949, pp. 3-52; A. Liberati, Chiesa di ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] per il materiale (per la docum. v. Bassi, in L'Architettura, 1957-58, p. 487). Ora l'idea era più grandiosa, F. Boyer, La bibliographie canovienne en France de 1925 à 1957, in Arte neoclassica, 1964, cit., pp. 81-84. Il catalogo della mostra The Age ...
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voluta
s. f. [dal lat. voluta, der. di volutus, part. pass. di volvĕre «volgere»]. – 1. Avvolgimento a forma di spirale, come movimento: il fumo s’innalzava a lente v.; nell’aria volavano stormi di uccelli, girando in grandi v. (C. Levi);...
maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginarî...