BONUCCI (Benucci, Buonucci), Antonio
Arnaldo Venditti
Le notizie relative all'attività di questo architetto napoletano si limitano all'elaborazione, insieme con l'oscuro architetto Ambrosino, di un [...] Studi,ibid., XV (1906), p. 157; C. Lorenzetti, L'Accademia di belle arti di Napoli (1752-1952), Firenze s.d. (ma 1952), p. 67; A. Venditti, Architetturaneoclassica a Napoli, Napoli 1961, pp. 78, 164; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 327. ...
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BOSA, Francesco
Gino Damerini
Figlio di Antonio e fratello di Eugenio, nacque a Venezia il 25 sett. 1803. Nella letteratura artistica è ricordato praticamente soltanto per aver collaborato con il fratello [...] . De Alisi, Le arti figurative nella Venezia Giulia, ms. (sec. XX), ad vocem;G. Lecomte, Venezia, Venezia 1844, p. 671; S. Benco, L'architetturaneoclassica a Trieste, in Dedalo, VI (1925-26), p. 806; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 384. ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] del borgo. Condusse vita solitaria e ansiosa, che si concluse con il suicidio. La sua architettura, aspramente censurata dalla critica neoclassica e oggi nuovamente apprezzata, è, nei suoi caratteri formali, opposta a quella del Bernini. Al ...
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Architetto (St. James, Louisiana, 1838 - Brookline, Massachusetts, 1886). Nel panorama eclettico dell'architettura statunitense della metà dell'Ottocento R. rappresenta una delle prime posizioni critiche [...] nei confronti della tradizione neogotica e neoclassica. Molto legato alla cultura europea, nello stile romanico, una revisione globale di tutti gli elementi che compongono un'architettura: il disegno planimetrico, l'ordine di facciata, i materiali ...
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Architetto, pittore, scenografo e incisore (Neuruppin 1781 - Berlino 1841). Dopo essersi dedicato alla pittura e alla scenografia, sollecitato inizialmente da D. e F. Gilly si interessò all'architettura, [...] pragmatismo razionale derivato dalla tradizione costruttiva tedesca e alla cultura neoclassica di J. J. Winckelmann, S. riuscì a far convivere nella sua architettura principî illuministi di derivazione francese (Ledoux, ecc.) con analisi strutturali ...
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Architetto (Ghemme, Novara, 1798 - Torino 1888), compì a Torino e perfezionò a Roma gli studî d'ingegneria e d'architettura. Restando formalmente rispettoso della grammatica neoclassica, tentò e realizzò [...] nuove e audacissime soluzioni costruttive, specialmente attraverso l'impiego del ferro. Suo capolavoro è la Mole Antonelliana, alta m. 167,50, iniziata nel 1863 come tempio israelitico e poi acquistata ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] Valadier. Diario architettonico, Roma 1979.
Valadier. Segno e architettura, Roma, Calcografia nazionale, novembre 1985-gennaio 1986, catalogo II, ivi 1989.
M.S. Lilli, Aspetti dell'arte neoclassica. Sculture nelle chiese romane, 1780-1845, ivi 1991.
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] per il materiale (per la docum. v. Bassi, in L'Architettura, 1957-58, p. 487). Ora l'idea era più grandiosa, F. Boyer, La bibliographie canovienne en France de 1925 à 1957, in Arte neoclassica, 1964, cit., pp. 81-84. Il catalogo della mostra The Age ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] dì, passando per Sutri, vedemmo case d'incomprensibile architettura, ché le porte de l'abitazioni erano più grandi - con una significativa intensificazione in epoca arcadica e neoclassica (che non investe tuttavia i giudizi limitativi dell'Algarotti ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] il L. destò qualche sospetto nella critica neoclassica e, soprattutto, beneficiò solo parzialmente della di L. Secchi Tarugi, Firenze 2002, pp. 691-706; M. Vitiello, Le architetture dipinte di F. L.: la cappella Carafa a S. Maria sopra Minerva a Roma ...
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voluta
s. f. [dal lat. voluta, der. di volutus, part. pass. di volvĕre «volgere»]. – 1. Avvolgimento a forma di spirale, come movimento: il fumo s’innalzava a lente v.; nell’aria volavano stormi di uccelli, girando in grandi v. (C. Levi);...
maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginarî...