La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] terrore. Può anche darsi che i primi tempi dell'Età moderna non fossero così 'spaventosi' come molti storici hanno creduto, costituì la base per arti come la scenografia e l'architettura di giardini, mentre l'invenzione da parte di Galilei della ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Cicli, strutture e congiunture in Europa dal medioevo alla prima età moderna, ivi 1997, pp. 364-65, 376, 381 e Firenze 1998, p. 107.
C.L. Frommel, Roma, in Storia dell'architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano 1998, pp ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] grande civiltà artistica e dell'esperienza spirituale della devotio moderna.
La splendida stagione del Ducato di Borgogna, narrata Donde l'insistente e tipica analogia tra la mirabile architettura della Natura, quella artificiale degli edifici umani e ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] mediceo, in Studi senesi, LXXV (1973), pp. 283-315; Architettura e politica da C. I a Ferdinando I, a cura di G Spini, Firenze 1976, ad Ind.;A. D'Addario, La formazione dello Stato moderno in Toscana da Cosimo il Vecchio a C. I de' M., Lecce 1976, ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] in questo senso, i potenziali contenevano in sé stessi l'architettura di un campo, ma, come era usuale in una cornice radiazione
All'origine di tutti i problemi enunciati, in Età moderna e contemporanea, circa il rapporto tra materia e radiazione, ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] della Roma dei primi tre secoli dell’era moderna sono state proposte numerose analisi sulle quali non Il «Tempio di Romolo» al Foro Romano, in Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura, 26 (1980), fasc. 157-162, in partic. 63-90; F. Coarelli, ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] (per la data p. 163).
20 Non tutta la critica moderna riconosce all’imperatore questa consapevolezza; fra gli altri cfr. M. L’edilizia costantiniana, cit., p. 81 nota 10; Id., L’architettura costantiniana, cit., pp. 238-242; Id., Saint Peter’s, Leo ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] del cesaropapismo. La costruzione di chiese e la loro architettura funsero da testimonianza monumentale di ciò, trasudanti del sontuoso a Gibbon, con cui egli fa iniziare la ricerca moderna. Come i suoi predecessori anche Bleckmann considera l’ ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] produzione letteraria, i cui precedenti in Età moderna erano stati gli Indici della facoltà di teologia in Roma nella guerra di Paolo IV, "Atti della Pontificia Accademia Romana di Architettura", Rendiconti, ser. III, 7, 1932, pp. 69-87.
F.R. ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] lontani anni francesi, pronti a giocare la carta della modernità a ogni tavolo lo consentisse loro, ancora dominavano la impreparazione delle classi dirigenti e la fragilità dell’architettura degli specifici statuti: nel caso toscano la consegna ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...