Architetto, urbanista e storico italiano dell'architettura (Orta San Giulio 1923 - Cellatica 2017). Prof. di storia dell'architettura nelle univ. di Firenze, Venezia, Palermo e Roma fino al 1977. Nel dibattito [...] Polo a Brescia (1972-79). Storico e critico dell'architettura, ha scritto, tra l'altro: Storia dell'architetturamoderna (1960); Le origini dell'urbanistica moderna (1963); Storia dell'architettura del Rinascimento (1968); Roma da ieri a domani (1971 ...
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Architetto (Roma 1881 - ivi 1960), figlio di Pio; prof. di urbanistica (dal 1929) nell'univ. di Roma; accademico d'Italia (1929-44). Dopo una giovanile adesione ai modi della secessione viennese (cinema [...] Corso, ora Étoile, a Roma, 1915), si rivolse a una monumentalità retorica, tra architetturamoderna e classicismo. Ebbe così, particolarmente nel periodo 1923-43, numerosi incarichi nel campo urbanistico (sistemazione dei centri di Bergamo e di ...
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Architetto olandese (Amsterdam 1884 - Hilversum 1974). Direttore dal 1915 dell'ufficio tecnico della municipalità di Hilversum, impresse a questa città un carattere unitario, curandone il piano regolatore [...] 1920-22 a quello sulla Jac van Campenlaan del 1953). Professionista di alta qualità, il D. occupa nella storia dell'architetturamoderna un posto particolare, in quanto ha rinnovato la tradizione costruttiva nazionale, legata ad H. P. Berlage e alla ...
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Architetto italiano (Milano 1903 - ivi 1984). Membro del Gruppo 7 e successivamente del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), partecipò all'impegno per l'affermazione dell'architettura [...] moderna in Italia. Opere principali (tutte in collab. con G. Pollini): villa studio alla Triennale di Milano del 1933; ampliamento della fabbrica Olivetti a Ivrea (1935-40); edificio per uffici e abitazione in via Broletto a Milano (1947); chiesa ...
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Architetto italiano (Genova 1884 - ivi 1961). In contatto con A. Rigotti e L. Bistolfi, con il quale collaborò alla realizzazione della tomba Toscanini nel Cimitero Maggiore di Milano (1911) e del monumento [...] di problemi urbanistici e dell'arte applicata, scrisse anche importanti saggi sull'arte genovese antica e sull'architetturamoderna. Progettò il monumento alle vittime italiane di Mauthausen (realizzato nel 1963). Il figlio Giorgio (n. 1914), anch ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] di razionalità proposti dal razionalismo occidentale. Alla fine della Prima guerra mondiale i giovani, influenzati dall’architetturamoderna internazionale, si allontanano dalla tendenza che imita i gusti europei più tradizionali: Shin’ichirō Okada e ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] . Presso Cuypers lavorò all’inizio H.P. Berlage che iniziò nel 1898 la Borsa di Amsterdam, edificio miliare dell’architetturamoderna olandese.
Anche nel campo della pittura, dopo un periodo di neoclassicismo moderato (J. Pieneman e A. Scheffer), già ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] sinagoghe dal forte impatto emotivo attraverso l’uso di materiali tradizionali o innovativi. Vi si sono cimentati maestri dell’architetturamoderna quali E. Mendelsohn, W. Gropius, F.L. Wright, L.I. Kahn. Fra le più recenti sono da ricordare le ...
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Pakistan Stato dell’Asia meridionale, nella regione indiana. Comprende le regioni storiche del Punjab occidentale e del Sind, nel bassopiano dell’Indo, un lembo dell’Altopiano Iranico (il Belucistan) e [...] primi anni 1950 del Gruppo di Lahore, hanno in seguito vissuto e lavorato in Gran Bretagna.
Anche per l’architetturamoderna, sensibile è stata l’influenza della cultura occidentale e anglosassone. Le generazioni di architetti del P. hanno risentito ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] più vicina all’idea delle città-giardino di E. Howard. Successivamente L. si sviluppò al di là della contea.
L’architetturamoderna fu cautamente introdotta tra le due guerre, oltre che dalla seppur breve presenza di W. Gropius, E. Mendelsohn, M ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...