Architetto olandese (Amsterdam 1884 - Hilversum 1974). Direttore dal 1915 dell'ufficio tecnico della municipalità di Hilversum, impresse a questa città un carattere unitario, curandone il piano regolatore [...] 1920-22 a quello sulla Jac van Campenlaan del 1953). Professionista di alta qualità, il D. occupa nella storia dell'architetturamoderna un posto particolare, in quanto ha rinnovato la tradizione costruttiva nazionale, legata ad H. P. Berlage e alla ...
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Architetto e disegnatore (Hessle, Hull, 1857 - Winchester 1941). Formatosi nell'ambito delle idee innovatrici di W. Morris, mirò a sviluppare in semplici forme moderne la tradizione architettonica inglese. [...] 'arredamento. Dette raffinati modelli per carte da parati, stoffe, mattonelle, ecc. Benché estraneo a ogni movimento polemico, ebbe un posto importante nella formazione dell'architetturamoderna in Inghilterra. Lavorò soprattutto a Londra e dintorni. ...
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Architetto (Baden 1860 - Zurigo 1936). Lavorò dapprima in Germania, a Karlsruhe; poi in Svizzera, dove costruì il museo d'arte e l'università di Zurigo e chiese a Berna, Basilea e Zug. È da considerarsi [...] l'antesignano dell'architetturamoderna in Svizzera. Suo figlio Werner (Karlsruhe 1896 - Zurigo 1970) partecipò alla fondazione dei CIAM e, dal 1937, lavorò in collaborazione con Max Haefeli (1901-1976): a Zurigo, palazzo dei Congressi (1938-39), ...
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Architetto olandese (Roermond 1827 - ivi 1921). Seguace di Viollet-le-Duc nella ricerca di un'architetturamoderna attraverso la rielaborazione del gotico, restaurò molte chiese d'Olanda e realizzò, fra [...] l'altro, ad Amsterdam, il Rijksmuseum (1876-85) e, in collab. con A. L. van Gendt, la stazione centrale (1885-89). n Anche il figlio Joseph Theodorus Joannes (Roermond 1861 - Meerssen 1949) fu architetto ...
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Critico e storico dell'architettura italiano (Caltanissetta 1877 - Roma 1946). Insegnò alle univ. di Messina e di Roma. La sua opera è notevole sia nei riguardi dell'architetturamoderna, i cui problemi [...] affrontò sulla base delle esigenze sociali, sia per i risultati ottenuti nella ricerca storica (studî sull'architettura medievale in Sicilia e in Calabria). ...
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Architetto peruviano, nato il 30 dicembre 1936 a Lima, dove si è laureato, ottenendo un premio in disegno e storia dell'arte, nel 1960; nel 1976 ha avuto la nazionalità francese. Nel 1964 ha vinto una [...] del Gruppo UNO, con l'obiettivo di promuovere lo studio dell'architetturamoderna. Nel 1981 ha partecipato alla mostra Architecture en France, modernité post-modernité. La sua prima esposizione personale è del 1984, Trois architectes français ...
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Scrittore e critico d'arte (Napoli 1900 - Milano 1936). Irrequieta figura di pensatore, P. svolse un ruolo di lucida guida intellettuale nella travagliata vicenda dell'architetturamoderna italiana. Ideologicamente [...] le opere, 1923-1935, a cura di G. Veronesi, 2 voll., 1964) furono temi ricorrenti i rapporti fra l'architettura italiana e i movimenti europei, i presupposti dell'architetturamoderna e le singole personalità predominanti nel panorama internazionale. ...
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Architetto e urbanista austriaco (Penzig, Vienna, 1841 - Vienna 1918). Tra i maggiori maestri dell'architetturamoderna, W. influì decisamente, come insegnante e teorico, sull'evoluzione architettonica [...] unserer Zeit) emerge la sua polemica verso i tradizionali indirizzi accademici a favore di un'architettura basata sui requisiti della vita moderna e, quindi, su una semplificata espressione compositiva, sottolineata da un analogo uso delle soluzioni ...
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Architetto italiano (Meda 1904 - Como 1943). Partecipe del Gruppo Sette, che dal 1926 svolse un ruolo preminente nella nascita e definizione del razionalismo italiano, è stato uno tra i più importanti [...] per generazioni di architetti. Il breve ma incisivo contributo di T. al razionalismo italiano e all'architetturamoderna in generale emerge anche dalla sua artistica capacità di controllare ed elaborare originalmente soluzioni avanzate da altri ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] decostruttivismo.
Vita e opere
Direttore del dipartimento di architettura del Museum of modern art di New York (dal 1930 al 1936 e dal 1946 al 1954), nel 1932 organizzò una mostra di architetturamoderna e pubblicò con H. Hitchcock un saggio sull ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...