Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche [...] latino, coltivava con gusto la musica, la pittura, l'architettura, dedicandosi però soprattutto alla letteratura. Oltre a numerose liriche, sulle posizioni dei "modernisti", difendendo, contro Boileau, l'uso di una mitologia moderna, cioè del " ...
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Storico e critico d'arte italiano (Siena 1906 - ivi 1988). Fu direttore dell'Istituto centrale del restauro dalla fondazione (1939-1961) e della rivista L'Immagine (1947-50). Prof. di storia dell'arte [...] 'univ. di Palermo (1961), poi di storia dell'arte moderna in quella di Roma (1967-1976); socio nazionale dei Lincei italiana, 1980; Giotto (1983); i dialoghi: Eliante o dell'Architettura, 1959; Celso o della Poesia, 1959; Carmine o della Pittura ...
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Architetto spagnolo (Barcellona 1850 - ivi 1923). Ebbe un ruolo importante nel movimento per la rivendicazione dell'autonomia politica e culturale della Catalogna; contribuì, anche con l'insegnamento presso [...] la scuola di architettura di Barcellona, di cui fu direttore (1900-19), al superamento del Reus, Istituto Pere Mata (1897-1919). Tra i suoi saggi: Arquitectura moderna de Barcelona (1897, in collab.), Estudis polítics (1905), Instória i arquitectura ...
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Architetto italiano (Milano 1919 - ivi 1996). Attivo nei più vari settori della progettazione, dal design all'architettura e alla progettazione urbanistica, si è imposto nel panorama italiano per il rigore [...] con cui ha saputo interpretare la tradizione moderna, senza rinunciare a una personale espressività, , tra i suoi ultimi progetti, l'ampliamento della facoltà di architettura del Politecnico di Milano (1986), di ispirazione dichiaratamente high-tech. ...
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Pittore romeno (Bucarest 1895 - Tel Aviv 1984). Studente di architettura a Zurigo, fu tra i promotori del movimento Dada (1915-18). In Francia fu in contatto con il gruppo dei futuri surrealisti, ma preferì [...] Contimporanul e aderendo ai gruppi Arta Noua e Criterion. Emigrato nel 1941 in Palestina, fu il capo riconosciuto dell'arte moderna in Israele: fondò sul Monte Carmelo il villaggio di artisti Ein Hod (1953), curandone anche la realizzazione del museo ...
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Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese [...] le due guerre, impegnandosi a favore del funzionalismo in architettura, battendosi per il rinnovamento della cultura e opponendosi per oprør "La rivoluzione delle donne", 1930, rielaborazione moderna della Lisistrata), in cui temi politici e sociali ...
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Pittore, scultore e architetto brasiliano (San Paolo del Brasile 1909 - Campo Grande 1994), tra i più significativi rappresentanti dell'architettura di paesaggio, intesa come espressione di un'arte globale. [...] giardino di Odette Monteiro a Petropolis (1947-48); sistemazione paesaggistica dell'aeroporto Santos Dumont (1952) e del Museo d'arte moderna (1955-56) di Rio de Janeiro; Parque del Este a Caracas (1960-61); giardino del Ministero degli affari esteri ...
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Architetto (Charleroi 1897 - Bruxelles 1962); a lui si devono il quartiere residenziale "La città moderna" a Bruxelles e case di abitazione a Stoccarda e a Wauthier-Braine, costruite tutte secondo i criterî [...] dell'architettura razionale. ...
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Architetto inglese, nato a Southend-on-Sea (Essex) il 22 ottobre 1936, fondatore ed esponente più rappresentativo del gruppo Archigram (v. App. V). Si è formato presso il dipartimento di Architettura del [...] Prize della Royal Academy of Arts (Londra 1991).
L'utopica idea di architettura e di città proposta da Archigram in generale e da C. in a Londra, della Fondazione Yamagiwa a Tokyo e del Museum of Modern Art a New York. Dagli anni Sessanta in poi a C. ...
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Mendini, Alessandro
Livio Sacchi
Architetto, designer, artista e teorico dell'architettura, nato a Milano il 16 agosto 1931. Direttore delle riviste Casabella (1970-76), Modo (1977-81) e Domus (1980-85); [...] Fra i suoi scritti si ricordano i libri: Paesaggio casalingo (1979); Architettura addio (1981); Progetto infelice (1983). Vedi tav. f.t.
bibliografia
A. Branzi, Moderno postmoderno millenario. Scritti teorici 1972-1980, Torino-Milano 1980.
Elogio del ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...