Architetto e urbanista austriaco (Penzig, Vienna, 1841 - Vienna 1918). Tra i maggiori maestri dell'architetturamoderna, W. influì decisamente, come insegnante e teorico, sull'evoluzione architettonica [...] unserer Zeit) emerge la sua polemica verso i tradizionali indirizzi accademici a favore di un'architettura basata sui requisiti della vita moderna e, quindi, su una semplificata espressione compositiva, sottolineata da un analogo uso delle soluzioni ...
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Architetto italiano (Meda 1904 - Como 1943). Partecipe del Gruppo Sette, che dal 1926 svolse un ruolo preminente nella nascita e definizione del razionalismo italiano, è stato uno tra i più importanti [...] per generazioni di architetti. Il breve ma incisivo contributo di T. al razionalismo italiano e all'architetturamoderna in generale emerge anche dalla sua artistica capacità di controllare ed elaborare originalmente soluzioni avanzate da altri ...
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Architetto statunitense (Cleveland, Ohio, 1906 - New Canaan, Connecticut, 2005). Allievo di L. Mies van der Rohe, si è progressivamente affrancato da quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie [...] decostruttivismo.
Vita e opere
Direttore del dipartimento di architettura del Museum of modern art di New York (dal 1930 al 1936 e dal 1946 al 1954), nel 1932 organizzò una mostra di architetturamoderna e pubblicò con H. Hitchcock un saggio sull ...
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Storico dell'arte (Lipsia 1902 - Hampstead, Londra, 1983). Si è occupato soprattutto dell'arte barocca e dell'architetturamoderna, compiendo studî fondamentali su tali argomenti (Die italienische Malerei [...] vom Ende der Renaissance bis zum ausgehenden Rokoko, 1928-30; Pioneers of the modern movement from W. Morris to W. Gropius, 1936; An outline of European architecture, 1942, trad. it. 1959; High Victorian design, 1951; Sir Christopher Wren, 1958; A ...
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Scrittore e critico d'arte (Napoli 1900 - Milano 1936). Irrequieta figura di pensatore, P. svolse un ruolo di lucida guida intellettuale nella travagliata vicenda dell'architetturamoderna italiana. Ideologicamente [...] le opere, 1923-1935, a cura di G. Veronesi, 2 voll., 1964) furono temi ricorrenti i rapporti fra l'architettura italiana e i movimenti europei, i presupposti dell'architetturamoderna e le singole personalità predominanti nel panorama internazionale. ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] pale a m. degli altari di S. Pietro; e nel 1727 fu istituito in Vaticano lo Studio del mosaico.
Nell’architetturamoderna, il m. ha avuto nuovamente numerose applicazioni, anche per la decorazione di esterni (in Spagna, A. Gaudí). Tra gli artisti ...
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soffitto La superficie inferiore delle strutture di copertura degli ambienti. Può essere rivestito di materiali che gli conferiscono particolari effetti estetici o acustici e può presentarsi piano o a [...] nel 17° e 18° sec. e, in epoca neoclassica, si sono avuti s. con decorazioni a stucco minutissime.
Nell’architetturamoderna il s. è spesso utilizzato quale fonte di illuminazione, anche indiretta, o per affrontare, con opportune forme e materiali, i ...
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Associazione di architetti, artigiani, industriali, docenti e scrittori, fondata nel 1907 a Monaco da H. Muthesius, allo scopo di «nobilitare il lavoro industriale». Pur prendendo spunto dal pensiero di [...] nell’annuario dell’associazione (Jahrbuch des Deutschen Werkbundes), ebbero un ruolo importante nel dibattito internazionale dell’architetturamoderna e del disegno industriale. Nell’Esposizione del Werkbund di Colonia (1914) van de Velde, Behrens ...
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Nella storia e nella critica architettonica, quel filone che, dagli anni 1930, si contrappone antiteticamente alle correnti razionaliste. Il concetto di organicità, spesso associato o identificato con [...] quelli di funzionalismo, Einfühlung ecc., nel campo dell’architetturamoderna ha preso spunto dalle teorie di F.L. Wright che, già nel 1910, considerava o. quell’architettura pensata e progettata come ‘una cosa unica’, capace, quindi, di evitare l’ ...
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Architetto urbanista (Parigi 1909 - Rio de Janeiro 1964). Insieme a L. Costa ed O. Niemeyer fu uno dei protagonisti dell'architetturamoderna in Brasile. Fin dal 1930 l'esperienza razionalista fu vissuta [...] , C. Leao e J. Moreira). Nelle opere successive è molto evidente il legame stabilito da R. con l'architettura di L. Costa; tuttavia libere appaiono molte soluzioni ambientali e proposte di tipologie residenziali collettive: quartiere Pedregulho (1947 ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...