Lea Mattarella
Biennale visionaria
Concepita con la volontà di classificare il meraviglioso disordine dell’immaginario umano, questa 55ª edizione della Biennale di Venezia porta il titolo altisonante [...] centro del Padiglione centrale deiGiardini, dov’era allestita l’altra parte della mostra, a troneggiare era Il libro dei sogni di Carl Gustav caratteristiche di fondo (tragedia/commedia, architettura/vaghezza, velocità/leggerezza); e propone ...
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MACIACHINI, Carlo
Carmelo Gulli
Nacque a Induno Olona, presso Varese, il 2 apr. 1818 da Agostino e da Rosa Cagnola.
Le condizioni economiche della famiglia lo costrinsero, ancora adolescente, a lavorare [...] e sulle teorie di Pietro Selvatico, sviluppando la passione per l'architettura.
Nel 1842 il M. sposò Maria Rosa Riva dalla quale ubicata tra le odierne via Turati e via deiGiardini. L'edificio era caratterizzato da elementi architettonici ...
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Architetto (Parigi 1698 - ivi 1782), figlio di Jacques. Dal 1742 fu primo architetto del re. Diede i progetti per la scuola militare di Parigi (1750-68), il castello di Compiègne (1755-74), il "Gros Pavillon" [...] di Ph. Delorme e di J.-G. Soufflot, diede all'architettura francese del sec. 18º l'espressione che prelude al movimento è caratterizzato da proporzioni moderate, linee e decorazioni sobrie. L'influsso di G. si estese anche all'arte deigiardini. ...
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ROCOCÒ, Stile
Giuseppe SAMONA'
Rosanna TOZZI
Si diede questo nome nel sec. XVIII a particolari architetture rustiche, dette in Francia rocaille, caratteristiche dei periodi seicenteschi e settecenteschi: [...] , ecc., originarî della meravigliosa arte deigiardini itafiani dei secoli XVII e XVIII. Furono ancora dello Juvara; ma lo stile locale più schietto è espresso dall'architettura indigena: a Madrid nella facciata dell'Ospizio, di Pedro de Ribera ...
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SELVA, Giannantonio
Elena BASSI
Architetto, nato a Venezia il 2 settembre 1751, morto ivi il 22 gennaio 1819. Studiò architettura teorica e pratica in patria con Tomaso Temanza, poi stette per tre anni [...] 1808 fu assegnata al S. la costruzione del cimitero e deigiardini pubblici di Venezia. Altre sue opere importanti sono: la alla morte tenne la cattedra d'architettura all'Accademia di Venezia. Lo Jappelli è il più grande dei suoi allievi, ma anche il ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] Gandhāra sono tutti in muratura, in netto contrasto con la genuina architettura indiana: e si conservano numerosi avanzi di stüpa, di monasteri e disegno deigiardini. La varietà dei marmi, l'uso delle pietre dure e la conseguente vivacità dei toni ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] (m. 941/1534), intitolate rispettivamente Rawḍat aṣ-ṣafā' "Puro giardino" e Ḥabīb us-siyar "L'amico delle biografie", meritano la fortuna epoca i palazzi sono più intimamente connessi con l'architetturadei parchi che li circondano, e, di dimensioni ...
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SCALA (fr. escalier; sp. escalera; ted. Treppe; ingl. staircase)
Guglielmo DE ANCELIS D'OSSAT
Gino BURO
Architettura. - Le scale sono composte da rampe di gradini comunemente intercalate da ripiani [...] apparso il vetro infrangibile.
La scala nella storia dell'architettura. - I Babilonesi e gli Assiri usarono comunemente scalee
Esempî di uso delle scale nell'arte deigiardini si hanno nelle ville dei Castelli romani, nelle ville della Toscana, tra ...
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PALATINO (Palatium)
Giuseppe Lugli
È il colle sacro di Roma, su cui Romolo tracciò il solco primigenio, e sul quale fondò la nuova città, recingendola con muro e fossato, a guisa delle più antiche città [...] dea. È quel basamento che resta a sud-ovest deiGiardini Farnesiani, oggi sormontato da un pittoresco boschetto di Stadt Rom, I, iii, Berlino 1907; G. Pinza, Studi di architettura e di topografia romana. L'angolo sud-ovest del Palatino, in Annali ...
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QUARTETTO
Carlo Jachino
. Questo termine designa, a datare dalla metà del sec. XVIII, una composizione strumentale per due violini, viola e violoncello, costruita nella forma della Sonata. Nella presente [...] in tonalità vicine); ampliamento, infine, dell'architetturadei pezzi (tempi) e specialmente di quella del 1770), G. Latilla (1713-1789 circa), G. Stamitz (1714-1761), F. Giardini (1716-1796), G. B. Sammartini (1730-1770 circa), T. Giordani ( ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
cordonata
s. f. [der. di cordone]. – 1. Tipo di scala o rampa composta di gradini, generalmente in laterizio, limitati da cordoni di pietra. In partic. quella, costituita da gradini larghi e bassi, leggermente inclinati e praticabili anche...