MICHELOZZI, Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo). – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1396, da Bartolomeo di Gherardo «de Burgundia», sarto di origini lionesi, e Antonia, fiorentina (Milanesi, in Vasari, [...] ), pp. 242-250; M. Gori Sassoli, M. e l’architettura di villa del primo Rinascimento, in Storia dell’arte, XXIII (1975 un giardino: il paesaggio e il giardino nella cultura umanistica …, in Quaderni dell’Archivio italiano dell’arte deigiardini, 1994 ...
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CONSAGRA, Pietro
Federica De Rosa
Nacque a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 4 ottobre 1920 da Luigi e da Maria Lentini. Il padre, di origini palermitane, proveniva da una famiglia di venditori [...] 22 gen. 1967). Contemporaneamente, nacquero le serie dei Piani appesi e deiGiardini. I nuovi lavori, che paragonò a «foglie P. C. Diario frontale (catal.), Milano 1995; P. C. Scultura e architettura (catal.), a cura di G. M. Accame - G. Di Milia, ...
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SANNAZARO, Iacopo
Carlo Vecce
– Nacque a Napoli il 28 luglio 1457 da Nicola (Cola) e da Masella di Santomango (di nobile famiglia salernitana). La data di nascita tradizionale del 1458 (tramandata dai [...] Verona, impegnato nel lavoro di costruzione della villa e deigiardini di Poggioreale.
Continuò a frequentare Costanza d’Avalos (vedova arcate laterali illuminate dall’alto, influenza dell’architettura di Alberti. La villa divenne luogo d’incontro ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] il giardino), caratterizzate dal risalto delle strutture, pur con forti accenti chiaroscuralá, sono bene nello spirito delle ricerche del B. che in esse mette a profitto le sue esperienze sull'architettura più recente (particolarmente quella dei ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] arazzi portati da lei in Polonia nel 1518), dell'allestimento deigiardini (l'introduzione di nuove specie d'alberi decorativi, come, ). In maniera non minore influenzò la scultura e l'architettura: a lei si deve sia il monumento funerario del ...
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PIACENTINI, Marcello
Giovanni Duranti
PIACENTINI, Marcello. – Nacque a Roma l’8 dicembre 1881, da Pio – uno dei più affermati architetti della capitale umbertina, autore del palazzo delle Esposizioni [...] incaricato del corso di Edilizia cittadina e arte deigiardini, la nuova disciplina che lui stesso si era impegnato a istituire, sull’esempio dello Stadtbau mitteleuropeo, presso la Regia Scuola di architettura in Roma. Nel 1921 fondò, insieme con ...
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Orti Oricellari
Rita Maria Comanducci
Il giardino
La storia degli O. O. ha inizio il 4 febbraio 1483, quando Bernardo Rucellai (→) acquistò la prima porzione di terreno, ulteriormente accresciuta nel [...] poeti latini e dove, in un’atmosfera suggestiva deigiardini principeschi del Regno di Napoli – come sottolinea questa fase, quali l’interesse per l’antiquaria e l’architettura classica – Palla Rucellai continuò ad arricchire la collezione degli O ...
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NOLLI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
NOLLI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque il 9 aprile 1701 a Montronio di Castiglione in Valle Intelvi (Como), primogenito di Carlo [...] di villa Albani e per la sistemazione deigiardini, per cui rimangono numerosi documenti, e N. e Piranesi a villa Albani, in Alessandro Albani patrono delle arti: architettura, pittura e collezionismo nella Roma del ’700 (Studi sul Settecento romano, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza assunta dal disegno nella pratica artistica delle botteghe quattrocentesche [...] cui traggono origine la pittura, la scultura e l’architettura. Se le prime formulazioni di questo concetto si rintracciano Roma antica o immersi nella rigogliosa vegetazione deigiardini e dei parchi abbandonati. Protagonista assoluta di tutti questi ...
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KOCH, Gaetano
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 9 genn. 1849 da Augusto, pittore, e da Ludovica Carrozzi Lecce. Dopo gli studi liceali, volle inizialmente dedicarsi all'arte paterna, preferendo poi [...] poi accantonata (M. de Vico Fallani, Storia deigiardini pubblici di Roma…, Roma 1992, pp. -MCMXI, Roma 1911, pp. 178 s.; G. De Angelis d'Ossat, L'architettura in Roma negli ultimi tre decenni del secolo XIX, in Annuario reale insigne Accademia di ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi,...
cordonata
s. f. [der. di cordone]. – 1. Tipo di scala o rampa composta di gradini, generalmente in laterizio, limitati da cordoni di pietra. In partic. quella, costituita da gradini larghi e bassi, leggermente inclinati e praticabili anche...