Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] di se stesso. Per di più l'a. d'Occidente (greca, araba, bizantina e medievale) non solo ebbe assai più lunga durata (Isaac Newton era un e l'influenza dell'a. sull'arte medievale (architettura, pittura, scultura). Il primo a interessarsi ai ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] tale soggetto sul suolo russo.Anche dopo l'introduzione delle tecniche costruttive bizantine, come attestano le cronache, nell'edilizia religiosa di K. l'architettura lignea continuò a giocare un ruolo fondamentale. Costituiscono un caso emblematico ...
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IDRAULICA
M. Barceló
L'Antichità costituì il periodo aureo dell'evoluzione tecnica dell'i., in particolare per quanto concerne la distribuzione di acqua potabile alle popolazioni del bacino del Mediterraneo [...] in edifici di nuova costruzione, si manifestò nell'impero bizantino e nelle regioni che subirono l'influsso degli Arabi, 4°, può essere considerato una delle più antiche architetture di questo tipo in Francia. Le indagini archeologiche effettuate ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] , oltre alle fonti toscane e a quelle di origine bizantina, si trova nella Roma del 13° secolo. In S. Piero a Grado (Pisa). La maggiore solidità strutturale delle architetture dipinte da C., con il loro scorcio frontale prospetticamente corretto, ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] di tradizione romana, secondo l'adattamento all'architettura ecclesiastica che se ne è voluto ricostruire per 'ultima. Mancano, più in generale, notizie di b. pubbliche nel mondo bizantino fino a tutto il 12° secolo. E anche più tardi, nel periodo ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] l'approfondita conoscenza dell'arte bizantina specialmente paleologa, tutto supera alla luce della tradizione romana classica e paleocristiana, con notevoli acquisizioni, inoltre, dall'arte cosmatesca specie nelle architetture e negli ornati, e da ...
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POLONIA
A. Grzybkowski
(polacco Polska)
Stato dell'Europa centroorientale che si affaccia sul mar Baltico. Nel corso dei dieci secoli della sua esistenza la P. (sia che si intenda con questo termine [...] Rus᾽, in Le origini e lo sviluppo della Cristianità slavo-bizantina, Roma 1992, pp. 355-375; J. Gadomski, Die la parte orientale non è conosciuta). Il primo esempio di architettura monastica è costituito dalla chiesa dei Benedettini a Mogilno, eretta ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] caratteristiche fisiche di dozzine di altri santi.Il ritratto bizantino caratterizza il santo come appartenente a una delle di ciascun gruppo variava a seconda delle esigenze dell'architettura e del carattere peculiare dell'edificio che si voleva ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] stilistici che richiamano in quasi tutti gli esemplari l'architettura araba e con colori sempre molto vivaci e intensi: tradizione sopravvisse in particolare in aree di cultura o di influenza bizantina, per es. nei mosaici dell'atrio di S. Marco ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] 1-2; G. De Bortoli, A. Moro, F. Vizzuti, Belluno. Storia architettura arte, Belluno 1984; R. Canova Dal Zio, Le chiese delle Tre Venezie anteriori patera di Arten, quivi portata da un condottiero bizantino preposto al castello sorto a difesa di Feltre ...
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cuffia
cùffia (pop. scùffia) s. f. [lat. tardo cŏfea (in glosse cufia), prob. di origine germ.]. – 1. a. Copricapo leggero di lana, stoffa o tela, che scende fino al collo e viene assicurato sotto il mento con due lacci; anticamente usata...
naos
nàos s. m. [adattam. del gr. ναός, der. di ναίω «abitare»]. – Nell’architettura classica, l’«abitazione» di un dio, cioè il tempio o la parte più interna del tempio greco dove era posta la statua del dio. Per analogia, nell’architettura...