Scultore e architetto (n. Amburgo, o Danzica, forse 1659 - m. Pietroburgo 1714). Si formò forse a Danzica e dal 1681 lavorò in Polonia (decorazione del pal. Krasinski a Varsavia, 1689-93; monumento a Jacob [...] , più che l'influenza del barocco romano, assonanze con l'arte tardoellenistica e michelangiolesca. Seppur autodidatta come architetto, fu incaricato (1698) di dirigere i lavori del castello (danneggiato durante la seconda guerra mondiale e demolito ...
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Scultore e architetto (Gmünd 1330 circa - Praga 1399). Dapprima collaboratore del padre (Heinrich), si deve probabilmente a lui il coro della chiesa di S. Croce a Gmünd. In seguito formò una propria scuola, [...] Moldava e dal 1360 si occupò della chiesa di S. Bartolomeo a Kolín, sull'Elba. Nel 1397 gli successe, nella carica di architetto della cattedrale, il figlio Wenzel (m. 1404). Nel duomo di Praga, oltre alla sua tomba esiste il suo autoritratto fra le ...
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Pittore e architetto (Aquila 1542 - Napoli 1596). Allievo di P. Cesura, seguì il maestro a Roma dove dipinse la pala dell'Ascensione (1570) per S. Spirito in Sassia. In Spagna (1572-80), entrò nella Compagnia [...] di Gesù per la quale, anche dopo il suo ritorno in Italia, prestò i suoi servizî come pittore e, soprattutto, come architetto. A Roma lavorò al Collegio Romano (in particolare, è attribuito a V. il cortile); nella chiesa del Gesù diresse i lavori ...
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Aravena, Alejandro. – Architetto cileno (n. Santiago del Cile 1967). Tra le figure più interessanti del panorama internazionale, laureatosi in Architettura presso la Pontificia universidad católica de [...] ); un edificio per Novartis in Cina (2015); il Parque Periurbano di Calama, Cile (al 2016 in fase di realizzazione). L'architetto - i cui lavori sono stati presentati, tra gli altri, alla Biennale di San Paolo (2007), alla Triennale di Milano (2008 ...
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Pittore, architetto e scenografo italiano (Torino 1909 - Roma 1972). Dopo avere intrapreso gli studi di architettura si avvicinò alla ricerca pittorica, aderendo nel 1928 al gruppo futurista torinese ed [...] sperimentò un linguaggio pittorico dalle cifre stilistiche arcaiche e primitiviste. Nel dopoguerra svolse l’attività di architetto ed arredatore, per ritornare negli anni Cinquanta alla pittura con una particolare rivisitazione del periodo parigino ...
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Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). Figlio di Tebaldo e fratello di Domenico, fu attivo in diverse città italiane e in Spagna. Iniziò la sua attività artistica dipingendo opere [...] dal cardinale. Edificò il collegio Borromeo a Pavia (1564-69); il cortile della Canonica (1565-72) a Milano, dove come architetto del duomo dal 1567 progettò la ristrutturazione del presbiterio, per i gesuiti realizzò la chiesa di S. Fedele (1569-79 ...
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Ammannati, Bartolomeo. - Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco [...] Antonio e Fabiano Del Monte a S. Pietro in Montorio, mentre a partire dal 1552 dava inizio anche alla sua attività di architetto collaborando, con il Vignola e il Vasari, alla costruzione di Villa Giulia. Il Vasari, nel 1555, fece chiamare l'A. alla ...
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Commediografo e architetto (Londra 1664 - ivi 1726). Dopo un esordio nel teatro con la realizzazione di commedie dotate di un senso sicuro dell'effetto scenico e di carica satirica, ma che furono oggetto [...] , in genere adattate da testi francesi (The country house, 1702; The confederacy, 1705), iniziò la sua attività di architetto nel 1699 con il Castle Howard. Esponente del partito whig, V. ottenne incarichi importanti: fu Comptroller of works (1702 ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] (complesso degli Uffizi) e alla raccolta delle Vite, edite la prima volta nel 1550 (Vite dei più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri), che costituiscono la prima opera moderna di storiografia artistica ...
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Incisore e architetto (Mogliano, Mestre, 1720 - Roma 1778). Si formò a Venezia con lo zio M. Lucchesi, ingegnere idraulico, e poi con l'architetto palladiano G. A. Scalfarotto; seguì inoltre l'insegnamento [...] capacità tecnica e la ricchezza inventiva. Culmine della polemica il Parere su l'architettura (1765), dialogo tra due architetti, Protopiro e Didascalo, che rappresentavano i diversi aspetti del dibattito. Di questo stesso periodo sono Le rovine del ...
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architetto
architétto s. m. [dal lat. architectus, gr. ἀρχι-τέκτων, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e τέκτων «costruttore»]. – 1. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e...