Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino [...] il cortile del Belvedere col nicchione (1560). Alla morte di Michelangelo ebbe anche, per un certo tempo, la carica di primo architetto per i lavori della basilica di S. Pietro. Nel 1568 si stabilì a Ferrara, dove, fra l'altro, riordinò le collezioni ...
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Architetto francese (Parigi 1886 - ivi 1945). Studiò all'École spéciale d'architecture, interessandosi contemporaneamente all'opera di H. Hoffmann (l'architetto viennese costruì a Bruxelles la casa Stoclet [...] per lo zio) e di R. Mackintosh. Al Salon d'automne del 1912, dove espose i suoi primi progetti (soprattutto arredamenti), ebbe modo di conoscere P. Chareau e altri artisti, animati dallo stesso intento ...
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Pittore e architetto (Mantova 1710 - ivi 1767). Architetto dei regi teatri, poi direttore dell'Accademia di Belle Arti. Fu buon paesaggista, decorò il catino absidale e la volta della navata della chiesa [...] mantovana di Ognissanti. Compose una Descrizione delle pitture, sculture e architetture che si osservano nella città di Mantova e ne' suoi contorni (1763) ...
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Pittore, incisore e architetto (Norimberga 1705 - Copenaghen 1751). Completò la sua formazione in Italia dove risiedette a lungo (1728-41), risentendo soprattutto dell'arte di C. Maratta e S. Conca, e [...] fu attivo anche come architetto (Cortona, palazzo Ferretti, 1730). Dal 1743 visse a Copenaghen come pittore di corte e insegnante dell'accademia; collaborò alla progettazione di Amalienborg. ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] del cardinale G. de Braye in S. Domenico di Orvieto, mentre nel 1285 firmò cum suo socio Petro (forse Pietro di Oderisi, architetto della seconda metà del 13° sec.) il ciborio di S. Paolo a Roma, simile a quello, firmato da lui solo e datato 1293 ...
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Scenografo e architetto (Sora 1894 - Roma 1975). Dopo gli studî presso la Scuola superiore d'ingegneria e quella di architettura di Roma, soggiornò a lungo a Parigi, Berlino e Londra; tornato in Italia [...] nel 1923, fu molto attivo come scenografo (in campo teatrale e cinematografico) e come architetto: suoi i progetti per gli stabilimenti cinematografici De Paolis a Roma, La Pisorno a Tirrenia, ecc. ...
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Pittore e architetto (Roma 1654 - ivi forse 1714), nipote di Giovanni Battista, studiò con lui e con C. Maratti. I suoi dipinti sono improntati al gusto rococò (Vergine del Rosario e I tre arcangeli, Roma, [...] S. Caterina a Magnanapoli; Cristo e i santi e Ascensione di s. Lorenzo, affreschi, Viterbo, Cattedrale). Come architetto, progettò (1680) la facciata di S. Barbara de' Librari a Roma. ...
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Pittore, incisore e architetto (Anversa 1561 - Bruxelles 1634), allievo di M. de Vos. Viaggiò in Francia e in Italia (1583-1604). Della sua opera pittorica restano: il Martirio di s. Sebastiano (Nancy, [...] Mus.), Cristo presentato al popolo (Tolosa, Mus.). Come architetto progettò, con precisi riferimenti stilistici italiani, numerose chiese, per la maggior parte distrutte, a Bruxelles e Anversa. Pubblicò un Tractatus de pictura antiqua (1591). ...
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architetto
architétto s. m. [dal lat. architectus, gr. ἀρχι-τέκτων, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e τέκτων «costruttore»]. – 1. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e...