In origine (4° sec.), il superiore di un monastero della Chiesa d’Oriente; dal 5° sec., ma soprattutto dal 6°, il superiore di una federazione di monasteri. Modernamente si distingue l’a. effettivo, capo di un monastero basiliano importante (per es., in Italia quello di S. Maria di Grottaferrata, che è anche esarca con territorio proprio, pari a un abate territoriale), e l’a. titolare, dignità onorifica ...
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Archimandrita dei cenobiti gerosolomitani (n. Magarisso 424 circa - m. in Cappadocia 529). In Palestina visitò Simeone Stilita, poi a Gerusalemme (451) si fece seguace dell'asceta Longino. Nel 455 circa [...] ), che divenne un grande centro di vita ascetica. Fatto igumeno, fu eletto, per la sua fama di santità, archimandrita di tutti i cenobiti gerosolimitani (493). Nelle controversie monofisite, assunse un fermo atteggiamento contro Severo di Antiochia e ...
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Archimandrita monofisita (n. forse Samosata - m. 458), amico di Eutiche, ammesso da Dioscoro di Alessandria per ordine di Teodosio II nel "latrocinio" di Efeso (449), ove introdusse monaci e militi che [...] ridussero in fin di vita Flaviano. Condannato a Calcedonia, finì in esilio; i monofisiti lo venerano come santo ...
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Archimandrita (prima metà del sec. 7º) del monastero greco di S. Saba a Roma; autore di una biografia di s. Gregorio, vescovo d'Agrigento. ...
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Polemista russo (m. 1627) anticattolico e antiprotestante: dal 1626 archimandrita della Pečerskaja Lavra, presso Kiev, di cui difese l'autonomia. Col suo Kniga o vere ("Libro sulla fede", 1619) combatté [...] gli errori dei protestanti. Contro la Defensio unionis Ecclesiarum dell'archimandrita unito Leone Krevza scrisse una Palinodija ("Palinodia", 1622 circa) in cui sostiene che la Chiesa russa non è mai stata soggetta a Roma, e che l'Unione di Brest ( ...
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Sacerdote secolare, poi monaco (Veljaminov, Nižnij Novgorod, 1605 - Jaroslavl´ 1681); archimandrita a Mosca (1646-47), metropolita di Novgorod (1648), patriarca (1652) e consigliere (fino al 1658) dello [...] zar Alessio Michajlovič, che nel 1654 gli affidò importanti responsabilità di governo. Animato dall'idea di Mosca come centro religioso dell'Oriente e "terza Roma", attuò, in armonia con le idee dei governanti ...
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Poeta e storico serbo (Sremski Karlovci, Voivodina, 1726 - monastero di Kovilj, Voivodina, 1801); archimandrita del monastero di Kovilj. Scrisse opere teologiche sulla Chiesa ortodossa e componimenti in [...] versi (Stihi o vospominaniji smerti "Versi sul memento mori", 1766, pubbl. 1814; Pesni različni na gospodskija prazdniki "Canti varî per le feste del Signore", 1790; Boj zmaja sa orlovi "Il combattimento ...
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Nome di due santi: 1. Vescovo (m. dopo il 256) di Antiochia dal 253; deportato in Persia (256) da Sapore I, diresse la comunità cristiana di Bendosapore. Festa, 10 nov. 2. Vescovo (n. circa 830 - m. 910-15) [...] di Chitri, fu monaco e archimandrita del monastero di S. Antonio presso Chitri; fu poi deportato dagli Arabi a Baghdād, donde però ottenne di tornare. Festa, 6 novembre. ...
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Nome di tre santi: 1. Vescovo di Rodez (sec. 6º), era presente al primo concilio di Clermont e al quarto di Orléans; festa, 13 nov. 2. Martire, vescovo di Pavia, sarebbe stato ucciso durante la persecuzione [...] di Diocleziano e Massimiano; festa, 5 dic. A Borgo S. Dalmazzo se ne conservano le reliquie. 3. Archimandrita (m. 440 circa), in Costantinopoli ebbe una parte importante nel sollecitare (431) presso Teodosio II la convocazione del concilio di ...
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Calcedonia, Concilio di
Il quarto concilio ecumenico, che inaugurò l’epoca degli scismi fra le diverse Chiese ed ebbe luogo (451 d.C.) nell’antica città della Bitinia (od. Kadıköy, quartiere di Istanbul) [...] sulla costa asiatica del Bosforo, fondata da Megara nel 7° sec. a.C. I personaggi principali furono: Eutiche, archimandrita di un monastero di Costantinopoli, che professava una cristologia di tipo monofisita; Leone, vescovo di Roma, e Domno, vescovo ...
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archimandrita
s. m. [dal lat. tardo archimandrita, gr. ἀρχιμανδρίτης, comp. di ἀρχι (v. archi-) e μάνδρα «recinto» quindi «monastero»] (pl. -i). – In origine, il superiore di un monastero greco, poi (sec. 6°) di una federazione di monasteri;...
redimire
v. tr. [dal lat. redimire, di etimo incerto], letter. – Incoronare, cingere; è usato quasi soltanto il part. pass. redimito e i tempi da esso composti: Di seconda corona redimita Fu per Onorio da l’Etterno Spiro La santa voglia d’esto...