(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] bastone-custodia. Un'arma di tal genere è usata dalle guardie di città, e popolarmente è chiamata "sfollagente". Il bastone-archibugio, o bastone-fucile, è un'arma di curiosità, nella quale con artificio si cerca di nascondere la forma dell'arma da ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] : i terrapieni sostituirono le cinte di muraglioni. Anche le armi leggere ebbero una lenta evoluzione. Il pesante archibugio, utilizzato già nel 15° secolo, andò via via alleggerendosi e perfezionandosi fino a trasformarsi nell’odierno fucile ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] 1568, da un'imboscata ugonotta. Si libera, ma non senza rimanere colpito al ginocchio sinistro da un colpo di archibugio, rimanendone definitivamente - così Davila - "stroppiato". Immobilizzato a Nevers sino, almeno, ad aprile, l'anno dopo è ancora ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il dibattito sui fondamenti antropologici e sulla funzione [...] ancora, e io li ritrovo precisamente tra di noi. Abbiamo tutti gli anni parate, gare pubbliche, i re dell’archibugio, del cannone, della navigazione. Istituzioni così utili e così piacevoli non bastano mai, non si hanno mai a sufficienza simili ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] mediatore anche il re di Francia.
Nel luglio il fratello del C., Antonio, fu ucciso di notte con un colpo di archibugio da Andronico Garbarino, spintovi da motivi personali; costui, per allontanare da sé ogni sospetto, tentò di far ricadere la colpa ...
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FERRUCCI, Francesco
Irene Cotta Stumpo
Nacque il 14 ag. 1489, come risulta dalle Ricordanze del padre, a Firenze nel "popolo" di S. Frediano, da Niccolò di Antonio e da Piera Guiducci.
La famiglia ebbe [...] Finalmente il 31 luglio il F., guarito, fu in grado di partire alla testa di 3000 fanti per la maggior parte armati d'archibugio e di 300 cavalli leggeri. La mattina del 2 agosto proseguì per Calamecca, come informa l'ultima lettera da lui inviata ai ...
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CARDONA, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nacque da antica famiglia catalana probabilmente intorno al 1530 da Antonio, viceré di Sardegna dal 1534 al 1549. Visse vicino agli ambienti di corte e fu in rapporto [...] cristiano, investita dall'attacco turco.
Il comportamento del C., che nella battaglia rimase ferito di freccia e di archibugio, e che con il suo tempestivo intervento aveva mostrato non comune perizia, fu molto apprezzato dal sovrano e da ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] ottima conoscenza che il B. mostrò di avere delle ferite da arma da fuoco (pregevole la descrizione della ferita da archibugio riportata dal conte Nicolò Orsini da Pitigliano, dal B. inserita nei suoi Diaria), e la sua cura di esaminare accuratamente ...
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GIARDA, Cristoforo
Dario Busolini
Nacque il 21 sett. 1595 a Vespolate, presso Novara, da Giovanni Giacomo, piccolo possidente agricolo la cui famiglia aveva ricoperto alcune cariche comunali, e Margherita [...] , in lettiga, nei pressi di Monterosi, ancora in territorio papale, due sicari gli si affiancarono sparandogli quattro colpi di archibugio. Gravemente ferito, il G. fu trasportato in una vicina osteria dove, nonostante le cure di due medici, morì la ...
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COSSALI, Grazio
Luciano Anelli
Nacque ad Orzinuovi (prov. di Brescia) nel 1563. Nulla sappiamo dalle fonti circa la sua prima educazione artistica: l'Ultima cena della chiesa di Pudiano (Brescia), del [...] (cfr. C. Boselli, in Anelli, 1978, pp. 211-16).
Secondo la tradizione (Cozzando, 1694) il C. sarebbe morto nel 1630 per un colpo d'archibugio per mano del figlio; ma l'atto di morte presso la chiesa di S. Agata in Brescia, stilato il 4 dic. 1629, non ...
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archibugio
archibùgio (o archibuṡo; ant. e raro arcobùgio) s. m. [dal fiammingo hakebus, medio alto ted. hakenbüchse «cannone a uncino»]. – Una delle prime armi da fuoco portatili, pesante e poco maneggevole: a. da fuoco (o schioppo), il tipo...