Schmidt-Knatz, Friedrich
W. Theodor Elwert
, Studioso tedesco (Francoforte s. Meno 1873 - ivi 1950), giurista e direttore di banca, tradusse poesie del Carducci, del quale stimava anche l'opera critica, [...] prima del Landiano e particolarmente tra il 1328 e il 1335. Per il commento del Lana questo manoscritto sarebbe l'archetipo di tutti i manoscritti del gruppo β.
La stessa datazione propose nella dettagliata descrizione che egli diede del codice di ...
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ALESSANDRO I Balas (᾿Αλέξανδρος)
A. de Franciscis
Re di Siria (150-145 a. C.). È rappresentato sulle sue monete (non tutte di uguale valore artistico ed iconografico, anzi spesso inferiori a quelle contemporanee) [...] sia ritratto in aspetto di Hermes, in una statuetta pompeiana del Museo Naz. di Napoli (inv. 126170); che risalirebbe ad un archetipo del 150 circa a. C. Un nuovo ipotetico ritratto è stato proposto da L. Polacco.
Bibl: E. Babelon, Rois de Syrie ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] manoscritto? e quali rapporti intercorrevano tra i vari gruppi? e in che modo nella tradizione si rifletteva l'immagine dell'archetipo? A tali domande non dette risposta neppure l'edizione critica preparata nel 1921 da E. Rostagno, che, al pari di ...
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CROCCO DONATELLI, Carmine
Luigi Agnello
Nato a Rionero in Vulture (prov. di Potenza) il 5 giugno 1830 da Francesco, piccolo affittuario, e da Maria Gerardi, cardatrice di lana, ricevette da uno zio [...] s.); ma il suo racconto è reso poco credibile da amplificazioni dei fatti e da mere invenzioni, che s'ispiravano all'archetipo pluritecolare del contadino spinto a farsi brigante per vendicare gli oltraggi patiti e l'onore offeso.
Come pastore e come ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] è uno dei più antichi, del principio del secolo, il terzo si pone verso la metà; al decennio 370-60 si data l'archetipo dell'affollato rilievo con A., devoti e figli e figlie proveniente da Thyrea: il nume è appoggiato al lungo bastone con la spalla ...
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cagnazzo
Emilio Pasquini
. Aggettivo, di uso raro e solo ‛ comico ', inaugurato in senso assoluto da D., pur se ricorre un'unica volta nella Commedia, per i traditori dell'Antenora: Poscia vid'io mille [...] da ogn'uomo era chiamata Ciutazza "); così come lo stilema " viso cagnazzo " in Luca e Luigi Pulci, certo allusivo all'archetipo; tanto che pare del tutto arbitrario costruire sugli esempi enunciati un duplice significato: cioè " brutto ", " deforme ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] tra le più difficili» (p. 340). Cadeva dunque non solo la bipartizione proposta da Casella, ma anche la tesi di un archetipo, dal momento che α e β risalgono, a suo giudizio, in modo indipendente alla copia del poema divulgatasi subito dopo la morte ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] le statue della coppia reale sulla sommità. La forma del monumento, dalle ascendenze babilonesi e persiane, divenne l'ideale archetipo di ogni edificio funerario in ambito greco e romano, diffondendosi, sia pure in scala assai minore, in innumerevoli ...
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HATERII, Monumento degli
G. Ambrosetti
È un complesso di rilievi, ritratti, iscrizioni e pezzi di decorazione architettonica trovati nel 1848 sulla via Casilina (Labicana), in località Centocelle.
Tutti [...] prostilo su alto podio: il sepolcro è appunto rappresentato sul rilievo dell'apoteosi, come tempio, nel suo archetipo concettuale.
Si nota infatti ripetutamente la tendenza dell'artista degli H. ad esprimere in rappresentazioni narrative e continue ...
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FLUDD (o Flud), Robert (Robertus de Fluctibus)
Medico e filosofo inglese, nato nel 1574 a Milgate House (Kent), morto l'8 settembre 1637 a Londra. Dopo avere studiato medicina a Oxford e aver viaggiato [...] : voluntas e noluntas, luce e tenebra, caldo e freddo e via dicendo, sono le opposizioni che sviluppano dall'archetipo divino il macrocosmo del mondo e il microcosmo dell'uomo. Le dottrine del F., che audacemente fondevano speculazione filosofica ...
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archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione platonica,...