L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] varietà rappresenta una forma di perdita di potenziale di cambiamento nei tipi subalterni in rapporto agli archetipi che rappresentano il potenziale originario. Evoluzione significa sia la specializzazione delle strutture e dei processi derivati ...
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Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] dato prova di saper leggere ogni inquadratura con impareggiabile competenza ‒ passando dall'illuminazione al montaggio e dagli archetipi della sceneggiatura all'interpretazione degli attori ‒, si allontana dal film per formulare le sue tesi generali ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] (mortale) e anima (immortale). Prima di incarnarsi in un corpo, l'anima ha soggiornato nel 'mondo delle idee', ove sono gli archetipi o modelli eterni di tutte le cose sensibili. Di ciò essa conserva sulla Terra un oscuro ricordo, che si ravviva e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] dogmatica del purismo, quella che faceva dello scrivere non una produzione, ma un’imitazione secondo certi preconcetti o archetipi, quelle lezioni inculcarono nel giovane De Sanctis un amore profondo per la poesia, severo e rigoroso, per quanto ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia simbolica di M. Douglas, nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria degli archetipi di C.G. Jung. Né va dimenticato E. Cassirer, la cui Filosofia delle forme simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] secondo i principi della sua speculazione dualistica, Platone distingue tre 'generi' di enti preesistenti al demiurgo: i puri archetipi o idee, i quattro elementi, e un terzo genere, che indica con i termini tra loro intercambiabili di ricettacolo ...
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Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] matrici perinatali inconsce vanno così ad aggiungersi alle matrici contenenti esperienze rimosse nel corso della vita, alle matrici archetipiche e transpersonali innate, formando in tal modo diversi sistemi dell'inconscio umano tra di loro in mutua ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] positiva’.
Liberalismo e democrazia
Libertà negativa e libertà positiva finiscono in questo modo per rappresentare gli archetipi di due concezioni diverse della libertà, che caratterizzeranno – a partire dall’Ottocento – le correnti politiche del ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] e formale, in cui si riflette una nuova percezione del mondo, ha permesso l’assunzione di elementi mitologici e di archetipi derivati da un vasto retroterra culturale (divinità greche, babilonesi e dell’Egitto faraonico), attraverso i quali il poeta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] nel pensiero di Benedetto Croce, Soveria Mannelli 2005.
G. Cotroneo, Benedetto Croce e altri ancora, Soveria Mannelli 2005.
M. Mustè, Croce, Roma 2009.
M. Maggi, Archetipi del Novecento. Filosofia della prassi e filosofia della realtà, Napoli 2011. ...
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archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione...