Archeologo fiorentino (m. Roma 1661). Autore del volume topografico Roma antica (post., 1666), ristampato più volte. Scrisse anche una Descrizione dell'antica Veio (1647). ...
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Archeologo (Lione 1487 - ivi 1577), raccoglitore di memorie romane (tra cui le famose tavole di bronzo col discorso di Claudio) e medievali di Lione. ...
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Giuliano, Antonio
Domenico Musti
Archeologo e storico dell'arte, nato a Roma il 17 marzo 1930. Professore universitario dal 1967, ha insegnato presso l'università di Genova archeologia e storia dell'arte [...] dell'arte italiana, in collab. con A. Bertelli e G. Briganti (1988); I cammei della Collezione medicea nel Museo archeologico di Firenze (1989); Storia dell'arte greca (1989, 1998²); Giacomo Leopardi e la Restaurazione: nuovi documenti (1998). Per la ...
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Archeologo svedese, nato a Trelleborg il 10 febbraio 1902, morto a Lund il 14 giugno 1999. Insegnò nelle università di Lund (1940-52) e di Stoccolma (1953-68). Fu presidente dell'Istituto svedese di Roma [...] , pp. 1-90; Origine e formazione dell'architettura templare etrusco-italica, in Rendiconti. Atti della Pontificia accademia romana di archeologia, 1959-60, pp. 21-59; Greek and Roman heads in the Malmstroem collection, in Opuscola romana, 1960, pp. 7 ...
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Archeologo, nato a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) il 19 ottobre 1926, morto a Roma il 22 ottobre 2011. Dal 1968 professore nell'università di Macerata, di cui è stato anche rettore; dal 1977 direttore della [...] quello di Efestia e del Cabirio a Chloi; a Rodi e a Coo. A Cipro, nel sito di Nea Paphos, la Scuola archeologica ha avviato uno scavo in collaborazione con l'università di Catania.
In Italia Di V. ha condotto campagne di scavo soprattutto in Sicilia ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] crisi la visione classicheggiante e illuministica dell'antichità sottolineando il ruolo della componente orientale, dionisiaca e misterica (di cui la cultura moderna si mostra incapace di comprendere e ...
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Archeologo francese, nato a Parigi il 6 agosto 1912, morto a Versailles il 14 gennaio 1997. Assistente nella facoltà di Lettere della Sorbona (1944-46); direttore dell'École pratique des hautes études [...] rilievo all'aspetto architettonico e cronologico. D. trattò tutte le problematiche relative alla Gallia, dal punto di vista storico e archeologico, dall'età del Ferro all'età romana; s'interessò dei Celti anche al di fuori della Gallia, e ne promosse ...
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Prelato (Roma 1756 - ivi 1833); fu a Roma archeologo, letterato, economista; presidente dell'Accademia pontificia di archeologia; studiò la riforma tributaria dello Stato pontificio e scrisse anche: Memorie, [...] leggi e osservazioni sulle campagne e sull'annona di Roma (1803) ...
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Militare e scrittore inglese (Tremadoc, Galles, 1888 - Bovington, Dorset, 1935). Dapprima archeologo orientalista (partecipò tra l'altro agli scavi inglesi di Carchemish, sulla riva occid. dell'alto Eufrate, [...] e assieme a C. L. Woolley iniziò la pubblicazione dei risultati: Carchemish, I, 1914), nel corso della prima guerra mondiale fomentò e guidò la rivolta araba contro i Turchi; questa, iniziatasi nel Higiāz ...
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Storico dell'arte (Steyr, Austria superiore, 1853 - Venezia 1909); allievo dell'archeologo A. Conze, trasse profitto anche dalle esperienze metodologiche di Th. von Sickel nel campo delle ricerche documentarie [...] e di G. Morelli nel campo dell'esame comparativo dell'opera d'arte, per elaborare un metodo storico-critico che integra con vasta cultura storica l'empirismo morelliano. Si deve a W. l'individuazione, ...
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archeologia
archeologìa s. f. [dal gr. ἀρχαιολογία comp. di ἀρχαῖος «antico» e -λογία «-logia»]. – 1. Studio e conoscenza dell’antichità in genere. Più in partic., la scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche...