Scrittore messicano (Valle de Bravo 1839 - Xalopa, Veracruz, 1918), vescovo di Veracruz. Tradusse Orazio e il poema latino di R. Landivar Rusticatio mexicana. Poeta di delicata ispirazione, pubblicò Murmurios de la selva (1887), Algunas trovas últimas (1893), ecc ...
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Poeta spagnolo (Salamanca 1748 - ivi 1791), noto anche con lo pseudonimo di Arcadio. Scrisse due poemi di scarso merito, La niñez laureada (1785), in onore di un fanciullo pubblicamente esaminato dai dottori [...] di Salamanca, e La Teología (1790) di carattere didattico. La sua opera, che comprende ecloghe e apologhi, poesie religiose e satiriche, fu pubblicata postuma nel 1793 col titolo Poesías póstumas. Le anacreontiche ...
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Cien años de soledad (trad. it. Cent’anni di solitudine) Romanzo (1967) del romanziere colombiano G. García Márquez (1927-2014), che gli valse il premio Nobel per la letteratura (1982).
Approfondimento [...] Cent'anni di solitudine. È la storia dell'ascesa e della caduta della città di Macondo, fondata da Ursula e José Arcadio Buendía in una regione di foreste impenetrabili, lontana dal mondo civile. In questo spazio di primitiva innocenza, la stirpe dei ...
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Poeta latino (4º-5º sec. d. C.), nato in Alessandria d'Egitto, visse a Roma dal 395 d. C. al 404 (forse data della sua morte) e frequentò la corte imperiale; fra il 400 e il 401 ottenne la dignità di patrizio. [...] minora. Dei carmina maiora sono più importanti: le invettive contro Rufino (2 libri, 396) ed Eutropio (2 libri), ministri di Arcadio e avversarî di Stilicone; i poemi storici: De bello Gildonico (398); De consulatu Stilichonis (3 libri, 399-400); De ...
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GARCÍA MÁRQUEZ, Gabriel
Luisa Pranzetti
(App. IV, I, p. 893)
Scrittore colombiano. Con Ojos de perro azul (1974; trad. it., 1978), che riunisce i racconti di El negro que hizo esperar a los ángeles [...] Libertador, il romanzo può essere letto come sintesi di altri romanzi e di altri personaggi dell'autore. Bolívar è, come José Arcadio Buendía, un alchimista dei sogni; come il Patriarca, è l'unico a ignorare che tutto il mondo cospira contro di lui ...
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CONTUCCI, Contuccio
Francesca Romana De'Angelis
Nacque a Montepulciano il 21 maggio 1688, da "Alemannun Contuccium Equitem S. Stephani et Juliam Egidiam lectissimam foeminam" (Mazzolari).
Nulla si conosce [...] archeologia. Dal 1720 al 1748 resse la cattedra di retorica presso il Collegio Romano. Fu membro dell'Accademia degli Arcadi con il nome di Lireno Bolejo e intrattenne rapporti epistolari con importanti intellettuali dell'epoca fra cui il Muratori e ...
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DIONISI, Giovan Jacopo (Gian Iacopo, Gian Giacomo)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque postumo a Verona il 22 luglio 1724 (quasi tutte le fonti danno erroneamente 1734) dal marchese Giovan Iacopo, veronese, [...] "Due vescovi simultanei nella Chiesa di Verona al principio del secolo VI"). Ebbe carteggi prolungati con J. Andrès a Napoli, con l'arcade C. Bondi a Roma, con il Lanci, col Boricelli, coi cardinali G. Garampi e S. Borgia, col Tornieri a Vicenza, con ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] , figlia dell’imperatore Teodosio II e moglie di Valentiniano III, o con Elia Eudossia, figlia del franco Bautone e sposa di Arcadio, oppure ancora con Eudocia, moglie di Teodosio II e madre di Licinia Eudossia, è evidente che nulla ha a che fare ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] che l'aquila, emblema civico, testimonia le origini romane della città. Il De aquila è concepito come un lungo dialogo tra Elio e Arcadio, che si immagina tenuto dinanzi ai maggiorenti e agli uomini dotti della città, in cui il L. dà sfogo a un ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] di Sir Francis Drake, le infinite meraviglie degli zingari. Nelle ultime pagine Aureliano Buendía, discendente di quel José Arcadio che fonda la famiglia e Macondo, comincia a leggere le pergamene di Melquíades, lo zingaro che continua ad apparire ...
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arcadio
arcàdio agg. [dal lat. Arcadius, gr. ᾿Αρκάδιος], letter. – Che proviene, che ha origine dall’Arcadia. Quasi esclusivam. come epiteto inerente alla mitologia classica: dea a., Carmenta, che dall’Arcadia venne in Italia; dio a., il dio...
arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...