(gr. ᾿Αλκμαίων) Eroe della mitologia greca, figlio dell’indovino Anfiarao e di Erifile. Quando Anfiarao, costretto da Erifile, partì nella spedizione dei Sette contro Tebe, sapendo di dovervi morire, affidò [...] , A. combatté contro Tebe e ne uccise il re Laodamante, poi uccise la madre. Perseguitato dalle Erinni, andò presso Oicleo in Arcadia, poi a Psofide presso Fegeo che lo purificò e gli diede in sposa la figlia Arsinoe (o Alfesibea). Ma colpita la ...
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Diplomatico, storico, novelliere, poeta (Venezia 1617 - ivi 1682); abile ambasciatore in Francia, Inghilterra e a Vienna. Nel 1676 stava per essere eletto doge; ma il popolo, sobillato dai suoi nemici, [...] di spirito, attribuiti a una brigata che trascorre il carnevale sul Brenta, notevole per grazia e vivacità di stile (Arcadia in Brenta overo la melanconia sbandita, pubbl. nel 1667 sotto il nome anagrammatico di Ginnesio Gavardo Vacalerio, cioè G ...
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ACAIA (Ἀχαΐα, Achāia, Achaea)
F. Carinci
Regione della Grecia comprendente la fascia costiera settentrionale e nord- occidentale del Peloponneso, detta in antico Ἀιγιαλεια, nome che si conserva anche [...] dal mare (Golfo di Corinto a NE, Golfo di Patrasso a NO, Mare Ionio a O) e a S dai massicci montuosi dell'Arcadia settentrionale (Erymanthos, Araonia, Kyllene); a SO si congiunge con l'Elide attraverso un'ampia valle in cui la frontiera è segnata dal ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] intanto due grandi poeti, G. Pontano e I. Sannazzaro, fanno propria anche questa forma; e il secondo dà, nella sua Arcadia, il capolavoro del genere, che è anche alle origini del romanzo moderno, il quale nasce appunto in Spagna, in Francia, in ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] suol chiamare la repubblica delle lettere -, la poesia lirica del Cinquecento si chiamò petrarchismo, marinismo quella del Seicento, arcadia quella del Settecento. Ma con l'Ottocento ci ritroviamo in una babele di linguaggi discordi: l'unità poetico ...
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MARTINI, Ferdinando
Raffaele Romanelli
– Nacque a Firenze il 30 luglio 1841, da Vincenzo, possidente nobile di Monsummano e allora segretario generale alle Finanze del Granducato di Toscana, e da Marianna [...] approssimativa; apprese il latino e la scrittura in versi, che praticò però da giovanissimo con disinvoltura («strascichi dell’Arcadia», avrebbe ricordato il M.: Confessioni e ricordi, I, Firenze granducale, Milano 1929, p. 135). Scrisse allora e ...
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MARMI, Anton Francesco
Micaela Sambucco Hamoud
(Antonfrancesco). – Nacque a Firenze, il 13 dic. 1665, da Diacinto Maria e Lucrezia Del Nobile, secondogenito di quattro figli.
Dagli appunti che il M. [...] cc. 276-278) sappiamo che questi studiò latino e lettere italiane sotto la guida dello scolopio Sigismondo Coccapani (in Arcadia Regolo Silverio), al quale è quindi possibile che sia stato affidato anche il Marmi. Nelle Ricordanze, in data 12 maggio ...
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MONTANI, Francesco
Maria Pia Paoli
– Nacque a Pesaro il 12 ag. 1673 dal conte Alfonso e da Porzia Gottifredi, di famiglia romana. Primogenito, ebbe tre fratelli: Cesare (1675-1729), Giulia (1676-1754, [...] of a New School of Criticism in the 18th Century, Perth 1921, pp. 28 s.; G. Toffanin, L’eredità del Rinascimento in Arcadia, Bologna 1923, pp. 112 ss.; D.W. Thompson, M., Saint-Évremond and Longinus, in Modern Language notes, LI (1936), pp. 11-17 ...
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RODINÒ DI MIGLIONE, Gaetano
Renata De Lorenzo
– Dei baroni Rodinò di Miglione, nacque a Catanzaro nel 1775 «o in quel torno» (Racconti, a cura di B. Maresca, 1881, p. 259) da Cesare e da Giovanna Cauzi [...] studi. Nel 1794 si recò a Napoli per perfezionarsi nel campo delle lettere, segnalandosi nell’Accademia dei sinceri dell’Arcadia Reale con il nome di Meandro Berenicio. Ufficiale borbonico, fu in contatto con il mondo settario del periodo, aperto ...
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Nato a Castelfiorentino nel 1658, morto a Firenze nel 1726. Fu pubblico professore di medicina pratica nell'ospedale fiorentino di S. Maria Nuova e crebbe tanto in fama che nel 1722 fu chiamato a Torino [...] l'amicizia e la familiarità del Redi, del Cinelli, di Anton Maria e Salvino Salvini e di altri compastori arcadi (egli fu in Arcadia Archemio Anteate), ebbe anche molti nemici, coi quali attaccò briga. Il primo fu il medico granducale Giovanni Andrea ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...