Poeta (Roma 1687 - Todi 1765). Scolaro e protetto, come Metastasio, di G. V. Gravina, fu in Arcadia col nome di Eulibio Brentiatico. Nel 1715 si recò a Parigi e poi a Londra, dove rimase fino al 1744; [...] ), riunì la sua produzione lirica in De' poetici componimenti (3 voll., 1753); postumo uscì il volume di epigrammi satirici Marziale in Albion (1776). L'elegante classicità dei suoi versi fa di R. il maggior poeta dell'Arcadia accanto a Metastasio. ...
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Scrittore (Firenze 1646 - Roma 1704). A Roma fu al servizio di Cristina di Svezia; da Innocenzo XII ebbe la cattedra di eloquenza (è autore di un trattato sulla Costruzione irregolare della lingua italiana, [...] 1679) e fu protetto anche da Clemente XI; fece parte dell'Arcadia, dell'Accademia fiorentina e della Crusca. Le Tredici satire (pubbl. felici alcuni sonetti pastorali (cfr. Poesie liriche, 1680); di scarso pregio il Terrestre paradiso, in ottave, e i ...
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Letterato (Macerata 1663 - Roma 1728). Fu il principale fondatore dell'Arcadia (1690), di cui fu custode generale fino alla morte. Assai più importanti delle Rime (1695; ed. def., 1723) sono: l'Istoria [...] della volgar poesia (1698), primo tentativo, ricco di notizie erudite, di una storia generale della poesia italiana; i dialoghi La bellezza della volgar poesia (1700); i Comentarj intorno alla storia della volgar poesia (1702-11). ...
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Poeta (Imola 1667 - Roma 1719). Esercitò con fortuna l'avvocatura a Roma. Nel 1690 fu uno dei fondatori dell'Arcadia (Tirsi Leucasio), da alcuni riconosciuto come l'unico vero poeta di quel primo gruppo. [...] Non scrisse molto (55 sonetti e altri pochi componimenti); non ancora del tutto libero dal gusto secentistico, mescolò il languido al concettistico. Marito di F. Maratti (v. Zappi Maratti, Faustina). ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] , un tempo assillanti, di ripartizione cronologica, che hanno fatto dell'Arcadia o una prosecuzione del 19292; Id., Storia dell'umanesimo dal XIII al XVI secolo, Napoli 1933 (Roma 19402); B. Croce, Il secolo senza poesia, in Id., Poesia popolare e ...
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ZAPPI, Giovan Battista Felice
Raffaele Spongano
Poeta, nato a Imola il 18 marzo 1667, morto a Roma il 30 luglio 1719. Educato dai gesuiti e laureato in diritto a Bologna, era a vent'anni a Roma per [...] due egloghe, due canzonette, un brindisi, due madrigali, tre scherzi poetici, una cantata, un'elegia.
Arcadedi sentimento, ancora secentista di gusto, mescolò il languido all'ampolloso, il facile all'ingegnoso. Piuttosto rilassato nella tecnica del ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] trasferimento della capitale a Firenze, e poi a Roma - di abitudini e di misure che urtavano il costume locale, s'offriva ricco in un cantuccio del mondo? Che differenza, se no, tra gli Arcadi, e voi ?». «Scuola», «moda», egli insiste: ma non vedeva ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] quanto grande sia tuttora l'ignoranza che domina in Roma in fatto di filosofia»; Spallanzani spera anzi che il suo libro , fra Ottocento e Novecento, sull'«arcadia della scienza» italiana, incapace di sostenere confronti con la scienza europea. ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] quando addirittura non si compiacquero di tornare addietro fino a un'arcadia impressionistica: quella stessa dalla Zipoli, 1923, p. 69.
20 A. Momigliano, Introduzione ai poeti, Roma, Tumminelli, 1946, p. 227.
21 Per i giudizi del Betteloni su ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Romanis, editore delle Effemeridi letterarie e del Giornale arcadico, di tradurre tutti i dialoghi di Platone. Ma il progetto non ebbe seguito, così come cadde la speranza di ottenere un impiego a Roma.
Il L. aveva rinunciato all'aspirazione a lungo ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
parrasio
parràṡio agg. [dal lat. Parrhasius, gr. Παρράσιος]. – Della Parrasia (gr. Παρρασία), regione della Grecia antica nella parte merid. dell’Arcadia; per estens., poet., dell’Arcadia, anche come luogo idealizzato di vita pastorale e di...