Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] si trasferì in Italia. Venuta nel Lazio con il figlio Evandro e gli altri Arcadi, mentre gli altri si fissarono sul Palatino, ella pose la sua residenza alle falde del Capitolino dal lato che guarda il Tevere, ove fu poi il suo sacello (fanum ...
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Scultore bronzista, figlio di Patrocle, che era forse fratello di Policleto. La più antica opera che si ricordi di lui è la statua di Eupolemo eleo, vincitore allo stadio nel 396 a. C., dedicata in Olimpia; [...] le più recenti sono le figure di Arcade e di Nike nel donario collocato dagli Arcadi a Delfi dopo la vittoria su Sparta, nel 369. Altre statue di vincitori dei giuochi olimpici sono menzionate da Pausania (VI, 2, 8; 3, 4; 6, 1): tra queste è degna di ...
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BONGIOVANNI, Pellegra
Luciano Marziano
Nacque a Palermo ai primi del sec. XVIII da Vincenzo, un mediocre pittore dalla vita errabonda, dal quale venne condotta ancora fanciulla a Roma, dove apprese [...] un paziente culto delle belle lettere e della poesia petrarchesca, che le valse la stima della colonia dell'Accademia degli Arcadi di Palermo, nella quale fu accolta col nome di Ersilia Gortinia.
Poche sono le notizie sulla sua giovinezza. Andò sposa ...
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Poeta (Pavia 1650 - Frascati 1712); sedicenne era già alla corte dei Farnese a Parma, dove nel 1681 pubblicò Poesie liriche (ripudiate poi nel 1691 insieme con tutte quelle opere che G. considerava d'imitazione [...] che lo convinse a trasferirsi in questa città, il che egli fece due anni dopo. Nel 1691 entrò nell'Accademia degli Arcadi che la regina aveva fondato nel 1656. La devozione per la sovrana gli ispirò il dramma pastorale Endimione, pubblicato nel 1692 ...
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(gr. Φλειοῦς) Antica città greca nell’Argolide settentrionale.
Occupata e colonizzata dai Dori, ebbe prima un regime aristocratico, poi la tirannide, quindi un regime oligarchico. Dalla metà circa del [...] sotto Agesilao gli oligarchici cacciati da una sommossa dei democratici (381). Nel 368 gli abitanti di F. ( Fliasi) respinsero gli Arcadi e gli Elei, nel 367 vinsero i Sicioni e i Pellenei che li avevano assaliti; dal 230 fecero parte della lega ...
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ALTANESI, Giovanni Francesco (Gianfrancesco)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Orte il 12 marzo 1750. Incline allo studio delle lettere, entrò il 10 apr. 1766 nel noviziato della Compagnia di Gesù; ma aveva [...] a dar prove poetiche, quando la Compagnia fu soppressa (1773).
Trasferitosi quindi a Roma, egli venne accolto tra gli Arcadi col nome di Eonide Termopilano e assunto come segretario dal prelato V. Ranuzzi. Dopo aver rinunciato, per ragioni di salute ...
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Filologo classico, morto in Roma il 30 maggio 1940.
Bibl.: G. Cammelli, in Rinascita, Firenze, III (1940), pp. 965-8; C. Formichi, in Ann. della R. Accademia d'Italia, XIII, 1940-41, pp. 115-123; N. Terzaghi, [...] in Atti dell'Accademia degli Arcadi, n. s., XXI-XXII (1941), pp. 12-28, ed ivi, pp. 29-62, la bibliografia completa degli scritti a cura di H. Montesi-Festa. ...
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LANDI, Ubertino
Daniela Morsia
Nacque a Piacenza il 25 giugno 1687 da Ippolito, conte di Rivalta e marchese di Gambaro, di antica e nobile casata piacentina, e Margherita dei conti Marazzani. Da questo [...] Lodovico Antonio Muratori, a cura di M. Campori, II, VI-IX, XI, Modena 1901-22, ad indices; F. Picco, Nei paesi dell'Arcadia. La colonia Trebbiense, in Boll. stor. piacentino, I (1906), pp. 21-27, 49-65, 145-157; F. Colagrosso, Un'usanza letteraria ...
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BORROMEO, Antonio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Padova il 23 nov. 1666 dal conte Bonifacio, entrò tra i chierici regolari teatini nel 1682 nel convento di Vicenza. Seguiti con profitto gli studi [...] padovani, I, Padova 1832, pp. 142-144; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, VIII, Venezia 1851, p. 739; I. Carini, L'Arcadia dal 1690 al 1890, I, Roma 1891, pp. 581-583; F. Babudri, Cronologia dei vescovi di Capodistria, in Archeografo triestino, s. 3 ...
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Scultore in bronzo, che era stato allievo di Periclito (discepolo di Policleto) e maestro di Cleone (Paus., V, 17, 3). Era sua opera un cavallo di bronzo, forse il cavallo di Troia, che gli Argivi avevano [...] (405 a. C.) egli aveva fatto le statue dei Dioscuri (Paus., X, 9,7 s.). Nell'altro grande donario, anch'esso in Delfi, degli Arcadi per una vittoria sui Lacedemoni (verso il 369 a. C.) egli aveva fa'tto le statue degli eroi Elato e Afidante figli di ...
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arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...
arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...