Pittore e litografo (Pontypool, Monmouthshire, 1769 - Bath 1847). Le sue prime opere mostrano influenze olandesi e, dopo un soggiorno a Roma, italiane. In seguito si accostò allo stile di T. Gainsborough. [...] Più che per i quadri storici e i ritratti è noto per le sue scene di genere, ripetute in terracotte, porcellane e arazzi. ...
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EROLI, Pio
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 26 genn. 1903 da Erulo e Virginia Bartolini, sorella dello scultore Paolo. Dopo gli studi classici al collegio "Nazareno", perfezionò l'istruzione artistica [...] pp. 51 ss.; I Biennale mediterranea d'arte, Palermo 1946, p. 31, tav. XXI; N. Ciampi, Una scuola per l'arte dell'arazzo, in Capitolium, XXXI (1956), pp. 262-266; Mostra dell'arte della tappezzeria (catal.), Roma 1958, pp. 25-28; Rinasce una scuola di ...
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FRANCESCHINI, Mattia
Cristina Giudice
Nacque a Torino nel 1715. Divenuto allievo del pittore C.F. Beaumont, apprese il mestiere svolgendo per il maestro una serie di mansioni quali la collaborazione [...] , I, p. 256; C. Rovere, Descrizione del reale palazzo di Torino, Torino 1858, pp. 75 n. 89, 199 n. 51; M. Viale Ferrero, Arazzi, in Mostra del barocco piemontese (catal.), Torino 1963, II, p. 9 n. 1; Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tappeti di pietra: evasione e autorappresentazione nei mosaici della tarda antichita
Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella [...] tarda antichità dalle province africane si diffonde la moda dei mosaici dai vivaci colori che illustrano, come veri e propri arazzi in pietra, i rituali sociali e i capisaldi della cultura letteraria e mitologica da cui i proprietari delle residenze ...
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Arte e tecnica
Porzione di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto in varie grandezze e in vari colori e disegni e generalmente collocato sul pavimento a [...] la trama svolge un ruolo sia strutturale sia decorativo, come negli arazzi occidentali. I kilim presentano la tecnica a fessure, in cui la e di Aubusson (che però produceva t. ad arazzo, cioè senza vello): abbandonata l’ispirazione ai motivi ...
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TAVOLARA, Eugenio
Francesco Santaniello
TAVOLARA, Eugenio. – Nacque a Sassari il 5 gennaio 1901 da Edoardo e da Angela Murtula.
La sua famiglia, di condizioni economiche molto agiate, era di origini [...] per i ricami, a Sennori e a Sinnai per i cesti, a Calangianus per il sughero, a Ploaghe per gli arazzi). Mosso dall’intento di rinnovare il repertorio formale e decorativo dei prodotti, reinterpretando in chiave moderna i motivi della tradizione ...
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Pittore francese (Authon-du-Perche, Eure-et-Loire, 1909 - Chilly-Mazarin, Essonne, 2007). Ha studiato a Lione e a Parigi all'Académie Ranson con R. Bissière. Presente alla mostra Jeunes peintres de tradition [...] française (1941), nel 1945 è stato tra i membri fondatori del Salon de Mai. Autore anche di sculture, scenografie, cartoni per arazzi e vetrate (per la chiesa di Notre-Dame a Rennes, 1956; per il battistero di St.-Martin a Brest, 1957; ecc.), Le M. ...
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Pittore (Parigi 1686 - Beauvais 1755), uno dei più noti animalisti francesi del sec. 18º. Allievo di N. Largillière, dopo un esordio come ritrattista si dedicò alla natura morta e alle scene di caccia [...] senso del colore e del dettaglio (Natura morta con scimmia, 1719, Stoccolma, National Museum). Direttore della manifattura di arazzi di Beauvais dal 1734, e ispettore della manifattura di Gobelin dal 1736, ideò diverse serie di cartoni (Le cacce ...
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NOCI, Arturo
Eugenia Querci
– Figlio di Ercole e di Tecla Monacelli, nacque a Roma il 23 aprile 1874.
Il padre, scultore in legno e intarsiatore romano, è ricordato da Angelo De Gubernatis (Dizionario [...] degli artisti italiani viventi…, Firenze 1889, p. 330) anche per essersi dedicato «alla pittura ad imitazione degli arazzi antichi, alla pittura sul vetro e sugli specchi», mentre Giacinto Stiavelli (1908, p. 270) lo indica come autore di panneaux ...
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Pittrice francese (Parigi 1885 - ivi 1956). Attratta dall'esempio di P. Picasso e di G. Braque, influenzata dalle teorie di G. Apollinaire, partecipò ai movimenti francesi d'avanguardia, senza però distaccarsi [...] , con colori tenui e sfumati. Dipinse soprattutto figure femminili; si occupò largamente d'arte decorativa (bozzetti per arazzi, parati, scene teatrali). Pubblicò, con proprie illustrazioni, raccolte di poesie (Le petit bestiaire; Mariam) ed illustrò ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...