POMERIO (pomerium)
Giuseppe Lugli
La delimitazione dei confini di una città per mezzo d'una linea sacra è uno dei riti più antichi delle popolazioni italiche, preso dagli Etruschi, e perseguito in Roma [...] avviene oggi, e il terreno doveva rimanere puro da qualsiasi contaminazione di culto umano. Questo spazio, che non era permesso né di arare né di abitare, i Romani chiamarono pomerio, non tanto perché esso è dopo il muro, quanto perché il muro è dopo ...
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METRICI, SISTEMI
Angelo SEGRE
Giovanni GIORGI
Antichità. - Ignoriamo le misure dei popoli del Mediterraneo precedenti l'età classica. I sistemi a noi noti sono in gran prevalenza sistemi chiusi e [...] popoli e in particolare dai Latini che chiamano iugerum, secondo la tradizione, l'estensione di terreno che un paio di buoi può arare in un giorno.
Anche l'origine delle misure di peso è in gran parte da ricollegarsi a criterî soggettivi. Il talento ...
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MUTTI, Ugo
Gian Luca Podestà
– Nacque a San Lazzaro Parmense il 1° aprile 1893, figlio di Marcellino e di Eva Squarza.
La famiglia Mutti, originaria dell’Appennino, era emigrata all’inizio dell’Ottocento [...] maggiore redditività. Diversi fattori concomitanti – eccellenti condizioni climatiche e pedologiche, possibilità di irrigare e arare il terreno in profondità, introduzione del pomodoro nel ciclo delle rotazioni delle coltivazioni, crescita ...
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BARPO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Bellunese, nato il 10 nov. 1584, fu avviato ad una tranquilla e proficua carriera ecclesiastica. Divenne così, dopo il consueto corso di studi, sacerdote, [...] farla ottimamente coltivare se ne raccoglie; et s'apprende le regole, i costumi, i modi, e le usanze che si osservano nell'arare, piantare le viti e gli albori, governar bene i bestiami, e fare ciò che s'appartiene all'agricoltura, Venezia 1634.
Era ...
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Medea
Emanuele Lelli
Dalla passione all’odio
Medea è una delle figure mitiche più note e presenti nell’immaginario e nelle testimonianze antiche: prigioniera della propria passione d’amore e vittima, [...] ma Eeta intende consegnargli il vello d’oro solo se l’eroe supererà una durissima prova: aggiogare dei buoi che spirano fiamme, arare con essi un immenso campo seminando denti di drago e uccidere i guerrieri nati da quei denti. Giasone è disperato ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le crociate e il Regno di Gerusalemme
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento crociato nasce nel corso dell’XI secolo, [...] “malizia” mondana, se l’uccisione pecca mortalmente e l’ucciso muore eternamente? Invero, a dirla con l’Apostolo, “chi ara deve arare con speranza, e chi trebbia con speranza di avere parte del frutto” (I Cor., 9,10). Che cos’è dunque, o Cavalieri ...
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TRATTORE (dal lat. traho; fr. tracteur; sp. tractor; ted. Vorspannmaschine; ingl. tractor. In italiano anche trattrice)
Paolo Lattanzi
Sotto la denominazione generica di trattore s'intende ormai un veicolo [...] è munito, sul piano medio, di una specie di coltello circolare destinato a impedire gli slittamenti laterali sul terreno da arare nel caso di sforzi di trazione laterali.
La posizione della barra di trazione, cioè dell'organo cui viene attaccato l ...
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SABBATO
Giuseppe Ricciotti
È il nome del settimo giorno della settimana ebraica, dal quale prendevano nome in serie aritmetica anche i varî giorni della settimana ("primo dal sabbato" = domenica; "secondo [...] : sotto questa prescrizione cadevano, ad es., il cuocere i cibi (Esodo, XVI, 23), il raccogliere la manna (ibid., 26 segg.), l'arare o il mietere (Es., xXXIV, 21), l'accendere il fuoco nelle case (Es., XXXV, 3), il raccogliere legna nel campo (Numeri ...
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Permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenerne altre parole o frasi di significato, naturalmente, diverso. L'anagramma ha origini antichissime: se ne attribuisce la paternità [...] quale si racconta che entrando in collegio volle fare l'anagramma del suo nome latino Andreas Rudigierus e gliene risultò: arare rus Dei dignus. Ne dedusse che la sua vocazione doveva essere per lo stato ecclesiastico e si diede a studiar teologia ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] oro. Con l'aiuto di Medea, espertissima nelle arti magiche, Giasone supera le prove di aggiogare tori spiranti fuoco, di arare campi incoltivati presso la città e di eludere l'impeto dei guerrieri sorgenti dai solchi seminati. Questa è la materia del ...
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arare
v. tr. [lat. arare]. – 1. Lavorare, solcare la terra con l’aratro: a. i campi, i vigneti; anche assol.: il contadino stava arando nel campo; giù per la vallea, Forse colà dov’e’ vendemmia e ara (Dante); a. diritto, fig., compiere esattamente...
aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...