Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue di nome Aram.
Le più antiche menzioni degli A. risalgono all’inizio del 2° millennio a.C e si intensificano nel 12° sec. a.C., quando gli A. della steppa mesopotamica, tra il corso superiore dell’Eufrate ...
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Re arameo di Damasco (sec. 8º a. C.). Capeggiò una coalizione antiassira, della quale fece parte anche il re d'Israele. Il re di Giuda invece si rifiutò di aderirvi e fu perciò attaccato e battuto duramente; [...] gli alleati tuttavia non riuscirono a conquistare la capitale. Tiglatpileser III re di Assiria, chiamato in soccorso di Giuda, intervenne a sua volta, sconfiggendo gli alleati e conquistando Damasco (732); ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] del nomadismo tipico di un popolo di pastori: nel Deuteronomio, un libro della Bibbia, è infatti scritto "Mio padre era un arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande". Ancora oggi per ...
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arameo
aramèo agg. e s. m. [der. dell’ebr. Ărām, nome del quinto figlio di Sem]. – Relativo o appartenente agli Aramei (gr. ᾿Αραμαῖοι), gruppo etnico e linguistico di origine semitica che, spostatosi (12° sec. a. C.) nella Mesopotamia centro-settentr....
aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...