CHORASMIA (v. vol. Il, p. 563, s.v. Chorezm)
Ch. Silvi Antonini
Nelle fonti greche, i Chorasmi sono ricordati per la prima volta da Ecateo di Mileto, che li colloca in una regione a metà pianeggiante [...] sul verso il tamgha (monogramma simbolico) chorasmiano. Più tardi, i conii locali recano una legenda in alfabeto chorasmiano (derivato dall'aramaico) con il nome e il titolo del sovrano (Art[a]muh) e, sul verso, una legenda greca. Lo prova anche ...
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MAZZARINO, Santo
Mario Mazza
– Nacque a Catania il 27 genn. 1916 da Luigi, contabile, e da Vincenza Luna, casalinga.
Battezzato con i nomi di Santo Pietro Giovanni, avrebbe usato quello di Pietro nel [...] sollecitate dalla viva partecipazione degli humiliores alla vita spirituale cristiana e alla corrispondente predicazione (in celtico, in aramaico, in copto, etc.)» (p.533).
La fine del mondo antico fu invece opera di altissima divulgazione, libro ...
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NEBO, Monte (Ναϐαū, Nabo o Nebo; ebr. Nĕbo)
M. Piccirillo
) Monte della Transgiordania, uno dei più alti (806 m) della catena Abarim, a E del Mar Morto, di fronte a Gerusalemme.
Sorgenti d'acqua perenne [...] clero, dei monaci e dei benefattori. Il contenuto dell'iscrizione dedicatoria del presbiterio era ripetuto in un'iscrizione in aramaico cristiano-palestinese, tra le più antiche finora attestate nell'area. Nella seconda metà del VI sec. la chiesa fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stretta connessione fra i progressi nel campo della scrittura e l’evoluzione delle società [...] .
Al tempo delle iscrizioni di Bisotun, l’accadico è ormai una lingua morta, rimpiazzato nelle comunicazioni internazionali dall’aramaico e dal suo alfabeto, ma ciò nonostante, prima di scomparire definitivamente, continua a essere studiata fino al I ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] Un sarcofago (ora al Louvre), reca sul coperchio decorazioni con motivi di frutti; un altro reca l'iscrizione (in siriaco e in aramaico) "Regina Sadan". Le tombe furono scoperte nel 1864 dal de Saulcy, il quale riteneva fossero quelle dei re di Giuda ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] approssimativamente restituire, quando i vocaboli sopravvivono nel copto o li troviamo trascritti in babilonese-assiro, in ebraico, in aramaico, in greco. Forse già nel periodo dell'impero egiziano qualità e quantità erano combinate così: ă aperta ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] il ritorno dall'esilio babilonese, usata quasi esclusivamente negli scritti e che era infettata da molte forme e modi della lingua aramaica, la quale a un certo punto era sottentrata nell'uso all'ebraico. Notano infatti i filologi che nei brevi 8 ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] anche diverse raccolte di materiali di questo genere in aramaico e in altre lingue attribuite a un certo Ahiqar, gradito a Shamash" alla fine si estese anche al mondo di lingua aramaica, nei Detti di Ahiqar, a testimonianza di quanto fosse popolare e ...
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LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] Goleniščev).
La spedizione del principe S. Abamelek-Lazarev nel 1881-1882 a Palmira arricchì la collezione di un importante monumento epigrafico aramaico, contenente una celebre deliberazione del senato di Palmira di epoca adrianea, in lingua greca e ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] in greco in varî periodi dal III sec. a. C. all'età cristiana; 2) i Targūmīn, parafrasi della B. in vari dialetti aramaici per uso delle sinagoghe. Si ricordano il Targūm babilonese, o "di Onqělōs" e il Targūm di Gerusalemme. Ma anche se la loro ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.