L'archeologia del Vicino Oriente antico. Iran sud-occidentale e area del Golfo
Enrico Ascalone
Luca Peyronel
Alessandro de Maigret
Jean-François Salles
Francesca Baffi
Pierre Amiet
Fiorella Scagliarini
Nicolò [...] settentrionale, di cui s'ignora ancora la genesi, ma dalla quale presero origine altre scritture semitiche, come il fenicio e l'aramaico. I più antichi documenti scritti sinora conosciuti, risalenti a un periodo compreso tra il XII e il IX sec. a.C ...
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Vedi NIPPUR dell'anno: 1963 - 1996
NIPPUR (sumerico Nibru; od. Nuffar)
C. A. Pinelli
Città sumerica, fu per circa 2500 anni il centro religioso e culturale della pianura mesopotamica. Essa si trovava [...] fianco del testo scritto a caratteri cuneiformi, anche le tracce di un breve riassunto vergato a penna nell'allora più popolare alfabeto aramaico.
L'ambiente culturale della città tra il III ed il I millennio a. C., i suoi usi, i suoi costumi di vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il califfato degli Omayyadi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 661-750 la umma è governata da Damasco. La flessibilità [...] , e ordina infine che per gli atti amministrativi da registrare nei diwan statali non si adoperino più il greco, il copto, l’aramaico o l’ebraico ma la sola lingua araba, per la quale s’era finalmente raggiunto un canone scrittorio adeguato grazie al ...
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ROSSI, Pietro
Nelly Mahmoud Helmy
– Nato a Siena probabilmente nel maggio del 1403, venne battezzato nella pieve della cattedrale, come risulta dai registri della Biccherna l’ultimo giorno di quel mese. [...] stesse auctoritates ebraiche, quali il Talmud e il Targum. Oltre alla conoscenza dell’ebraico e dell’aramaico, Rossi dimostra nel trattato le sue competenze astronomico-astrologiche che richiama affrontando temi classici della disputa antigiudaica ...
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LENZONI, Carlo
Simona Mammana
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Maria Novella ("gonfalone" della Vipera), il 13 febbr. 1501 da Simone di Noferi e Caterina Marsuppini. Perduto il padre all'età di [...] ), in cui Giambullari, Gelli, il L. e un messer Curzio discutono la tesi gelliana dell'origine del fiorentino dall'aramaico.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato Firenze, Arch. Ceramelli Papiani, 2747; Carte Strozziane, serie prima, CXXXII, c. 77 (lettera ...
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MAURYA, Epoca
A. Tamburello
Si indica con il nome della dinastia dei Maurya il periodo della storia dell'India compreso fra il 322 ed il 185 a. C.
Fondatore della dinastia fu Chandragupta Maurya (circa [...] Mauryas and Satavahanas, New York 1958; U. Scerrato, G. Tucci, G. Pugliese Carratelli, G. Levi della Vida, Un editto bilingue greco-aramaico di Aśoka, Roma 1958. (Per le opere di carattere generale si veda la bibliografia della voce Indiana, arte). ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] e, più tardi, su monete. A partire dal 5° sec. a.C. fu affiancata dai caratteri in uso per l’aramaico, detti quadrati o assiri (introdotti secondo la tradizione dai reduci della cattività babilonese), che la sostituirono progressivamente fino a ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] nel distinguere il Vangelo secondo gli Ebrei (uno dei più antichi vangeli giudeo-cristiani, che s. Girolamo identificava con il Matteo aramaico e che oggi si pensa invece essere un apocrifo della fine del 1° secolo che non ha nulla a che vedere con ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] .
Il romanzo di Aḥīqār, nella forma più antica che ci è consentito cogliere, è stato certamente redatto in ambiente aramaico sotto l'influsso almeno formale della civiltà assiro-babilonese, il quale si rispecchia nella forma dei nomi proprî (Aḥyaqar ...
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NAQSH-I RUSTAM
C. A. Pinelli
La gola di N.-i R., nei pressi di Persepoli, è nota principalmente per un complesso di opere monumentali appartenenti agli Achemènidi e ai Sassanidi. Essa conserva tuttavia [...] pettorale del cavallo di Ardashir si legge un'iscrizione trilingue (parsik, pahlevi, greco) alla quale fa da riscontro un'iscrizione in aramaico sulla spalla del cavallo del dio.
2) Il re Bahram (Vahram) II (276-293 d. C.), in piedi, è circondato dai ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.